territori

25/07/2024 CISL e UIL Fabriano:” La chiusura del centro della Motorizzazione Civile: un segnale preoccupante per le aree interne”
La vicenda della chiusura del centro della motorizzazione civile di Fabriano è l’ultimo anello di una lunga catena di cessazione di servizi pubblici e privati essenziali nei comuni dell’entroterra e delle aree interne. «La chiusura di molti sportelli bancari, la lentezza con la quale si sta procedendo alla ristrutturazione e riqualificazione dell’ospedale di Fabriano, la difficoltà di mantenere operative le suole primarie e secondarie, sono segnali che indicano la scarsa attenzione verso i cittadini e le comunità delle aree interne. - scrivono in una nota stampa CISL e UIL di Fabriano e i rispettivi sindacati dei Pensionati - Non è certo la direzione per il rilancio delle zone dell’entroterra.  Se a questa desertificazione istituzionale si aggiungono le difficoltà del sistema produttivo del fabrianese e delle zone limitrofe, la mancanza di un trasporto pubblico locale diffuso accessibile capillare e operativo anche nei giorni festivi, il continuo ed inesorabile spopolamento e desertificazione delle aree interne continuerà in maniera inesorabile.  Come Cisl e Uil non saremo spettatori silenti di questo processo.» «In primis chiediamo alle istituzioni locali e regionali di intervenire per evitare la chiusura del centro della motorizzazione civile di Fabriano. - rilanciano i sindacati -  Servono urgentemente risposte e risorse finanziare aggiuntive che sostengano gli enti locali favorendo l’aggregazione e la gestione associata per importanti aspetti della vita socio economica come il welfare, la manutenzione del patrimonio boschivo, la valorizzazione del patrimonio culturale e l’accesso ai fondi della programmazione europea e nazionale. Riteniamo fondamentale coma avviato dal comune di Fabriano con il progetto della citta appenninica, la pianificazione di un patto per lo sviluppo e la programmazione sociale per le aree appenniniche.» «Chiediamo anche di introdurre una fiscalità di vantaggio per i cittadini e le imprese e i piccoli esercizi commerciali del territorio appenninico  - proseguono -tenuto contro dei maggioro costi dei disagi che si sostengono per la mobilità, e l’accesso ai servizi spesso ubicati nella costa o nella vicina Umbria.» Infine la questione fondamentale: «quale sarà il modello di sviluppo economico e sociale del territorio appenninico e delle aree interne? un turismo mordi e fuggi? Costruiamo ancora piste da sci oppure percorsi ciclopedonali diffusi e e non frammentati? - chiedono i sindacati - Un grande parco naturale disabitato ma frequentato dai turisti?  Quale valorizzazione del patrimonio boschivo?   Come valorizzare e promuovere il ricco e articolato patrimonio culturale del territorio?  Quale futuro per il distretto della meccanica e per la filiera dell’elettrodomestico?  Le risposte a queste domande  - concludono -sono urgenti e non è più il tempo dell’attesa.»    
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24/07/2024 CGIL CISL UIL Senigallia" Aprire subito un confronto per un welfare attento alle nuove sfide e necessità sociali»
Nei prossimi giorni la stagione estiva a Senigallia entrerà nel vivo con gli eventi programmati a partire dal “Summer Jamboree”. Eventi che hanno sempre contraddistinto questo periodo atti a rafforzare la vocazione turistica e l’immagine della città di Senigallia. La vivacità messa in campo da tutti i soggetti ha reso possibile la realizzazione di un ricco calendario di eventi e manifestazioni. «In questa spensierata e movimentata estate però ci preme ricordare la necessità di rafforzare anche gli aspetti sociali delle nostre comunità. - scrivono in una nota stampa CGIL CISL UIL con i rispettivi sindacati dei pensionati di Senigallia - Per questa ragione chiediamo di aprire un tavolo con l’assessore al welfare del comune di Senigallia per affrontare le difficili situazioni che vivono i cittadini di Senigallia. » «Ricordiamo alcuni dati: nel comune di Senigallia ci sono 14.289 pensionati con una pensione media di 979,09 e 400 di questi hanno una pensione sociale di 488,72 creando di fatto una situazione insostenibile. - proseguono  - Il reddito medio dei lavoratori del comune di Senigallia oscilla tra 15.000 e 18.000€ con un’alta incidenza di contratti part time e tempi determinati. Questi due semplici dati dimostrano l’urgenza di avviare una seria riflessione sulla necessità di implementare un “Welfare Predittivo” che non solo sostenga le persone nei momenti di difficoltà e bisogno ma programmi e pianifichi percorsi preventivi atti a ridurre e superare la povertà e l’indigenza.» «L’aumento dei costi dell’energia e dei beni di prima necessità ha eroso pesantemente i redditi dei pensionati, dei lavoratori e delle famiglie di Senigallia. L’arrivo delle spese scolastiche che incideranno per quasi il 50 percento del reddito familiare nei mesi di settembre e ottobre, impone una seria e attenta riflessione.  - sottolineano - Se poi è vero che siamo in pieno “inverno demografico”, urge pianificare un nuovo modello di stato sociale e di welfare per sostenere le famiglie, investendo maggiori risorse finanziarie e rafforzando la programmazione di interventi e progetti Inoltre, sono sufficienti i posti di asilo nido? Quanti posti sono attualmente disponibili sui circa 1000 bambini presenti? Qual è la lista di attesa? Quali misure di conciliazione tempo di vita-lavoro sono state attivate per i genitori e per ampliare l’occupazione femminile?»   «Per ultimo, ma non meno importante c'è la questione abitativa, anzi l'emergenza abitativa. A Senigallia per la sua connotazione turistica non si trovano case e appartamenti in affitto e spesso quelli disponibili hanno prezzi insostenibili. - evidenziano -  Per questa ragione è importante affrontare con urgenza questa tematica a partire dalla realizzazione di nuovi appartamenti da parte dell'ERAP, prevedendo nuovi strumenti per contrastare l’abusivismo locatorio e favorire il diritto all’abitazione dei giovani, delle famiglie e di coloro che purtroppo non riescono a sostenere il costo di un affitto.»   «Chiediamo pertanto all’assessore al welfare e alle politiche sociali  - concludono - di aprire anche a livello di ambito sociale e territoriale subito un tavolo programmatorio e pianificatorio per un welfare attento alle nuove sfide e necessità sociali»
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22/07/2024 “Transizione digitale: presente e futuro socialmente sostenibili?” Convegno ad Urbisaglia (MC)
La Cisl e la Fnp di Macerata-Civitanova Marche di Tolentino-Camerino, con il patrocinio del Comune di Urbisaglia,  organizzano un’iniziativa pubblica, per riflettere sulle transizioni digitali, ecologiche e ambientali, dal titolo "La Persona al Centro – Esserci per Cambiare – Transizioni: Presente e Futuro Socialmente Sostenibili?".   L'evento si terrà il prossimo 29 luglio dalle 15.30 alle 18.45 presso il Teatro Comunale di Urbisaglia (MC).   Al convegno, moderato ed introdotto da Rocco Gravina, Responsabile della Cisl di Macerata, porterà un saluto il Sindaco di Urbisaglia, Riccardo Natalini. Seguiranno gli interventi del prof. Emanuele Frontoni, professore ordinario di Informatica all'Università di Macerata, di padre Natale Brescianini, monaco camaldolese dell'Eremo di Monte Giove, del prof. Marco Lai, direttore del Centro Studi Nazionale Cisl e professore a contratto di Diritto del lavoro presso l'Università di Firenze, e del Segretario Generale FNP CISL MARCHE, Silvano Giangiacomi.   L’iniziativa si concluderà con un intervento di Marco Ferracuti, Segretario Generale di Cisl Marche, che condividerà la visione della Cisl Marche sull'impatto dell'intelligenza artificiale sulla vita delle persone e dei territori marchigiani che queste abitano. La giornata si chiuderà con il concerto di Riccardo Foresi & That’s Amore Orchestra alle ore 21.00 presso l'Anfiteatro Romano di Urbisaglia.   L'evento, ad ingresso gratuito, è aperto al pubblico.    
