territori

08/02/2023 L’inaugurazione della nuova sede Cisl di Matelica, un convegno dedicato alla possibilità di declinare lo sviluppo delle aree interne facendo ricorso ai fondi europei e al Pnrr.
CISL in azione oggi a Matelica per dare concretezza agli impegni legati alla crescita dei territori. Da un lato si è parlato di possibilità di sviluppo facendosi guidare dalle linee  di investimento aperte dall’Europa; dall’altro dei servizi da sostenere per chi  vive nelle aree interne. «L'iniziativa di oggi - ha detto Sauro Rossi, Segretario Generale CISL Marche - è l'espressione  di una politica di ascolto dei territori che si propone di sostenere il protagonismo dei soggetti locali , riguardo  non solo alla  finalizzazione delle risorse europee ma anche alla  verifica di quella sensibilità istituzionale capace di armonizzare le politiche qualificando le progettazioni. Non c’è sviluppo sostenibile - ha osservato ancora Rossi - senza condivisione degli interventi con i soggetti sociali ed economici, solo allora si avrà quell’energia necessaria per animare il protagonismo del territorio e capace di valorizzare il senso di responsabilità». Matelica snodo delle politiche locali ed europee di rilancio delle aree interne che da anni pagano lo spopolamento, la carenza di infrastrutture ed infine i danni aggiunti dal terremoto e dalla pandemia. La CISL oggi ha dato una chiave di lettura, un segnale concreto. La giornata è iniziata con il convegno al Teatro Piermarini, saluti iniziali del Sindaco di Matelica Massimo Baldini, riflessione introduttiva del responsabile della CISL di Tolentino e Camerino David Ballini e serie di interventi legati appunto all’utilizzo delle risorse europee per lo sviluppo. Relazioni a cura dei dirigenti della Regione Marche del settore Turismo e dello Sviluppo, rispettivamente Paola Marchegiani e Fabio Travagliati, Valerio Valeriani coordinatore dell’Ambito sociale 16, Alessandro Gentilucci presidente dell’Unione Montana Marca di Camerino, Giampiero Feliciotti Presidente dell’Unione Montana dei Monti Azzurri, del Rettore di Unicam Claudio Pettinari, del Presidente del Parco nazionale dei Sibillini Andrea Spaterna e del Delegato Anci  per il sisma Franco Capponi. «La sfida della conservazione dell’ambiente è oramai stata vinta - ha osservato il presidente del Parco dei Sibillini Paterna - ora è arrivato il momento di sostenere lo sviluppo dei territori e dobbiamo farlo rigenerando il tessuto sociale ed economico, puntando anche sui  progetti sostenibili condivisi dalle amministrazioni locali. Per smentire chi dice che il Parco blocca tutto, porto i dati: su 40 progetti valutati per il Pnrr ne abbiamo approvati 39, poi come soggetto attuatore di un progetto di partenariato stiamo portando avanti il progetto Sibillini, una grande ciclovia per intercettare flussi turistici e creare occupazione». La riflessione firmata David Ballini: « I fondi europei e il Pnrr rappresentano una grande opportunità per i nostri territori, ma anche una sfida importante. La Cisl si candida ad essere interlocutore affidabile per l’elaborazione delle linee guida, la trasparenza e il controllo sociale sono requisiti indispensabili. Dobbiamo fare in modo che sanità, servizi e mobilità siano garantiti in tutte le aree interne che devono tornare ad essere attrattive per imprese e famiglie».
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01/02/2023 "VIAGGIO DELLA MEMORIA E DELLA SOLIDARIETA' IN BOSNIA ERZEGOVINA ...IL RACCONTO”
A Jesi venerdì 3 Febbraio ore 21,15 presso il  “Centro Culturale I CARE” - Parrocchia San G. Battista "VIAGGIO DELLA MEMORIA E DELLA SOLIDARIETA' IN BOSNIA ERZEGOVINA ...IL RACCONTO” . A 30 anni dalla scoppio della guerra, Alessandro Mancinelli, Jacopo Lasca e Leonardo Bartolucci, tre sindacalisti CISL Marche e soci ISCOS  ripercorrendo la storia delle zone e delle popolazioni colpite dal conflitto, racconteranno la loro esperienza di viaggio attraverso incontri e testimonianze significative. Interverrà il Presidente di ISCOS Nazionale, Vincenzo Russo.        
