Molto partecipata l’assemblea straordinaria e il presidio organizzati ieri, 18 luglio, dalla Cisl Fp di Pesaro nella Sala del Consiglio comunale.
“La politica dei tagli lineari del Governo Monti continua a essere sbagliata nel merito e nel metodo – sostiene Francesco Todaro Segretario Generale CISL FP Pesaro - colpire indistintamente le pubbliche amministrazioni prevedendo tagli di organico indiscriminati, produrrà smantellamento dei servizi stessi e riduzione di quantità e qualità a tutto discapito dei CITTADINI.
Da sempre quando viene destrutturato un servizio pubblico le conseguenze immediate per i cittadini sono due: aumento dei costi e peggioramento dei servizi.
La necessaria riorganizzazione del pubblico impiego deve passare attraverso tre punti fermi: 1) evitare il licenziamento di personale, anche perché sarebbe assurdo riproporre nuovi esodati per reperire risorse per risolvere la questione degli esodati prodotti dalla riforma delle pensioni; 2) mantenere quanto più possibile la territorialità del posto di lavoro; 3) non pregiudicare la qualità dei servizi.
Per questo siamo disponibili a ragionare anche di compensazione e di nuova formazione professionale del personale. L’obiettivo è quello di rendere la Pubblica Amministrazione efficiente, eliminare i reali sprechi e di migliorare l’erogazione di servizi a tutto vantaggio della cittadinanza.
Ciò che non è accettabile è comunque la mancanza di coraggio da parte del Governo che interviene sui deboli e non tocca i forti.
Continuano a essere lasciati fuori da ogni intervento significativo:
- i costi della politica;
- gli evasori fiscali;
- la mancata tassazione delle ricchezze reali ecc.
Basterebbe recuperare le risorse da queste voci per evitare di mettere in crisi ulteriori fette di popolazione e indurre indispensabili processi di sviluppo.
Nel prendere atto delle istanze prodotte dalla CISL, con l’impegno a trasmetterle agli organi centrali, il sig. Prefetto di Pesaro e Urbino, ha evidenziato la necessità di dare adeguata attenzione al problema del governo dei territori”.