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15/07/2024 CISL Senigallia : "Meno auto e più pedoni va fatto un cambio di passo"
Troppi incidenti stradali in queste settimane nel territorio del comune di Senigallia per questo la CISL di Senigallia lancia un appello urgente affinché si apra un confronto istituzionale e cittadino su questo tema cruciale. Le priorità sono chiare: è tempo di sviluppare il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) e il Piano per l'Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA). «L'elaborazione del PUMS non è più rinviabile. Questo strumento è fondamentale per creare una rete di mobilità che garantisca la sicurezza di pedoni e ciclisti, promuovendo al contempo l'uso di mezzi di trasporto sostenibili. Parallelamente, il PEBA si pone l'obiettivo di pianificare una mobilità inclusiva, dove persone di tutte le età possano muoversi in sicurezza, senza ostacoli architettonici.»- sottolinea la  CISL di Senigallia   Un altro aspetto cruciale è la revisione del trasporto pubblico locale (TPL). «L'introduzione di bus navetta e servizi di trasporto a chiamata, specialmente nei quartieri più densamente abitati, rappresenta un'innovazione necessaria. Ridurre la circolazione delle auto è un passo essenziale per migliorare la qualità della vita urbana. Rafforzare le zone a 30 km/h, insieme alla creazione di percorsi pedonali e ciclabili sicuri che connettano tutti i quartieri, è un obiettivo imprescindibile. - rilancia il sindacato territoriale -  Attualmente, molte strade a Senigallia non sono sicure per i pedoni a causa della mancanza di marciapiedi e altre misure di sicurezza. Le recenti asfaltature non hanno affrontato questo problema, dimostrando una priorità ancora rivolta all'auto piuttosto che al pedone. È necessario un cambio di visione urbanistica che metta al centro il pedone. La progettazione di nuovi ponti rappresenta un'opportunità per rivedere complessivamente la programmazione urbanistica, con un focus su una mobilità sostenibile. Senigallia potrebbe seguire l'esempio di molte altre città italiane ed europee, diventando un modello di lungimiranza grazie a un sistema di mobilità avanzato e sostenibile. Un cambiamento di questo tipo renderebbe la città ancora più attraente, migliorando la qualità della vita per tutti i suoi abitanti.»
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26/06/2024 Primo incontro tra Sindacati e Direzione AST Macerata : avviato il dialogo su sanità territoriale e liste d'attesa
Si è tenuto nella mattinata di oggi, 26 Giugno 2024, il primo incontro tra la Direzione dell’ AST Macerata (presenti il Direttore Generale dott. Marco Ricci ed il Direttore Socio Sanitario dott. Giancarlo Cordani) ed i rappresentanti di CGIL CISL UIL provinciali insieme alle rispettive categorie dei pensionati (SPI-CGIL, FNP-CISL e UILP-UIL). L’incontro, richiesto dalle organizzazioni provinciali a seguito della sottoscrizione del Protocollo regionale sulle relazioni sindacali del Marzo scorso, è stato utile per avviare un confronto continuo e costruttivo sulle priorità riguardanti la sanità del territorio maceratese. Nel corso dell’incontro si è parlato delle progettualità in corso relative all’assistenza sanitaria territoriale, della gestione delle liste di attesa, di integrazione socio-sanitaria, dello stato di avanzamento dei lavori previsti dagli investimenti compresi nel PNNR, missione 6 e delle iniziative da poter costruire sui temi della prevenzione. La Direzione dell’AST si è impegnata a rendere il confronto con le organizzazioni sindacali permanente, con la convocazione di tavoli periodici per discutere dei problemi e delle criticità raccolte, in una prospettiva di relazioni sindacali positive. «Riteniamo importante l’avvio di questo confronto - dichiarano i sindacalisti presenti- quale primo passo per la realizzazione di relazioni positive e di risultati concreti, con l’unico obiettivo di portare a soluzione, pur consapevoli delle importanti complessità, i gravi problemi che attanagliano la nostra sanità. Da parte nostra vogliamo rappresentare le pesanti criticità che i cittadini ci raccontano quotidianamente, troppe persone ogni giorno rinunciano a curarsi perché non trovano risposte adeguate, specialmente nella sanità territoriale, temi che abbiamo più volte segnalato e su cui ci siamo più volte mobilitati. Il nostro auspicio - concludono -  è che l’avvio di questo tavolo di confronto periodico possa portare a soluzioni condivise per migliorare la vita dei nostri cittadini e il funzionamento della sanità pubblica in generale, in modo che sia vicina alle persone e omogenea sul territorio, riducendo di fatto e drasticamente la mobilità passiva, le liste d’attesa, rendendo concreto il diritto alla salute.»
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12/06/2024 Mobilità sostenibile e accessibile a Jesi le proposte della CISL
La CISL di Senigallia,  Jesi e Fabriano,ha affrontato il tema della mobilità accessibile e sostenibile in un incontro tenutosi martedì 11 giugno. Il dibattito è stato alimentato da una ricerca condotta da Chahat Cumar e Valentina Romano, studentesse della IV TUR IIS Cuppari Salvati, durante il loro periodo di PCTO presso la sede CISL di Jesi. Lo studio ha approfondito le tematiche della mobilità sostenibile, della rimozione delle barriere architettoniche e della prevenzione degli incidenti stradali. Durante la ricerca, condotta dalle studentesse del Cuppari - Salvati, sono stati intervistati esponenti di diverse realtà locali, tra cui la RSU della Fit Cisl Marche, i referenti di Anteas Jesi, Anfass, Fiab Vallesina, Fondazione Scarponi, Rose bianche sull’asfalto, l’assessore al welfare di Moie, Roberta Romagnoli, e l’assessore con delega all’Urbanistica, Mobilità Sostenibile, Lavori Pubblici, Politiche per l'Edilizia Residenziale Pubblica e Housing Sociale di Jesi, Valeria Melappioni. Giovanni Giovanelli, Responsabile della CISL di Senigallia, Jesi e Fabriano, ha dichiarato: «Per la CISL il tema della mobilità è prioritario per il comune di Jesi e il suo territorio. Con l'arrivo di Amazon e i vari progetti, la CISL vuole offrire il suo contributo per rivedere la mobilità in una visione sostenibile. In una città dove con scelte lungimiranti e condivise si opera una forte riduzione dello spostamento in auto, il potenziamento e la riqualificazione del trasporto pubblico locale, la diffusione di percorsi di mobilità dolce per tutti, si qualifica la vivibilità della città, la fruibilità degli spazi delle strade, dei percorsi pedonali e ciclabili, favorendo la socialità e l’aggregazione delle persone». L'incontro ha rappresentato un importante momento di confronto e condivisione, confermando l'impegno della CISL nel promuovere una mobilità più sostenibile e inclusiva per tutti i cittadini.
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10/06/2024 Politiche Giovanili a Jesi, CISL: Necessario un Tavolo di Programmazione Sociale
«Ancora una volta le politiche giovanili tornano al centro del dibattito nel comune di Jesi e nel suo territorio. L'annuncio dell'assessore di Jesi, Manuela Marguccio, ha riacceso l'interesse su un tema cruciale, ma a nostro avviso occorre fare di più: è indispensabile convocare un tavolo di programmazione sociale che coinvolga tutti gli attori interessati, sia pubblici che privati, nonché il terzo settore. Solo attraverso una collaborazione coordinata si potranno coprogrammare le linee e gli interventi necessari per un nuovo welfare attento ai giovani. - scrive in una nota stampa Giovanni Giovanelli, Responsabile CISL di Senigallia, Jesi, Fabriano - Siamo convinti che solo una programmazione forte ed incisiva possa affrontare efficacemente le tematiche giovanili. Non basta limitarsi al controllo e alla prevenzione: è necessario un impegno a 360 gradi che vada oltre le iniziative mirate a curare i sintomi, affrontando invece le cause profonde del disagio giovanile. Occorre implementare iniziative e creare spazi per i giovani, favorendo l'orientamento al lavoro, migliorando la qualità dell'occupazione, contrastando il lavoro irregolare e offrendo luoghi adeguati per il tempo libero. Formazione e prevenzione in materia di dipendenze devono diventare pilastri fondamentali di un rinnovato welfare, capace di accompagnare i giovani in questo delicato momento sociale.» «L'obiettivo è chiaro: sotto la guida del sindaco e dell'assessore alle politiche giovanili, Jesi deve avviare un nuovo modello di politiche giovanili che riporti al centro le esigenze e le richieste dei giovani. Non sono sufficienti azioni sporadiche, come i controlli per prevenire il vandalismo; è necessario prevenire il disagio in tutte le sue manifestazioni, valorizzare i giovani e promuovere una città e un territorio a loro misura. - rilancia Giovanelli -  Questo nuovo approccio richiede una visione lungimirante e una pianificazione condivisa, capace di trasformare Jesi in un esempio virtuoso di gestione delle politiche giovanili. Con una collaborazione attiva tra tutti gli attori coinvolti, si potrà costruire un sistema di welfare che non solo previene il disagio, ma che promuove il benessere e lo sviluppo dei giovani, rendendoli protagonisti del futuro della nostra comunità.»
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05/06/2024 VI Giornata FAI CISL "Fai Bella l'Italia 2024" a Potenza Picena(MC)
Si è svolta con successo la sesta edizione della giornata "Fai Bella l'Italia 2024", organizzata dalla FAI CISL Marche,  martedì 4 giugno nella spiaggia di Potenza Picena e  ha visto la partecipazione attiva di lavoratrici, lavoratori, iscritti, delegati e volontari della FAI CISL . I partecipanti hanno provveduto alla pulizia di un tratto di costa, senza l'uso di mezzi meccanici, garantendo il libero accesso alla spiaggia .   La raccolta dei rifiuti è stata gestita in collaborazione con il personale comunale, che ha provveduto al ritiro secondo modalità e termini concordati preventivamente.  Danilo Santini, Segretario Generale della FAI CISL Marche, ha dichiarato: «Siamo molto soddisfatti della riuscita di questa giornata. Abbiamo non solo contribuito alla pulizia della nostra splendida costa, ma anche sensibilizzato la collettività sull'importanza della tutela ambientale. Eventi come 'Fai Bella l'Italia' sono fondamentali per valorizzare il nostro territorio e promuovere una cultura del rispetto per l'ambiente.» L'iniziativa ha rappresentato un'importante occasione per offrire un servizio di pubblica utilità e per valorizzare il territorio di Potenza Picena nell'ambito della campagna nazionale della FAI CISL. La FAI CISL Marche ringrazia tutti i partecipanti e la comunità locale per il supporto ricevuto.      