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19/01/2023 Hai terminato gli studi e devi convertire il permesso di soggiorno? Chiama Anolf
Hai terminato gli studi e devi convertire il permesso di soggiorno? Chiama Anolf    
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22/09/2022 Incidente mortale sul lavoro a Tolentino Cgil Cisl Uil Macerata:" Vicini alla famiglia, è inaccettabile che si continui a morire di lavoro"
La Cgil, la Cgil e la Uil di Macerata esprimono profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia del giovane lavoratore che ieri ha perso la vita mentre era al lavoro a Tolentino. «In attesa che si faccia chiarezza sulla dinamica e sulle condizioni di lavoro, riteniamo inaccettabile il ripetersi di queste morti, è intollerabile che ancora si esca di casa la mattina per andare a lavorare, senza la certezza di farvi ritorno.» sottolineano i Responsabili di Cgil Cisl Uil Macerata,Daniel Taddei, Rocco Gravina e Manuel Broglia . Il livello di sicurezza sul lavoro va di pari passo con la regolarità, ed il rapporto annuale dell’Ispettorato Nazionale di Lavoro nell’anno 2021 evidenzia un tasso di irregolarità nelle Marche pari all’ 83,40% delle aziende ispezionate (in assoluto la percentuale più alta rispetto a tutte le altre regioni italiane). «La salute e sicurezza sul lavoro non è argomento di interesse per la campagna elettorale, eppure, riguarda la vita delle persone, la loro dignità, i diritti fondamentali. - proseguono i sindacati confederali  - Non possiamo accettarlo e chiediamo, tramite la campagna unitaria nazionale, che tutti i finanziamenti alle imprese, che aumentano per l’attuazione del Pnrr, devono essere condizionati ad investimenti in salute e sicurezza sul lavoro. Deve essere previsto e preteso, inoltre, che le imprese di ogni settore seguano criteri di qualificazione (anche attraverso il modello della patente a punti) e che siano applicati solo i contratti collettivi di lavoro stipulati da associazioni sindacali comparativamente più rappresentative, soprattutto quando si parla di appalti pubblici, pena l’esclusione dai bandi stessi. Chiediamo formazione e addestramento per tutte le lavoratrici ed i lavoratori, per tutti i tipi di contratto, all’inizio dell’attività lavorativa, prima di adibire alla mansione. vogliamo la formazione per i datori di lavoro quale requisito per l’avvio o l’esercizio dell’attività d’impresa. - rilanciano Daniel Taddei, Cgil Macerata, Rocco Gravina Cisl Macerata e Manuel Broglia, Uil Macerata -  E’ essenziale il rafforzamento dei controlli da parte del“sistema vigilanza”  INL, ASL, INAIL, INPS di qualità, quantità e frequenza, e la realizzazione tra questi istituti di un coordinamento, di un confronto e di collaborazione concreta e permanente che coinvolga anche le parti sociali. vogliamo la garanzia, anche attraverso l’azione ispettiva, dell’adozione della contrattazione collettiva maggiormente rappresentativa a tutti i livelli: nazionale, territoriale e aziendale affinché siano estese in modo certo a tutti i lavoratori e le lavoratrici le tutele in tema di salute e sicurezza.» «I lavoratori e le lavoratrici di oggi fanno i conti con un lavoro che cambia, con innovazioni tecnologiche e digitali, cambiamenti climatici, precarizzazione del lavoro, invecchiamento della forza lavoro. chiediamo l’avvio di tavoli di confronto su questi temi, tra ministeri competenti, parti sociali e istituti ed enti di ricerca. va portata avanti l’analisi delle cause infortunistiche, delle tecnopatie e per la ricerca sui rischi emergenti; vanno affrontati i temi delle violenze e delle molestie sul lavoro come indicato dalle norme di legge e dai contratti nazionali.- concludono i sindacati - Vogliamo che la materia della salute e sicurezza sul lavoro entri nei programmi scolastici perché non sia solo una conoscenza di norme ma si concretizzi il rispetto del valore della vita umano. Chiediamo alle forze politiche che si presentano  al voto l’impegno per fermare questa strage.»  