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04/06/2024 Sanità a Senigallia: Sindacati sollecitano azioni urgenti
 CGIL, CISL e UIL di Senigallia a seguito dell' incontro dell'8 maggio scorso  con i sindaci locali, il Coordinatore d'Ambito ATS n. 8 dott. Mandolini e il direttore del Distretto Sanitario, dott. Marini sollecitano il sindaco di Senigallia a convocare urgentemente tutti i soggetti interessati per procedere alla sottoscrizione di un documento in materia di sanità concordato in quell'occasione. La situazione della sanità territoriale è definita "non più sostenibile" dai sindacati, che evidenziano gravi criticità che interessano sia la costa che l'entroterra. Tra le principali problematiche, si segnalano le lunghe liste d'attesa, la carenza di personale nei Centri Unificati di Prenotazione (CUP), e la mancanza di un piano adeguato per la gestione delle patologie croniche e degli anziani non autosufficienti. Inoltre, in alcune zone è impossibile erogare anche le prestazioni minime come prelievi e visite, mentre la Continuità Assistenziale (Guardia Medica) è fortemente compromessa dalla carenza di personale medico. Si evidenzia anche la necessità di potenziare le attività di Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) e di distribuire meglio le risorse ospedaliere sul territorio. Secondo i sindacati particolarmente critica è la situazione dell'ospedale di Senigallia, con una gestione dei posti letto non ottimale e la mancanza di strutture alternative come le Case e Ospedali di Comunità. Sottolineano inoltre la mancanza di una Casa di Comunità HUB a Senigallia e di un Ospedale di Comunità, nonostante la dimensione comunale e la fattibilità del progetto presentato alla Regione. I sindacati chiedono un maggiore impegno nella prevenzione, soprattutto per quanto riguarda la tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, e la creazione di una rete di emergenza-urgenza efficace che integri l'attività dei Pronto Soccorso ospedalieri con quella del Sistema 118. Infine, viene sottolineata l'urgenza di un adeguamento e rafforzamento delle dotazioni organiche del personale sanitario, con un piano di assunzioni massiccio e il completamento dei percorsi di stabilizzazione contrattuale. A un mese dall'incontro, i sindacati ribadiscono l'importanza di affrontare queste sfide in modo urgente e necessario, annunciando che prenderanno iniziative appropriate per garantire il pieno rispetto del diritto costituzionale alla salute.
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31/05/2024 Elezioni RSU Barilla di Ascoli Piceno: Successo per la FAI CISL Marche
La FAI CISL Marche primo sindacato alla Barilla di Ascoli Piceno: è il risultato delle votazioni  per il rinnovo della RSU (Rappresentanza Sindacale Unitaria) che si sono svolte nella giornata del 29 maggio scorso.  Alta la partecipazione al voto dei lavoratori, su 198 aventi diritto hanno votato in 174 a testimonianza di una grande partecipazione all'interno del sito produttivo. La lista FAI CISL Marche ha ottenuto un netto successo, guadagnando la maggioranza delle preferenze e vedendo il proprio candidato, Christian Amato, ufficialmente eletto come delegato. I risultati definitivi delle votazioni sono i seguenti: FAI CISL 58 voti, FLAI CGIL 34 voti, USB 34 voti e UILA UIL 47 voti. «Un ringraziamento va a tutti i nostri iscritti, simpatizzanti e a tutti coloro che hanno scelto di darci fiducia con il loro voto. Questo risultato comporta per noi un'importante assunzione di responsabilità che ci impegniamo a portare avanti con serietà e dedizione. – ha sottolineato Danilo Santini, Segretario Generale della FAI CISL Marche -  I nostri più sentiti complimenti vanno al delegato eletto Christian Amato: gli auguriamo un grosso in bocca al lupo e tanti auguri di buon lavoro per i prossimi anni.  Un ringraziamento particolare va anche a tutta la nostra squadra per la sinergia dimostrata e ai delegati della precedente RSU per l’impegno indefesso dimostrato fino ad oggi. Come FAI CISL Marche  siamo impegnati– ha concluso Santini -  a continuare a lavorare con determinazione per rappresentare al meglio gli interessi dei lavoratori di questo importante stabilimento, garantendo che la loro voce sia sempre ascoltata e tutelata.»
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29/05/2024 Tragedia alla FAB di Petriano (PU) -CGIL CISL UIL Persaro- Urbino:" Cordoglio alla famiglia siamo sgomenti, più sicurezza nei luoghi di lavoro"
Si è svolto questa mattina un presidio unitario organizzato da CGIL, CISL e UIL, insieme alle rispettive categorie sindacali a Gallo di Petriano (PU), a seguito del tragico incidente mortale avvenuto  al mobilificio FAB alla fine del turno serale di lunedì  Il sit-in  ha visto la partecipazione di lavoratori e rappresentanti sindacali, i quali hanno espresso con forza la necessità di implementare tutte le misure possibili per prevenire incidenti sul lavoro e garantire una maggiore sicurezza nei luoghi di lavoro. E’ stato anche  un momento di solidarietà e vicinanza alla famiglia del giovane lavoratore deceduto. Al termine del presidio, è stata deposta una corona di fiori in memoria della vittima, nell'edicola sacra presente davanti al mobilificio,  un gesto simbolico che ha voluto rappresentare il cordoglio e l'unione di tutti i presenti. «Alla vigilia del terzo Festival internazionale sulla sicurezza nei luoghi di lavoro che si svolgerà dal 12 a 14 giugno proprio a Pesaro, abbiamo appreso la tragica notizia dell’infortunio mortale avvenuto alla FAB di Petriano. - scrivono in un comunicato CGIL CISL UIL della provincia di Pesaro- Urbino - Gli organi competenti dovranno stabilire le cause e le modalità che hanno causato la perdita della vita di un ragazzo di soli 33 anni ma intanto la sola notizia lascia sgomenti un’intera comunità oltre che ovviamente i famigliari a cui va tutto il nostro cordoglio.» CGIL CISL UIL, anche se con diverse modalità, da sempre sostengono la battaglia per la sicurezza sui luoghi di lavoro anche attraverso un impegno verso la cultura della sicurezza che deve essere patrimonio condiviso nell’ecosistema del lavoro. «Da mesi abbiamo proposto, alla Prefettura, di fare insieme un percorso con associazioni datoriali e le altre istituzioni impegnate su questo tema, al fine di individuare azioni concrete che possano dare risposte e risultati alla sicurezza sui luoghi di lavoro. - proseguono i sindacati  unitari-  Rinnoviamo l’invito alle associazioni datoriali di rafforzare la sensibilità delle imprese per aprirsi al tema e favorire la partecipazione dei lavoratori, anche con una formazione continua sempre più massiccia, alle scelte legate alla sicurezza. Inoltre valorizzare sempre più il ruolo dell’RLS riconoscendogli massima autonomia nella condivisione e costruzione del Documento di Valutazione dei Rischi, (DVR).» «Chiediamo al nuovo direttore AST dott. Alberto Carelli di rafforzare il Servizio Prevenzione attraverso nuovi ispettori che possano quotidianamente aiutare le imprese ad alzare l’asticella della sicurezza nei singoli luoghi di lavoro. - rilanciano - Ci aspettiamo un ruolo più centrale dell’Ispettorato Territoriale Lavoro che possa davvero avere la possibilità di coordinare il nucleo ispettivo, attraverso organici adeguati, dando riscontro al territorio del lavoro fatto e quello da fare così da migliorare la propria efficacia. INAIL ed INPS oltre a monitorare con continuità i dati relativi alle malattie professionali, agli infortuni, all’evasione contributiva così come alle altre varie irregolarità rilevate, «dovrebbero adottare misure conseguenti alla lettura attenta degli stessi magari intensificando l’attività ispettiva ove risulta maggiormente necessaria. Sarebbe utile inoltre sperimentare, come già fatto in altri territori il “Ratin della sicurezza aziendale” costruendo meccanismi ancor più penalizzanti per le aziende meno virtuose o premianti per le aziende che migliorano i propri indici. - affermano con forza  Roberto Rossini, CGIL Pesaro Urbino, Maurizio Andreolini, CISL Pesaro Urbino e Maria Grazia Tiritiello, UIL Pesaro Urbino -  E chi se non la Prefettura può svolgere un ruolo di coordinamento di tutta questa grande mole di lavoro che ci attende e che avremmo già dovuto fare? CGIL CISL UIL ci sono, siamo pronti a dare il nostro contributo per far sì che mai più si registrino simili tragedie.»    