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16/08/2022 Tavolo integrato disabilità sensoriale ATS 1 Cgil Cisl Uil Pesaro Urbino"Le incomprensibili scelte della Regione Marche"
Nei giorni scorsi  le organizzazioni sindacali della provincia di Pesaro e Urbino hanno partecipato al "Tavolo integrato Disabilità Sensoriale" convocato dall'Ambito Territoriale sociale territoriale 1 - Pesaro  composto, oltre che dai sindacati, anche dagli enti di tutela e rappresentanza della disabilità sensoriale, l'ENS e la UICI. Compito del tavolo condiviso è quello di creare le migliori condizioni ai fini educativi ai minori con disabilità sensoriale e conseguentemente alle loro famiglie.   Nell'incontro l'assessore Pandolfi, Presidente del Comitato dei Sindaci dell’ATS 1, «ha comunicato che la delibera di Giunta Regionale n.964 del 26 luglio 2022 avente ad oggetto: "Interventi relativi all'assistenza per l'autonomia e la comunicazione personale degli alunni con disabilità fisiche e sensoriali - Criteri per l'attuazione degli interventi e per il riparto delle risorse da trasferire agli Ambiti Territoriali Sociali -a.s. 2022/2023 ", non ha previsto la possibilità per gli Ambiti Territoriali Sociali (ATS) di erogare in forma "sperimentale", l'assistenza in ambito domiciliare con la modalità di servizio a domanda, attraverso l'individuazione, a valle di un’apposita gara, del miglior operatore economico - affermano i Responsabili di Cgil Cisl Uil della pronvincia di Pesaro - Urbino - Una incongruenza rispetto a tutto il lavoro svolto unitariamente nei mesi scorsi dal tavolo e condiviso con dalla Regione (che tra l’altro ha anche partecipato ad alcune riunioni) la quale non ha mai manifestato contrarietà alla sperimentazione proposta e che non pregiudicava o inficiava la possibilità per gli altri ATS della regione di continuare ad erogare il servizio con le modalità del “contributo”.»   «Ci risulta inoltre che anche il medesimo tavolo, a livello regionale, non avesse mai espresso alcuna contrarietà rispetto alla possibilità di sperimentare il servizio da parte dei territori che ne condividessero la volontà. - continuano i sindacati territoriali unitari - Non possiamo non considerare che il contenuto della delibera n.964 del 26 luglio 2022 è il risultato di una scelta contradditoria rispetto alle comunicazioni che avevamo ricevuto in precedenza e alla stessa proposta di Delibera di Giunta Regionale, un atto incongruo, inspiegabile per noi e di cui non conosciamo le motivazioni.»   «L'unico parere che abbia escluso la possibilità della sperimentazione, pare sia quello n.81/2022-seduta n.71 del 13 luglio 2022 della IV Commissione assembleare permanente, di cui però ignoriamo le ragioni, presumibilmente non tecniche o di merito o riguardanti la qualità del servizio che si sarebbe realizzato. -proseguono -  Ci sembra peraltro strano che la IV Commissione non abbia tenuto in considerazione che la sperimentazione aveva ricevuto l'avvallo degli uffici tecnici regionali e degli enti di tutela e rappresentanza della disabilità sensoriale, Ens e Uici nonché delle organizzazioni sindacali regionali. Possibile che sulla base di un semplice parere della IV Commissione la proposta di delibera regionale nel suo perfezionarsi contraddica e modifichi l'ipotesi?  Non neghiamo che questo ci suscita perplessità e alimenta dubbi.»   La scelta compiuta dalla Giunta regionale, assolutamente non condivisibile dalle organizzazioni sindacali «non consentirà la realizzazione delle finalità che si sarebbero potute realizzare e valutare con la sperimentazione proposta alle famiglie: mantenimento dello stesso monte ore, fino al massimo delle ore previste dal piano personalizzato, abbattimento delle procedure amministrative, eliminazione delle difficoltà a reperire personale  idoneo, riferimento diretto con il tavolo di regia di ambito e con le associazioni di riferimento (UIC ed ENS), risparmio economico per le famiglie che si sarebbero rapportate direttamente con le cooperative sociali, garanzie per la continuità educativa.Un ulteriore aspetto che  ci preoccupa ancor più. - puntualizzano i sindacati -  Questa vicenda rischia di creare un precedente preoccupante nelle relazioni tra  il Comune di Pesaro (ente capofila dell’ATS 1) e la Regione fino a ledere quel legame fiduciario su cui si basano tutti i rapporti tra le Istituzioni al di là dei necessari e vincolanti atti amministrativi differiti nei tempi.  - concludono Cgil Cisl Uil Pesaro Urbino - Ecco, al di là della brutta vicenda a cui abbiamo assistito in questa occasione, quello che non ci possiamo permettere e che non vorremmo  mai accadesse è che questo fosse solo l’inizio di un conflitto istituzionale i cui effetti negativi  si scarichino poi,come sempre, sui più deboli.»
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03/08/2022 Cisl e Uil Fabriano : "Servono solo proposte concrete per il lavoro"
«Come Cisl e Uil di Fabriano riteniamo  necessario fare alcune osservazioni in merito alle dichiarazioni fatte dal consigliere comunale di Fabriano Roberto Sorci durante la seduta del Consiglio comunale  di sabato 30 luglio,rispetto ad alcune questioni relative all'operato dei sindacati nel territorio fabrianese. - riportano in un comunicato  Andrea Cocco della Cisl e Carlo Sabbatini della Uil di Fabriano -  Nello specifico sulla questione Whirlpool: il consigliere Sorci in ben 20 minuti di intervento spende solo una sommaria analisi del passato recente (vedi vendita di Indesit alla multinazionale americana) con la comoda formula “io lo dicevo”; in ben tre passaggi del suo frammentato intervento accusa il sindacato di essere stato complice della vendita, dichiara che le Organizzazioni sindacali arrivano sempre in ritardo e soprattutto dichiara che tra le tante difficili vertenze nazionali di cui il sindacato ha seguito, “la vittima è stata Indesit” (parole testuali) facendo intendere che il sindacato ha fatto la scelta di mollare i lavoratori Indesit.» «Al consigliere Sorci, comve CISL e UIL vogliamo ricordare l’impegno costante e continuativo per tutte le vertenze del lavoro nel nostro territorio, a livello regionale e nazionale, quindi anche per le lavoratrici e lavoratori Whirlpool. - rilanciano Cocco della Cisl Fabriano e Sabbatini della Uil di Fabriano -  Rispetto alle sue disinvolte dichiarazioni sul recente passato Indesit, rimaniamo costernati ma rigettiamo con forza, in quanto false, le accuse che rivolge alle strutture sindacali di tutti i livelli. A Sorci precisiamo che per le lavoratrici ed i lavoratori del territorio non sono utili generici interventi su analisi economiche, ma l’impegno di una classe politica che si metta nei panni di chi vive del proprio salario da operai ed impiegati, (che non è lo stesso dei dirigenti) e si assuma la responsabilità di fare proposte concrete, che diano dignità ai veri attori protagonisti dell’economia reale, cioè le stesse maestranze.» Le Organizzazioni Sindacali del territorio,il 21 luglio 2022 scorso, hanno già incontrato  il Sindaco di Fabriano Daniela Ghergo e gli altri Sindaci dell’Ambito 10, con l’assessore Aguzzi della Regione Marche ed hanno concordato di avviare un tavolo sulla crisi dell’area del fabrianese, per affrontare le emergenze in essere e quelle che eventualmente potrebbero emergere e soprattutto iniziare a programmare iniziative per rilanciare le politiche attive del lavoro e dare nuove opportunità economiche al nostro entroterra. «In quest’ottica speriamo di ricevere proposte più concrete anche da Roberto Sorci, ex dirigente Indesit ed attuale consigliere del Comune di Fabriano - concludono i referenti di Cisl e Uil Fabriano - auspicando che superi l'’opinabile approccio fatto in un assise pubblica come il Consiglio comunale di qualche giorno fa.»