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14/05/2024 "Non ti scordar di me" incontri di sensibilizzazione sulle demenze
Anteas ODV di Falconara e Chiaravalle, in collaborazione con la RLS-FNP CISL Ancona, CISL Ancona, INRCA, Azienda Sanitaria Territoriale di Ancona, Ambito Territoriale Falconara n. 12 e la Parrocchia B.V. Rosario, sotto il patrocinio del Comune di Falconara, organizza e promuove un'iniziativa di sensibilizzazione ed informazione sulle demenze, in particolare sull’Alzheimer,   dal titolo "Non ti scordar di me",  che si svolgerà  a Falconara Marittima (AN)  venerdì  17 e  sabato 18 maggio. Il primo appuntamento è fissato per venerdì 17 maggio alle ore 15.30, presso il Centro Pergoli di Falconara in piazza G. Mazzini  esperti e medici specialisti terranno un incontro informativo volto a fornire una panoramica approfondita sulla malattia di Alzheimer, illustrando le sue caratteristiche, i sintomi e le possibili terapie. Sarà un'opportunità preziosa per chiunque voglia approfondire le proprie conoscenze su questo disturbo neurodegenerativo che colpisce un numero sempre più ampio di individui. AI lavori aperti dal Presidente Anteas ODV di Falconara Chiaravalle, Agostino Ciciliani, interverranno  Ilenia Orologio, Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Falconara, Stefania Bramucci, Segreteria RLS FNP-CISL Ancona, Valentina Cameriere neurologa Inrca di Ancona, Benedetta Ruggeri dell’Ast Ancona e Sara Santini, ricercatrice Inrca di Ancona.  A seguire con l’aiuto delle psicologhe Elena Gambella e Margherita Osimani si svolgerà un laboratorio esperienziale basato sul metodo Sound. Modera  Carmen Carotenuto, Fnp CISL Marche.   Mentre sabato 18 maggio, alle ore 16.00, presso l'oratorio della Parrocchia B.V. Rosario di Falconara, in via G. Mameli,  ci sarà un incontro di sensibilizzazione aperto a tutte le fasce d'età, dai bambini agli anziani. Si svolgeranno laboratori di incontro intergenerazionale con la partecipazione di Melissa Conigli, dell'Associazione Acchiappasogni. L'obiettivo è coinvolgere attivamente la comunità, promuovendo una maggiore consapevolezza e comprensione nei confronti delle persone affette da demenza e dei loro familiari. Ingresso gratuito la cittadinanza è invitata a partecipare..  
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11/05/2024 Disagi a Fano al capolinea del Pincio RSU FIT CISL AMI :" Più comunicazione e soluzioni rapide"
Una situazione di disagio si è verificata nella serata dell’10 maggio a Fano (PU) al capolinea del Pincio, coinvolgendo gli autisti di AMI e i cittadini utenti del trasporto pubblico locale. «Verso le 19:30, senza alcun preavviso o comunicazione ufficiale, l'accesso al Pincio è stato interdetto ai mezzi pubblici di linea, creando notevoli difficoltà agli autisti nell'effettuare il capolinea. Gli accessi sono stati improvvisamente sbarrati, lasciando gli autisti nell'impossibilità di far accedere i cittadini ai pullman. – spiega  la RSU FIT CISL AMI - Per gli utenti del trasporto pubblico, la mancanza di autobus all'interno del Pincio ha significato doversi avventurare lungo il traffico intenso di viale Buozzi, esponendosi a rischi considerando la pericolosità della strada per i pedoni.» Questa situazione di stallo non è nuova e è stata più volte segnalata dagli autisti e dagli operatori del TPL all'Amministrazione Comunale. Tuttavia, fino ad ora, non si è avuta alcuna risposta o azione concreta da parte delle autorità preposte alla gestione del trasporto pubblico e alla tutela della sicurezza dei cittadini. «Gli autisti di AMI, attraverso un appello diretto, chiedono all'Amministrazione Comunale di intervenire tempestivamente per risolvere questa problematica.  – rilancia la RSU FIT CISL AMI -  È essenziale trovare soluzioni rapide e adeguate che permettano agli operatori del TPL di svolgere il proprio lavoro in condizioni adeguate, garantendo al contempo la sicurezza dei cittadini che fanno uso del servizio. La mancanza di comunicazione e di azione da parte delle autorità competenti mette a rischio non solo la regolare erogazione del servizio di trasporto pubblico, ma anche la sicurezza e il benessere dei cittadini. È necessario che le istituzioni agiscano prontamente per risolvere questa situazione e ripristinare la normalità nell'operatività del trasporto pubblico locale a Fano.»  
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30/04/2024 Primo Maggio, Cgil Cisl Uil Fabriano: "Serve un nuovo modello di sviluppo"
Continua nel territorio di Fabriano la grave crisi occupazionale e del sistema produttivo. La lunga crisi dovuta all’aumento dei costi delle materie prime, l’instabilità dei mercati internazionali stanno pesantemente indebolendo il sistema manifatturiero del fabrianese. I dati sono impietosi: diminuisce l’occupazione giovanile, aumentano i giovani che emigrano, l’occupazione femminile rimane sempre più contraddistinta tra part time involontario e una alta precarizzazione e frammentarietà dei contratti. «Siamo però convinti che in questo difficile momento sia giunto il momento di sottoscrivere un patto per lo sviluppo con una occupazione di qualità. - scrivono in una nota stampa Cgil Cisl Uil di Fabriano - Occorre condividere l’indirizzo del modello di sviluppo che si vuol seguire, quindi programmare e pianificare le scelte economiche produttive di questo territorio montano integrando innovazione tecnologica, qualificazione del turismo, potenziamento delle filiere del terziario avanzato. Siamo convinti sia questo il cambio di paradigma necessario: superare i localismi, le visioni monofocali per programmare pianificare insieme tra enti pubblici e privati, politiche di sviluppo, di innovazione sociale capaci di rendere le necessarie infrastrutture attrattive per l’intero territorio.»   Potenziamento del Trasporto Pubblico Locale (TPL), conciliazione tempi di vita e di lavoro, rafforzamento dell’offerta abitativa a prezzi calmierati per giovani coppie e lavoratori, potenziamento dei servizi per le famiglie, integrazione welfare pubblico con welfare aziendale, sono sicuramente, secondo i sindacati territoriali,  alcuni dei principali fattori che accresceranno l’attrattività del territorio. «E altresì evidente che solo con una visione complessiva della mission del territorio e delle sue specificità sarà possibile intercettare le risorse europee della programmazione 2021 - 2027 per promuovere azioni capaci di rafforzare il tessuto produttivo, favorendo nuove imprese creando maggiore occupazione e sviluppo sostenibile e di qualità. - rilanciano e concludono  -  Chiediamo con urgenza l’avvio di un confronto strutturato e permanente coinvolgendo enti locali, assessore al lavoro e alle attività produttive della Regione Marche per elaborare velocemente il progetto per lo sviluppo dell’intero comprensorio fabrianese.»    
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30/04/2024 Festa dei lavoratori CISL Senigallia :"Serve una occupazione di qualità"
«Continuano a giungere alla CISL di Senigallia  segnalazioni di part time che camuffano lavoro a tempo pieno, mancato riconoscimento degli istituti contrattuali come straordinario e maggiorazioni, contratti di lavoro firmati dopo il periodo di prova, retribuzioni a parità di mansioni inferiori per le donne e per i giovani e ricorso alla paga globale di fatto. E’ questo il modello del occupazione per i lavoratori del territorio di Senigallia?  -  afferma il responsabile della CISL di Senigallia, Giovanni Giovanelli -  La Cisl di Senigallia ritiene che sia giunto il momento di innalzare la qualità dell’occupazione e delle retribuzioni: occorre programmare pianificare le scelte economiche produttive di questo territorio integrando innovazione tecnologica, qualificazione del turismo, potenziamento delle filiere del terziario avanzato.Siamo convinti ed è questo il cambio di paradigma necessario, superare i localismi e sottoscrivere un patto per l’occupazione di qualità. » «Potenziamento del TPL, conciliazione tempi di vita e di lavoro, rafforzamento dell’offerta abitativa a prezzi calmierati per giovani coppie e lavoratori, potenziamento dei servizi per le famiglie, integrazione welfare pubblico con welfare aziendale sono sicuramente alcuni dei principali fattori che accresceranno l’attrattività del territorio e favoriranno l’innalzamento delle retribuzioni e il superamento del lavoro sottopagato.»rilancia e conclude Giovanelli.  Nei prossimi giorni la Cisl di Senigallia avvierà una serie di iniziative e una incisiva campagna di sensibilizzazione rivolta soprattutto ai giovani, per informarli sulle condizioni indispensabili per lavorare in regola, in sicurezza e  per rifiutare proposte lavorative sottopagate e in nero.