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02/07/2022 Chiusura strada della Gola di Frasassi Cgil Cisl Uil Fabriano soddisfatti per la soluzione trovata
  Cgil, Cisl, Uil di Fabriano plaudono con soddisfazione la soluzione trovata per  l’eventuale chiusura  della strada della Gola di Frasassi, che su sollecitazione e con ragione veniva chiesta dal Sindaco di Genga. «Forti erano le  preoccupazioni di eventuali disagi che si sarebbero andati a creare per le aree industriali ed artigianali del territorio e della circolazione stradale già in difficoltà per la chiusura obbligata del ponte sulla provinciale di Sassoferrato - Fabriano, riversando tutto il traffico pesante verso Genga.- affermano Cgil, Cisl, Uil di Fabriano  -  Preoccupazioni dovute  alla possibile ricaduta sulle aziende del territorio e quindi sulle lavoratici ed i lavoratori con l’apertura della cassa integrazione e con le conseguenze economiche a carico della collettività.»  «Ci siamo subito interessati chiedendo di essere convocati nella riunione tecnica di venerdì 24 giugno, scorso,  fornendo un nostro documento con possibili soluzioni e chiedendo al Prefetto un incontro urgente, proprio per sensibilizzarlo sulle gravi situazioni che si sarebbero potute creare - scrivono in una nota Cgil Cisl Uil Fabriano -  Il Prefetto ci ha convocato il 28 giugno  ascoltandoci e facendoci conoscere nel dettaglio tutta la situazione, che pur impegnandosi ad una soluzione di buonsenso, poteva non essere di sua competenza, quindi da parte nostra va  a sua Eccellenza dott. Darco Pellos Prefetto di Ancona, un grande ringraziamento.» «La soluzione trovata è tutto sommato di buon senso, ha trovato tutte le componenti unite avendo importanti responsabilità di sicurezza, ma anche di mantenimento occupazionale. -  proseguono i sindacati -  Riteniamo importante questa iniziativa, che ha fatto capire che quando si fa squadra e non si guarda esclusivamente il proprio campanile si trovano soluzioni importanti per il nostro territorio.» «Restano comunque, nel territorio montano, problemi di viabilità, per questo chiediamo anche alla Regione Marche di adoperarsi con urgenza al ripristino della ormai atavica incompiuta pedemontana Fabriano-Sassoferrato, un esigenza inderogabile. E' necessario  rivedere la transitabilità dei mezzi pesanti all’ interno dei paesi, vedi Sassoferrato e Genga, sarebbe opportuno, a nostro avviso,  pensare a delle bretelle che evitino pericoli ed ingorghi all’ interno dei centri abitati.  - rilanciano e concludono Cgil Cisl Uil Fabriano -  Va fatta una programmazione della manutenzione ordinaria e straordinaria, per evitare eventuali  chiusure, per la salvaguardia degli utenti delle strade e dei cittadini tutti.»    
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07/05/2021 Cgil Cisl Uil Ascoli Piceno: " San Benedetto, per il rilancio del turismo è il momento di ripartire dal lavoro come motore di sviluppo integrato della città”
La stagione turistica sta per ripartire ancora con molte incertezze e restrizioni condizionata dall’emergenza sanitaria che vedrà, come per il 2020, un probabile lento inizio e presenze soprattutto nei mesi di luglio e agosto. I settori del turismo e della cultura sono stati e sono ancora fra quelli più colpiti in questa fase pandemica: i primi a chiudere e gli ultimi a riaprire. Sono stati i lavoratori a pagarne le conseguenze in termini di occupazione e di reddito, anche se il settore partiva già da una condizione difficile caratterizzata da precarietà, lavoro grigio, contratti intermittenti e stagionali. CGIL CISL e UIL di Ascoli Piceno, insieme alle categorie provinciali FILCAMS CGIL – FISASCAT CISL Marche e UILTUCS UIL Marche, ritengono necessario un cambio di passo che tenga insieme prospettive di sviluppo, investimenti e strategie per la creazione di occupazione stabile e qualificata. Non può, infatti, esistere una strategia vincente di rilancio e sviluppo duraturo in termini di promozione e offerta turistica per il nostro territorio senza la qualificazione del lavoro, perché il turismo si fa con persone qualificate, formate e correttamente retribuite, capaci di accogliere e guidare chi arriva nei nostri territori. Per CGIL CISL e UIL di Ascoli Piceno servono scelte chiare rispetto a un “nuovo” turismo sostenibile in termini economici, sociali e ambientali, in particolare va «garantito, come precondizione, lavoro di qualità per avere turismo di qualità attraverso l’applicazione, in modo uniforme e regolamentato, del CCNL di settore, garantendo contemporaneamente le condizioni di salute e sicurezza e investendo nella professionalità delle lavoratrici e lavoratori attraverso adeguate politiche della formazione; favorita un’offerta turistica destagionalizzata e integrata nel territorio attraverso la promozione dei “turismi” (balneare, congressuale, culturale, sportivo, ecc) valorizzando il patrimonio naturalistico, storico, artistico edenogastronomiche anche delle aree interne con l’obiettivo di avere flussi turistici più costanti e differenziati durante l’anno. Inoltre è necessario promuovere le economie di rete anche nel settore del turismo attraverso il sostegno alle  reti di impresa, lo sviluppo di appositi service territoriali e figure professionali a supporto di tutte le strutture ricettive in una logica di promozione turistica provinciale - rilanciano i sindacati  - e recuperare le carenze infrastrutturali di collegamento e potenziare le strutture di mobilitàviaria, ferroviaria e portuale (A14, Salaria, Pedemontana, Ferrovia dei due mari - linea adriatica). E' necessario valorizzare le potenzialità dei Parchi, riserve naturali esistenti e borghi storici e sfruttare la potenzialità e attrattività dei prodotti tipici locali e a Km 0 per il turismo enogastronomico.» Nello specifico, alla luce del dibattito che sta crescendo in vista delle prossime elezioni comunali a San Benedetto del Tronto, CGIL, CISL e UIL sottopongono a tutte le forze politiche interessate, alcune ulteriori proposte,vista la vocazione del territorio al turismo: • Riqualificare le aree strategiche anche in relazione alla tutela dell’ambiente quali la Sentina e il Parco Marino • Sviluppare un sistema di mobilità pubblico più moderno, efficiente e conveniente progettato in relazione al piano parcheggi, al piano del commercio, ai tempi di vita e di lavoro coniugando le esigenze di una città turistica con le necessità dei lavoratori e delle lavoratrici • Prevedere come opera necessaria la bretella Grottammare /San Benedetto del Tronto • Potenziare il collegamento e aumentare le fermate dei treni lungo la linea adriatica e ammodernare la stazione anche in termini ambientali • Garantire il livello di qualità dei servizi sanitari e sociali offerti ai turisti, in base ai flussi durante l’anno, ampliando le dotazioni organiche attuali • Sollecitare il coinvolgimento degli Istituti Scolastici locali come l’Ipsia e l’Alberghiero per la qualificazione delle professionalitàdei lavoratori più giovani • Riqualificare alcune strutture multifunzionali come ad esempio il Palariviera • Ridare al Porto la sua funzione centrale di tutela e sostegno alla pesca, valorizzando l’intera area in funzione del turismo da diporto, della ristorazione, del turismo ittico.
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18/01/2021 APM Macerata: grande affermazione della Fit Cisl alle elezioni RSU
Giovedì 14 gennaio si sono svolte le elezioni per il rinnovo della rappresentanza sindacale unitaria (RSU) presso l’azienda APM di Macerata. La Fit Cisl Marche risulta di gran lunga il sindacato più votato, sfiorando il 50% delle preferenze dei votanti e staccando nettamente le sigle Cgil e Faisa. «Il risultato premia con merito il lavoro di una squadra coesa – dichiara Fabrizio Costantini, Segretario Regionale della Fit Cisl - sempre pronta ad ascoltare ogni esigenza del lavoratore, e il cui impegno è sempre stato costante ed integerrimo in ogni situazione abbandonando ogni forma di populismo e demagogia a favore della concretezza e della difesa dei diritti». I lavoratori hanno premiato una sigla alla quale riconoscono pragmaticità e costante vicinanza, più che mai necessaria al giorno d’oggi. «La Cisl è la giusta certezza in un tempo di incertezze – prosegue Costantini -. Ringraziamo i lavoratori per la fiducia che ci hanno accordato. Siamo al fianco dei lavoratori e rinnoveremo il nostro impegno con maggior vigore, consci del successo ricevuto e, ancor più importante, della responsabilità che ciò comporta». Il Resto del Carlino - Macerata del 19/01/2021