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30/04/2024 A Pesaro iniziativa formativa di Marche Multiservizi nella Giornata mondiale per la sicurezza sui luoghi di lavoro
Nella mattinata di ieri, lunedì 29, in occasione della giornata mondiale per la sicurezza sui luoghi di lavoro, Marche Multiservizi ha deciso di svolgere una iniziativa formativa diversa rispetto alle classiche lezioni frontali che spesso si svolgono in azienda. Infatti, alla presenza della Prefetta e del Vescovo è andata in scena una rappresentazione teatrale della compagnia Rossolevante. «La compagnia da anni porta in giro per l’Italia racconti toccanti relativi ad infortuni mortali sui luoghi di lavoro e nell’occasione ci ha fatto rivivere il dramma alcuni di lavoratori, anche con riferimenti ad accadimenti reali, che tra l’indifferenza di molti perdono la vita nel proprio lavoro. -sottolineano CGIL CISL UIL di Pesaro -Abbiamo ritenuto utile ampliare l’offerta formativa in termini di sicurezza con questo momento ricco anche dal punto di vista emotivo, assai utile ed innovativo e ritengono che anche altre aziende debbano riuscire ad integrare nella propria formazione, in termini di sicurezza, con attività che possano sviluppare sempre più la consapevolezza dell’importanza della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.» Il sindacato, unitariamente, ritiene che la sicurezza sui luoghi di lavoro deve essere centrale nelle imprese e tutto ciò che possa dare un contributo affinché possa esserci un infortunio in meno deve essere messo in campo. Marche Multiservizi ha assunto questo concetto ed ha condiviso con CGIL CISL UIL Pesaro di inserire anche nel Premio di Risultato, un parametro legato alla riduzione degli infortuni. «Pensiamo sia necessario mettere questo tema al centro del confronto politico, ma altresì dobbiamo avere la capacità di valorizzare adeguatamente quanto di positivo si fa nelle aziende per raggiungere quel traguardo di INFORTUNI ZERO che il sindacato rivendica da sempre» concludono i sindacati.
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24/04/2024 Mobilitazione sindacale a difesa del Servizio Idrico Integrato: Presidio davanti alla Provincia di Macerata
Presidio CGIL, CISL, UIL e FILCTEM CGIL - FEMCA CISL - UILTEC UIL oggi a Macetata per difendere la gestione pubblica del Servizio Idrico Integrato nel territorio maceratese. Il sit in  si è svolto, nel piazzale antistante la sede della Provincia di Macerata in via Velluti a Piediripa, in occasione dell'assemblea dell'AATO3 e ha visto  la partecipazione delle RSU delle aziende coinvolte nella gestione del Servizio Idrico Integrato. Il presidio di oggi  rappresenta il primo atto di un più ampio percorso di mobilitazione, il cui spirito è stato condiviso con tutti i lavoratori delle aziende interessate. In assemblee del personale tenutesi nei giorni scorsi, è emersa una forte volontà di difendere la gestione pubblica di un servizio essenziale come quello idrico.   La difesa della gestione pubblica del Servizio Idrico Integrato si configura come una priorità per i sindacati coinvolti. La sua importanza strategica per il benessere e lo sviluppo del territorio è stata sottolineata più volte dagli intervenuti. La mobilitazione sindacale mira a sensibilizzare l'opinione pubblica e le istituzioni sulla necessità di mantenere il controllo pubblico su un servizio cruciale per la collettività. «Nell'assemblea dell'AATO3 di stamattina, il direttore Principi ha dato lettura rapida della relazione sul progetto "Ciarapica". Si è poi deciso di fissare una riunione tra i tecnici nominati da tutte le società per il giorno 30 Aprile. In quella sede, i tecnici tenteranno di elaborare una sintesi di mediazione tra le due proposte ad oggi in piedi. – ha  sottolineato Rocco Gravina , Responsabile della CISL di Macerata -  Il risultato verrà presentato e discusso in una successiva assemblea di AATO3 nei primi giorni di Maggio. Ci riserviamo di valutare gli esiti di questi due appuntamenti a cui parteciperemo come uditori. Qualora non si arrivasse ad avanzamenti concreti, proseguiremo nel percorso di mobilitazione definito in assemblea.»
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19/04/2024 "GIAPU" rigenerazione urbana del Parco Unicef di Falconara Marittima(AN)
Anolf Marche, Anteas Falconara e FNP CISL Marche tra i partner operativi del progetto "GIAPU" (Giochiamo Insieme Al Parco Unicef)  finanziato dalla Fondazione Cariverona finalizzato alla rigenerazione urbana del Parco Unicef di Falconara Marittima (AN) che vede  il Comune di Falconara Marittima  capofila e il coinvolgimento anche di Legambiente Marche e gli Istituti Comprensivi "Centro e Ferraris" di Falconara Marittima. Avviata la"prima fase del progetto di rigenerazione urbana di Parco Unicef" che vede la riqualificazione del parco attraverso una progettazione partecipata che coinvolge i bambini delle scuole elementari degli Istituti Scolastici "Ferraris e Falconara Centro", ma che si intende aperto al coinvolgimento di altre scuole, associazioni e in generale a tutta la cittadinanza. L'obiettivo principale del progetto GIAPU è quello di riportare i bambini e i genitori a frequentare il parco attraverso il rinnovo o la riqualificazione di: strutture, arredi e spazi verdi. Operativamente, già a partire da marzo i bambini delle scuole partner del progetto hanno effettuato un sopralluogo del parco con una mappa nella quale hanno inserito in base alla loro visione ideale i vari elementi d'arredo del parco, constatando potenzialità e criticità presenti nell'area verde; successivamente hanno anche piantato alcuni semi di fiori spontanei in un'area stabilita per avviare l'attività di rigenerazione del verde presente nel parco. Il processo di progettazione partecipata è proseguito con lo svolgimento dei primi disegni e lavori di gruppo guidati da Raul Sciurpa - grafic desiner del "Laboratorio Linfa” - per la realizzazione e decorazione di alcuni pannelli di copertura da inserire in prossimità della struttura presente nel parco, attualmente non agibile, che sarà oggetto di una manutenzione straordinaria attraverso le azioni previste dal progetto in carico al Comune di Falconara Marittima, insieme al restauro della pavimentazione dell’ex Tapioca, della recinzione e cancello d’ingresso e dei bagni pubblici, dei giochi e alla valorizzazione del verde. «Il Parco Unicef è ancora un gioiello verde grezzo nel cuore di Falconara Marittima, destinato a tornare a brillare grazie al progetto Giapu, con il sostegno di organizzazioni locali come Legambiente Marche APS, Anteas Falconara, FNP CISL Marche, ANOLF Marche e il Comune che si impegneranno ad animare il parco a partire dall’estate 2024 e ridare vita a questo spazio che ha un passato importante per la cittadina falconarese. – hanno precisato i promotori -  Invitiamo tutti i cittadini di Falconara Marittima a partecipare e a sostenere il progetto GIAPU. La partecipazione è fondamentale per garantire il successo di questa iniziativa nel tempo e per plasmare insieme il futuro del parco e della comunità falconarese.» Per tutti gli sviluppi di GIAPU visitare la pagina facebook “Progetto Giapu” 
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16/04/2024 CISL Ascoli Piceno : "Mobilità sostenibile e Trasporto Pubblico Locale tra le priorità"
La CISL di Ascoli Piceno ha deciso, nel 2024, di portare il trasporto pubblico locale al centro del dibattito del proprio coordinamento di Area Sindacale Territoriale, occasione in cui si incontrano dirigenti, sindacalisti delle categorie confederali e delegati. Proprio giovedì 11 aprile si è tenuta, in una sala messa a disposizione da “Spazio Abilita” a Spinetoli, una seduta del coordinamento che ha visto la partecipazione di Marco Ferracuti, Segretario generale CISL Marche e di Claudia Marconi, ingegnere del Servizio Urbanistica del Comune di Ascoli Piceno, per ragionare sui temi della mobilità sostenibile e del trasporto pubblico locale. «L’idea della mobilità sostenibile nasce a partire dalla metà degli anni ’80 quando si inizia a sviluppare il concetto di sviluppo sostenibile. Il collegamento con il trasporto pubblico locale è presto evidente per il raggiungimento di una sostenibilità che non è solo ambientale, ma anche sociale ed economica. Il trasporto pubblico locale rappresenta uno strumento importante per garantire un’equità intergenerazionale che consenta allo stesso tempo un utilizzo calibrato delle risorse che abbiamo a disposizione sul pianeta. - ha sottolineato la Responsabile della  CISL di Ascoli Piceno, Maria Teresa Ferretti -  Ovviamente lo sviluppo della società ci porta a dover considerare altri fattori, ormai determinanti, quando parliamo di mobilità sostenibile, come l’innovazione tecnologica e la transizione digitale, senza tralasciare il tema della sicurezza.» «I dati Istat 2023 ci forniscono un quadro che evidenzia il primato indiscusso dell’utilizzo dell’automobile per gli spostamenti casa-lavoro.  - prosegue Ferretti - Il quadro marchigiano ci indica che il 79% dei lavoratori raggiunge il proprio posto di lavoro in auto come conducente e il 4,5% come passeggero. La rimanente percentuale, comunque residuale, viene coperta in larga parte dagli spostamenti a piedi con l’11%. Se guardiamo alla nostra Provincia, in particolare alla zona industriale di Ascoli Piceno, un’indagine interna, svolta anche grazie ai nostri delegati sui luoghi di lavoro, ha dimostrato come addirittura il 98% dei lavoratori utilizzino l’automobile per arrivare ogni giorno alla propria azienda. Se il dato sembra particolarmente negativo dobbiamo anche evidenziare che tra i lavoratori interpellati il 30% circa sarebbe interessato all’introduzione di un servizio di TPL a chiamata, il 20% sarebbe poco interessato e il restante 50% non sarebbe interessato. Riuscire a coinvolgere i lavoratori che hanno manifestato interesse per questo tipo di soluzione rappresenterebbe un passo in avanti importantissimo per un TPL che attualmente serve meno dell’1% degli uomini e delle donne impiegati nelle attività produttive in questione. Ovviamente introdurre una possibilità come quella del TPL a chiamata rappresenterebbe sicuramente una novità interessante, che va compenetrata, però, con una riorganizzazione del servizio che consenta di avere collegamenti efficaci e diretti e una gestione migliore degli orari e dei tempi di percorrenza, prerogative di cui i lavoratori non possono fare a meno.» I dati sugli spostamenti casa-scuola evidenziano, invece, un maggiore ricorso al trasporto pubblico con percentuali sicuramente più incoraggianti, anche se oltre il 45% degli studenti comunque raggiunge l’istituto scolastico in auto come passeggero (39%) o come conducente (8%). «Il numero di automobili presenti sulle nostre strade è un’ulteriore conferma di questi dati. Nella regione Marche al 2021 sono circa 70 le automobili ogni 100 abitanti, un numero elevatissimo, superiore sia alla media del centro Italia che alla media italiana. La crescita nel numero di automobili sulle nostre strade si è verificata nonostante i costi sempre più elevati per l’utilizzo di questo mezzo. - specifica -  La spesa delle famiglie italiane per la gestione dell’auto è  cresciuta del 50% nell’arco degli ultimi 20 anni e ammonta a circa 2'000 euro pro capite all’anno, con il 42% di spesa legata al carburante.» «Il gran numero di auto sulle strade si rivela dannoso per l’ambiente e per la nostra salute e incide pesantemente anche sulla qualità della vita se pensiamo a quanto tempo trascorriamo durante le nostre giornate bloccati nel traffico. A tal proposito si stima che, in Europa, la congestione da traffico produca uno spreco annuo di risorse pari a 100 miliardi di euro. - rilancia - Anche i dati sull’incidentalità ci spingono a considerare il Trasporto Pubblico Locale come una strada da perseguire. » Nel 2021, in Italia, gli incidenti che hanno coinvolto autobus sono stati solo lo 0,67% dell’incidentalità stradale complessiva con un tasso di mortalità che è stato dello 0,34% della mortalità complessiva in Italia dovuta a incidenti stradali. Inquinamento atmosferico, inquinamento delle acque, rumore, vibrazioni, occupazione del suolo, incidenti e congestione sono tutti costi esterni che vengono prodotti dal traffico veicolare e che ricadono su tutta la collettività sia a livello di salute che a livello economico. Il 2026 sarà un anno fondamentale per quanto concerne il trasporto pubblico locale della Regione Marche. Scadrà infatti l’attuale regime di proroga e sarà necessario procedere a un affidamento diretto del servizio o alla predisposizione di un bando di gara.  «È un’occasione da non perdere per riformare un settore che necessita un intervento deciso per essere finalmente un’alternativa efficace all’automobile. Muoversi utilizzando un trasporto pubblico efficiente può essere per i cittadini una risorsa incredibile, con benefici che ricadrebbero su tutta la collettività. - conclude - È il momento di mettere in campo progettualità concrete, moderne e innovative per rendere il trasporto pubblico locale la scelta migliore per le persone che devono o decidono di spostarsi.»     Rassegna: https://www.picenonews24.it/la-cisl-ragiona-sui-temi-della-mobilita-sostenibile-e-sul-trasporto-pubblico/ https://www.cronachepicene.it/2024/04/15/il-98-dei-lavoratori-del-piceno-va-al-lavoro-in-auto-un-terzo-e-interessato-al-trasporto-pubblico-a-chiamata/456755/
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12/04/2024 CGIL CISL UIL Pesaro - Urbino : "Sanità un valzer di nomine che non possiamo più tollerare"
«Apprendiamo dalla pubblicazione di una determina sull’albo pretorio dell’Ast di Ancona dell’imminente collocamento a riposo, per pensione anticipata, della direttrice generale dell’Ast di Pesaro Urbino d.ssa Nadia Storti. -scrivono in una nota le CGIL CISL UIL Pesaro - Urbino  e le relative categorie della sanità - Come sindacati,  fin dalle prime proposte circolate di riforma della sanità regionale, abbiamo segnalato l’enorme criticità che quel modello di riforma avrebbe determinato per la nostra provincia, criticità data non solo dalla cancellazione di un’azienda ospedaliera ma anche da una fusione che, se non accompagnata da programmazione ed investimenti, avrebbe potuto paralizzare la sanità provinciale in una fase storica già fin troppo critica.» «Purtroppo i nostri timori si sono rivelati veritieri! Si sono già avvicendati tre dirigenti apicali tra commissari e direttori generali ed ora siamo di nuovo al punto di partenza! Nel frattempo sono passati mesi ed ancora non ci sono certezze se non un evidente arretramento della risposta sanitaria pubblica al bisogno di salute dei cittadini della nostra provincia. - proseguono -  Manca ancora l’atto aziendale, manca la determinazione e la quantificazione precisa dei fondi e delle relative integrazioni del comparto e della dirigenza, mancano certezze sulle risorse economiche e di personale con cui si dovranno affrontare le sfide più importanti che abbiamo davanti: liste di attesa, posti letto per abitanti( ancora nettamente inferiori alla media regionale ), integrazione ospedale /territorio ( come le si può iniziare a garantire se non ancora non si capisce quali reparti e quali servizi rimarranno nei vari stabilimenti ? ), investimento sulla sanità di prossimità e sull’integrazione socio-sanitaria, rapporti tra la gestione pubblica e quella privata comprese eventuali esternalizzazioni.» «Di fronte a questa situazione, con una serie di partite ancora aperta tra cui non dobbiamo dimenticare quella relativa alla paventata privatizzazione della salute mentale e quella delle criticità della risposta ai bisogni degli anziani in condizione di non autosufficienza, pretendiamo risposte ed anche garanzie : abbiamo bisogno di nomine che garantiscano continuità, abbiamo bisogno di risorse aggiuntive per una provincia che deve affrontare un percorso di cambiamento importante che non si può realizzare senza adeguata programmazione ed investimenti. - concludono  -  Di fronte a questa situazione ed alla luce delle scelte adottate fino ad oggi della politica regionale per la nostra provincia non ci resta che augurarci di stare in salute più a lungo possibile»
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09/04/2024 "Contrattazione sociale: contrattare un nuovo modello di welfare territoriale"
Mercoledì 10 aprile ore 15,30 "Contrattazione sociale: contrattare un nuovo modello di welfare territoriale" a Filottrano (AN) presso l'Auditorium della Fabbrica del Welfare, vicolo Beltrami, in occasione del Coordinamento dell'Area sindacale territoriale di Senigallia, Jesi, Fabriano. Durante i lavori verrà rendicontata la contrattazione sociale svolta nei comuni dell'Area sindacale territoriale e con gli Ambiti territoriali sociali.  «L'incontro servirà  per fare il  punto del lavoro svolto,  per presentare i temi e le azioni che la Cisl intende mettere in campo - ha sottolieanto Giovanni Giovanelli, Responsabile AST Senigallia, Jesi, Fabriano - per affrontare le complicate situazioni sociali, per un welfare inclusivo predittivo e rispondente alle nuove necessità sociali e demografiche». Il Segretario Generale della CISL Marche, Marco Ferracuti,  concluderà l'incontro.
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15/03/2024 Sanità, Cgil Cisl Uil Pesaro Urbino:" Dalla Direzione AST un silenzio che non ci aspettavamo"!