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29/03/2018 "TI RISPETTO" a Pesaro prevenire la violenza si può
  Presentate a Pesaro  le azioni concrete per  informare le aziende, le  lavoratrici e  i lavoratori   per  prevenire le molestie, le discriminazioni e le violenze nei luoghi di lavoro,  frutto  del  primo Protocollo sottoscritto  in Italia,   a meno di due anni fa, tra Confindustria Pesaro Urbino e CGIL, CISL, UIL,  che ha recepito  a livello locale principi ed impegni per la prevenzione ed il contrasto ad ogni forma di violenza e molestia nei luoghi di lavoro, già contenuti in un’intesa nazionale ed europea tra le Parti sociali.  "Il fenomeno delle molestie e violenze nei confronti di donne ed uomini riguarda, in maniera sempre più eclatante, tutti gli ambiti della società e quindi può trovare anche nei luoghi di lavoro un contesto favorevole alla sua diffusione. - sottolineano i firmatari del potocollo - Per questo, è importante innanzitutto fare cultura ed aumentare la consapevolezza di lavoratrici, lavoratori ed imprese sulle caratteristiche del problema e sui mezzi esistenti per prevenirlo e combatterlo." Così, Confindustria Marche Nord Sede di Pesaro Urbino, CGIL, CISL e UIL, con la fattiva collaborazione della Rete anti violenza della Provincia di Pesaro Urbino hanno ideato e realizzato alcuni strumenti  da mettere a disposizione di chi è vittima di episodi di molestia o violenza nel luogo di lavoro, di chi potrebbe esserne vittima ed anche di chi, all’interno delle aziende, si può trovare nella necessità di gestire tali situazioni. "È prevista, innanzitutto, la possibilità per i datori di lavoro di aderire al Protocollo, facendone propri principi ed impegni ed è stata definita una dichiarazione di adesione da diffondere all’interno delle aziende, tradotta anche in inglese, francese ed arabo, in modo che il numero più ampio di lavoratrici e lavoratori possa acquisire consapevolezza di questo tema e dei propri diritti." Ulteriore strumento realizzato è la definizione di una procedura per la gestione di segnalazioni di casi di violenza o molestia all’interno dell’azienda o anche per fornire un supporto a quelle lavoratrici o lavoratori che subiscano fuori dall’azienda tali fenomeni e possano trovare nel luogo di lavoro un punto di riferimento per reagire. "Prossimo passo sarà la distribuzione nelle aziende del territorio provinciale di una brochure realizzata dal comitato tecnico previsto dal Protocollo: si tratta di uno strumento informativo da diffondere tra lavoratrici e lavoratori che ha quale fine accrescere la conoscenza dell fenomeno ed aiutare a riconoscerlo, perché il contrasto delle molestie e violenze passa, prima di tutto, dalla consapevolezza di chi ne è vittima" concludono.  Le aziende che lo vorranno, infine, potranno attivare dei percorsi formativi per il proprio personale, curati dalle volontarie dei Centri anti violenza presenti in Provincia di Pesaro Urbino, percorsi grazie ai quali, oltre che svolgere un ruolo attivo in questa comune battaglia, potranno anche ambire agli sconti sui premi INAIL previsti dalla legislazione vigente. Tutte le Parti firmatarie del Protocollo sono attive, tramite le proprie strutture, per fornire informazioni e per divulgare il più possibile i principi e gli strumenti già previsti ed in cantiere, affinché le aziende siano sempre più dei luoghi dove la violenza o le molestie non trovino un contesto favorevole ed anzi diventino laboratori per combattere linguaggi, atteggiamenti, mentalità che spesso ne sono la base ed il presupposto.