«Nel corso del 2023 abbiamo intrapreso un percorso di attivazione di tavoli con la direzione Ast avente ad oggetto le tante tematiche e problematiche della sanità pubblica provinciale che, come tutti sappiamo, ha avuto una sostanziale e strutturale riforma che ha determinato la cancellazione della azienda ospedaliera Marche Nord e la nascita di una nuova azienda sanitaria territoriale con autonoma personalità giuridica. - scrivono in una nota stampa Cgil Cisl Uil della provincia di Pesaro Urbino - Come organizzazioni sindacali confederali eravamo convinti che l’attivazione di questi tavoli e la autonomia decisionale determinata dalla nuova configurazione delle Ast, pur nella cornice delle competenze regionali, potesse garantire un costante e proficuo confronto tra chi deve gestire questa transizione della sanità provinciale e chi rappresenta le istanze di lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati.» «Nel momento in cui pensavamo di poter aver iniziato ad affrontare nel merito alcune delle questioni più rilevanti, avendo peraltro avuto la nomina a gennaio del nuovo direttore della integrazione socio sanitaria, alle nostre richieste di confronto e di invio dei dati utili per poter approfondire alcune tematiche si sono inspiegabilmente arenate.  - proseguono - In particolare avevamo chiesto i numeri delle prese in carico delle demenze e delle persone affette da Alzheimer, oltre che a calendarizzazione di incontri a livello di distretto sanitario, di avere spiegazioni ad esempio rispetto alla gestione del trasferimento del dipartimento della salute mentale. Abbiamo purtroppo constatato il venir meno della volontà di confrontarsi e relazionarsi con le OO.SS. visto che nessun dato ci è pervenuto, nessuna proposta di incontri che possano mettere insieme distretti ed ambiti nell’ottica di quella risposta territoriale integrata che tanto servirebbe e di cui tutti sentono il bisogno, nessuna risposta sul delicatissimo tema della gestione dello spostamento da Muraglia del dipartimento della salute mentale rispetto al quale abbiamo fin da subito chiesto garanzia che venga mantenuto a gestione diretta pubblica.» «Spiace dover constatare un atteggiamento di questo genere che non ci aspettavamo e che non possiamo non criticare. - sottolineano e concludono - Di fronte a questa mancanza di volontà di procedere al confronto ma soprattutto di non volere trovare soluzioni utili a garantire i servizi soprattutto dedicati ai soggetti più fragili, CGIL CISL UIL della nostra provincia ribadiscono ancora la volontà di contribuire a trovare soluzioni e rilanciano ancora la richiesta di confronto. Di fronte però ad un protrarsi di tale atteggiamento il sindacato è pronto ad incontrare la cittadinanza in assemblee pubbliche in tutto il territorio.La sanità, vista la sua grande valenza pubblica per chi rappresentiamo e non solo, sarà comunque un tema centrale nel confronto con i candidati sindaci e con tutti gli amministratori locali del territorio.»
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15/03/2024 XX Settimana di azione contro il razzismo Afrofobia? Ma cos'è?” iniziative a Macerata
“Afrofobia? Ma cos'è?”  è il titolo  che accompagnerà le due iniziative in programma per  il 20 e  il 23 marzo 2024  a Macerata  organizzate da ANOLF Marche APS e ACSIM ETS  in occasione della  “XX Settimana d’azione contro il razzismo”, promossa da UNAR – Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, in programma dal 18 al 25 marzo 2024. «L’afrofobia –  spiegano gli organizzatori – è la paura del diverso, è il pregiudizio, l’ostilità, la discriminazione o il razzismo percepito o reale nei confronti delle persone e delle culture dell’Africa. Le cronache ci dicono che anche in Italia sono sempre più diffusi linguaggi e atteggiamenti discriminatori. In molti “temono” le persone africane, cedono a pregiudizi e faticano ad accettare la loro cultura. – proseguono - Come antidoto contro l’ afrofobia servono percorsi di formazione interculturale e sul razzismo, proprio su questo nelle giornate del 11 e 12 marzo sono stati realizzati dei laboratori con gli studenti della classi II E e IV A dell’Istituto  IPSIA “F. Corridoni” di Corridonia da sempre sensibile a questi temi.» L’idea progettuale offre due iniziative al territorio: la prima è prevista il 20 marzo alle ore 9.00 presso l’Università degli Studi di Macerata – aula Confucio, Palazzo Ugolini Corso Cavour 2.  Il tema sarà discusso attraverso la presentazione del libro “Afrofobia razzismi vecchi e nuovi” di Mauro Valeri. L’autore, scomparso nel 2019,  ricostruisce, attraverso un'analisi storica e sociologica, le metamorfosi del razzismo da quello schiavista a quello coloniale, da quello di Stato a quello democratico, da quello ribaltato a quello di guerra. Con particolare attenzione al razzismo italiano dal 1860 ad oggi. Nel corso dell’iniziativa, condotta dal prof. Edoardo Barberis, UNIURB,  parleranno di afrofobia  Udo Enwereuzor, esperto di razzismo, e la prof.ssa Tatiana Petrovich Njegosh, referente UNIMC per l’interculturalità. Roberto Bortone di UNAR ricorderà la figura di Mauro Valeri. La seconda iniziativa è prevista il 23 marzo alle ore 9.00 presso l’Università degli Studi di Macerata – aula Verde, Polo Pantaleoni -  via della Pescheria Vecchia 26.  Saranno presenti il prof. Marcello Maneri e il prof. Fabio Quassoli , curatori del libro  “Un attentato “quasi terroristico”,  condotti dalla prof.ssa Natascia Mattucci, Prorettrice welfare UNIMC ,ci riporteranno ai tragici fatti del 2018, quando a Macerata Luca Traini aprì il fuoco dalla sua auto su un gruppo di persone di origine africana, ferendone sei. Perché un attentato terroristico, è stato derubricato a “gesto di un folle” o a una conseguenza del “problema immigrazione”? Perché la comunità nazionale non si è riconosciuta  nei valori costituzionali della non-violenza, dell’antifascismo e dell’antirazzismo?   La conclusione dei lavori è affidata a Maria Ilena Rocha, Presidente Nazionale ANOLF.La cittadinanza è invitata a partecipare.
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14/03/2024 Servizio idrico integrato AATO3 Sindacati: oggi ultima puntata di uno spettacolo indecoroso.
  «È con stupore ed indignazione che siamo costretti a tornare sulla vicenda relativa al futuro del servizio idrico integrato del nostro territorio. - scrivono in una nota CGILCISL UIL  e  FILCTEM CGIL FEMCA CISL UILTEC UIL Macerata -  Nella giornata di oggi abbiamo infatti assistito sgomenti all’ennesimo ingiustificato rinvio dell’Assemblea dei Sindaci convocata per discutere del parere dell’ ente in merito al protocollo di intesa votato a maggioranza dai Sindaci la scorsa settimana per la costruzione di una Società unica per l’affidamento del Servizio Idrico Integrato dell’AATO3.»   «Ci siamo trovati, nostro malgrado, di fronte all’ultima puntata di un triste spettacolo che la classe politica del nostro territorio sta offrendo purtroppo da troppi mesi ai cittadini e ai lavoratori che stanno pazientemente attendendo risposte di fronte alle enormi preoccupazioni sul futuro del servizio idrico integrato ed il rischio concreto di privatizzazione dello stesso. - proseguono -  È evidente a questo punto che la politica abbia rinunciato al valore del coinvolgimento e della discussione costruttiva e che si sia ormai cristallizzata una contrapposizione deleteria e fine a sé stessa, che porta a continue forzature formali e sostanziali che non producono altro effetto della perdita di tempo rispetto ad un percorso che porta dritto allo sciagurato traguardo della privatizzazione del bene comune acqua.»   «Come Organizzazioni Sindacali rappresentative di lavoratori e cittadini del territorio abbiamo fino ad oggi assunto un atteggiamento di dialogo e responsabilità, perfettamente consapevoli della complessità della situazione ma dobbiamo prendere atto che la misura è ormai colma ed annunciamo che inizieremo da subito una mobilitazione, partendo dalle assemblee dei lavoratori nelle aziende operative e dei cittadini nei comuni interessati, per portare a conoscenza di tutti le conseguenze di ciò che sta avvenendo e per tentare in ogni modo di impedire l’epilogo della privatizzazione. - rilanciano i sindacati - Questa azione si rende oggi necessaria perchè non vediamo concretizzarsi alcun percorso reale che possa scongiurare la privatizzazione dell’acqua ed il mantenimento in house del servizio e ci sembra oggi che stiamo addirittura tornando indietro rispetto alle scelte fatte solamente una settimana fa. Da una parte si sono schierati infatti la maggioranza dei Sindaci a favore di un protocollo sottoscritto dalle aziende operative esistenti , mentre dall’altra se ne contesta la legittimità ma senza ad oggi aver presentato una proposta concreta realizzabile nei tempi previsti (entro il 2024). Una situazione di stallo che non fa prevedere alcun passo in avanti ma solo tentativi di prevaricazione reciproca come avvenuto nella giornata di oggi.»   «È arrivato quindi il momento del coraggio e della trasparenza, nel nostro ruolo di rappresentanti dei lavoratori e dei cittadini e nella coerenza della nostra posizione da sempre a favore della costruzione di un soggetto pubblico in grado di garantire la continuità occupazionale, la salvaguardia del carattere pubblico della gestione, l’abbassamento delle tariffe per l’utenza e la realizzazione degli investimenti necessari per l’ammodernamento della rete. Chiediamo pubblicamente all’Assemblea dell’AATO3 di superare finalmente il triste spettacolo culminato nella giornata di oggi e di assumere una decisione concreta e realizzabile che possa garantire il carattere pubblico del servizio. - concludono - In alternativa sarebbe più serio dichiararsi a favore della privatizzazione del servizio, perchè con i comportamenti di questi giorni questo sarà senza alcun dubbio l’inevitabile finale a cui saremo destinati, con i protagonisti di questa vicenda che saranno additati come i responsabili di questa scellerata scelta storica.»  
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11/03/2024 "Bon Travail" 13 marzo ad Ancona
Mercoledì 13 Marzo alle ore 17, 30 presso Arcopolis - "Casa de Niarchi" in via delle Fornaci Comunali, ad Ancona, manifestazione finale del Progetto: "𝑩𝒐𝒏 𝑻𝒓𝒂𝒗𝒂𝒊𝒍- 𝑷𝒓𝒐𝒎𝒐𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒅𝒆𝒍𝒍’𝒊𝒏𝒔𝒆𝒓𝒊𝒎𝒆𝒏𝒕𝒐 𝒍𝒂𝒗𝒐𝒓𝒂𝒕𝒊𝒗𝒐 𝒑𝒆𝒓 𝒈𝒊𝒐𝒗𝒂𝒏𝒊 𝒆 𝒅𝒐𝒏𝒏𝒆 𝒅𝒆𝒍 𝒅𝒊𝒑𝒂𝒓𝒕𝒊𝒎𝒆𝒏𝒕𝒐 𝒅𝒊 𝒁𝒊𝒈𝒖𝒊𝒏𝒄𝒉𝒐𝒓 𝒊𝒏 𝑺𝒆𝒏𝒆𝒈𝒂𝒍"dedicato alla 𝙥𝙧𝙤𝙢𝙤𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 e all'𝙞𝙣𝙨𝙚𝙧𝙞𝙢𝙚𝙣𝙩𝙤 𝙡𝙖𝙫𝙤𝙧𝙖𝙩𝙞𝙫𝙤 per giovani e donne nel Comune di Ziguinchor, in Senegal. Un'occasione per celebrare il lavoro svolto all'estero, ma anche i progetti realizzati in Italia con i giovani dei licei Galileo Galilei e Rinaldini e con alcuni gruppi scout della regione, che hanno contribuito in modo significativo a questa iniziativa.                                            
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08/03/2024 8 Marzo, Cgil, Cisl e Uil Ascoli Piceno per pari diritti, uguaglianza e libertà.
«Le violenze e le disparità sono presenti in tutto il territorio nazionale ed anche nella nostra provincia di Ascoli Piceno. - scrivono in una nota stampa Cgil, Cisl e Uil Ascoli Piceno - Rimane difficile pensare ai festeggiamenti di fronte a dati che impietosi ci mostrano un Paese in cui molto c’è da fare. Nel 2023 le donne uccise sono state 120, dal 1 gennaio 2024 sono 19 le donne che hanno perso la vita, tutte o la maggior parte, per mano di mariti, ex mariti, compagni, uomini con cui condividevano la vita e i percorsi familiari.» «Il femminicidio è il vergognoso apice delle violenze, ma non è solo la punta di un iceberg fatto da soprusi nei luoghi di lavoro, stipendi più bassi, sotto inquadramenti, part-time involontari, lavoro sotto professionalizzato, senza contare il peso di tutta la gestione familiare delle fragilità che comporta continue possibilità di carriere mancate. Nel nostro territorio la situazione non è migliore di quello che vediamo nel resto del territorio nazionale, basti citare il dato incredibile che riguarda l’utilizzo dei part-time. Più di una donna su due lavora part-time (mentre per gli uomini questo dato è del 21%), e i casi che ci troviamo ogni giorno a gestire di abusi di potere, di difficoltà sul posto di lavoro, di violenze esplicite o implicite, di scogli che la cultura patriarcale mette di fronte alle donne di ogni età.  -concludono -  Il contrasto alla violenza di genere non è soltanto una grande questione di civiltà e di rispetto dei diritti ma oggi anche una vera e propria questione sociale. Questione che riguarda trasversalmente ogni classe sociale, famiglie di natura diversa, generazioni differenti, qualsiasi nazionalità. La violenza sulle donne è un grave problema di tutta la società, che incide direttamente sul benessere sociale e culturale di tutta la popolazione, e dobbiamo essere in prima linea nel combatterla quotidianamente.» In tutta Italia CGIL CISL UIL, in queste settimane, hanno svolto e programmato numerose  iniziative sul tema della violenza nei luoghi di lavoro e nelle dimensioni di vita, per realizzare la piena partecipazione delle donne alla vita economica e politica del Paese. Molte azioni sono quelle che si stanno mettendo a fuoco e che si realizzeranno in occasione della Giornata Internazionale della Donna. Non occasioni celebrative ma momenti di protagonismo delle donne che sempre di più devono coinvolgere gli uomini.  CGIL CISL e UIL Marche organizzeranno per l’8 marzo ad Ancona un’assemblea unitaria delle delegate e dei delegati per testimoniare l’impegno e per veicolare buone pratiche per la prevenzione e il contrasto alla violenza di genere in tutte le sue forme. Sarà anche l’occasione per lanciare nei territori e nei luoghi di lavoro una campagna di informazione e sensibilizzazione per combattere questo inaccettabile fenomeno.
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05/03/2024 Quale modello di sviluppo nel territorio del comune di Senigallia?
«L’annuncio dell’investimento da parte di una nota multinazionale con l’offerta di acquisizione alla fondazione Rossi del ex sito produttivo la Ciare,  è sicuramente una notizia importante per il mercato del lavoro nel comune di Senigallia e nei comuni afferenti al territorio.  - scrive in una nota stampa il Responsabile della CISL di Senigallia, Giovanni Giovanelli -  Come Cisl di Senigallia chiediamo però al sindaco e all’assessore alle attività produttive di avviare il metodo della partecipazione per condividere gli obiettivi e le scelte per qualificare il mercato del lavoro.  A nostro avviso è importante istituire una consulta per le attività produttive e l’occupazione coinvolgendo attori pubblici, associazioni datoriali agenzie per il lavoro enti di formazione e terzo settore per condividere con tuti i portatori di interesse obiettivi, strategie e scelte tese a qualificare il sistema produttivo e creando un mercato del lavoro inclusivo ed una occupazione non sottopagata. Abbiamo necessità per Il mercato del lavoro nel comune di Senigallia di elaborare un patto territoriale per il lavoro e l’occupazione di qualità.» «La Cisl di Senigallia chiede pertanto di avviare una seria riflessione sulla qualità dell’occupazione a Senigallia: troppo precariato e troppo lavoro in nero e sottopagato.  - conclude -  Senza un lavoro di qualità una occupazione inclusiva e stabile evitando il ricorso alla flessibilità, trasformata in precarietà, non vi può essere uno sviluppo sostenibile ed inclusivo.»
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19/02/2024 Consegna dei lavori secondo e terzo lotto della Fano – Grosseto Cgil Cisl Uil Pesaro: " Una luce in fondo al tunnel"
  «Abbiamo con piacere preso atto che,dopo decenni, i lavori sulla Fano Grosseto riprenderanno proprio dall’adeguamento della galleria della Giunza. - scrivono in una nota Cgil Cisl Uil di Pesaro - Urbino - Lunedì scorso 12 febbraio, i massimi vertici istituzionali di Marche, Umbria e Toscana, hanno presenziato alla cerimonia di consegna del lotto 2 e 3 di adeguamento della E78 da parte di Anas e del Commissario Simonini.»   « Come CGIL CISL UIL da anni, riteniamo cruciale, per scongiurare il declino del nostro entroterra e non solo, il completamento della Fano – Grosseto,  fondamentale per lo sviluppo delle imprese che vi operano, per creare nuove opportunità per il settore turistico, per l’ulteriore valorizzazione del patrimonio agricolo ed agrituristico, senza dimenticate che il completamento di questa infrastruttura, sarà anche un importante volano occupazionale.  - proseguono - Abbiamo anche appreso dal Commissario Simonini e dal sottosegretario Lucia Albano, che il percorso di adeguamento continua oltre questa prima fase e prevederà tutta una fase ulteriore di progettazione per la realizzazione di una seconda canna di attraversamento così come un altro tratto oltre Mercatello e altri interventi sul versante di Toscana e Umbria.» «Riteniamo ora indispensabile lavorare alacremente su alcuni aspetti che per il sindacato sono prioritari. - rilanciano -  Il primo riguarda l’adeguata valorizzazione delle risorse umane che lavoreranno alla realizzazione dell’opera anche attraverso l’attento rispetto delle norme di sicurezza sul lavoro. Il secondo avere la massima attenzione alle sensibilità di natura ambientali che inevitabilmente emergeranno durante la fase di progettazione esecutiva e di realizzazione dell’opera. Il terzo, legato alla necessità di continuare, in entrambi i lati dell’appennino, a progettare e realizzare le opere di completamento in maniera tale di avere nel più breve tempo possibile un’arteria lunga 276 km a 4 corsie che colleghi finalmente Fano e Grosseto.» «Infine, dai tre Presidenti di regione, Acquaroli Tesei e Giani, abbiamo ascoltato argomenti che sono di interesse collettivo, evidenziando finalmente una visione di più ampio respiro di cui abbiamo tanto bisogno. -  concludono  -  Abbiamo sentito parlare di Italia di mezzo con protagoniste tre regioni, che possono in futuro non solo avere rapporti di buon vicinato ma anche condividere strategie e visioni comuni in tanti temi a partire dagli investimenti infrastrutturali. Anche questo sta particolarmente a cuore alle OO.SS. di Marche Umbria e Toscana. L’auspicio dunque è che questo non rimanga solo un momento di discussione “accademica” ma che finalmente si concretizzi quanto annunciato.»    
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