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09/03/2018 Rsu Day 2018: Annamaria Furlan apre ad Ancona la campagna per le elezioni dei rappresentanti dei lavoratori di Pubblico impiego, Scuola, Università e Ricerca
Parte da   Ancona, con Annamaria Furlan, Segretaria generale della Cisl Nazionale,    l'avvio della  campagna nazionale per il rinnovo delle RSU - Rappresentanti sindacali unitarie - della Scuola, dell’Università, della Ricerca e del Pubblico impiego che si svolgeranno in tutta Italia il 17,18 e 19 aprile 2018. La Furlan insieme ai segretari generali nazionali della Cisl Scuola – Università - Ricerca e della Fp Cisl, Maddalena Gissi e Maurizio Petriccioli, questa mattina presso Aula Magna “Guido Bossi” della Facoltà di Ingegneria dell’Università Politecnica delle Marche, ha   preso parte all'iniziativa   organizzata da Cisl Marche, Cisl Scuola Marche e Cisl Fp Marche che ha visto la partecipazione di lavoratori e dei  candidati Rsu Cisl in rappresentanza del mondo dell’Istruzione e del Pubblico impiego, provenienti da tutte le Marche. I lavori,   aperti dal Segretario generale della Cisl Marche, Sauro Rossi, e coordinati dalla giornalista Linda Cittadini, sono stati   animati dalle letture, sul valore dell’impegno sindacale, curate dall'attore Victor Carlo Vitale, oltre che dalle testimonianze dei candidati Cisl. La Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan, a margine dei lavori della mattinata ha dichiarato: «Finalmente abbiamo sbloccato la contrattazione, rinnovato i contratti per circa 3 milioni di lavoratrici e lavoratori pubblici e ripristinato la contrattazione non solo di primo ma anche di secondo livello con tante materie e tante competenze che in questi anni la legge aveva sottratto alla contrattazione e che oggi ritornano finalmente sul tavolo del confronto contrattuale. Una scommessa importante per i lavoratori e per le lavoratrici per coniugare qualità del lavoro pubblico indispensabile nel nostro paese a qualità del servizio. Quindi una risposta ai lavoratori di tutto il pubblico impiego ed ai tanti cittadini che hanno diritto a servizi adeguati ed efficaci». La leader di via Po ha anche commentato i dati forniti da Bankitalia su povertà e diseguaglianze e quelli di oggi dell' Istat sull' occupazione, sottolineando come «in questi anni di crisi il paese ha sofferto moltissimo, soprattutto le famiglie più povere. Abbiamo dei segnali positivi nell'economia e nell'occupazione. Ma tutto questo non è ancora sufficiente. L’aumento della povertà ed il livello di disoccupazione soprattutto nel mezzogiorno rimangono le vere emergenze del paese di cui deve occuparsi la politica con la collaborazione delle parti sociali. Non va mollata la presa. Bisogna continuare a crescere e rendere la crescita funzionale per nuovi posti di lavoro». Sul piano del post elezioni Furlan ha ribadito che non possiamo permetterci tempi troppo lunghi e troppo incerti. «Credo che le parole e l'appello alla responsabilità che il Presidente della Repubblica, Mattarella, ha fatto a tutti, partiti e paese intero, vada accolto da ogni soggetto, politico, istituzionale e sociale» ha concluso Furlan. La Cisl apre così la campagna per il rinnovo delle RSU che nelle Marche vedranno alle urne circa 40 mila lavoratori dei comparti sanità – regione - enti locali- enti centralizzati, e oltre i 30 mila del personale della scuola, docente e non docente, dell’università e della ricerca, che nei giorni 17,18 e 19 aprile 2018 saranno chiamati a scegliere i propri rappresentati sindacali. Centinaia gli iscritti Cisl che hanno dato la disponibilità a candidarsi. I candidati  Fp Cisl Marche sono oltre 800,  provenienti da tutti i comparti, in gran parte donne e molti giovani alla loro prima sfida elettorale mentre per la Cisl Scuola  Marche sono  oltre 700.  Obiettivo comune è quello di rafforzare la contrattazione decentrata in ogni luogo di lavoro, stabilizzare i precari e dare attuazione ai contratti nazionale di lavoro rinnovati nelle settimane scorse dopo quasi dieci anni di blocco. 13/03/18
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23/02/2018 La Cisl a confronto con i candidati delle Marche: lavoro, welfare e sisma tra i temi dell'agenda politica
Pesaro, Corridonia e Jesi: tre incontri in tre province nell'arco di due giorni per confrontarsi sul futuro del Paese a poco più di una settimana dalle elezioni politiche. La Cisl delle Marche ha dialogato con i candidati alla Camera e al Senato di Pesaro-Urbino, Macerata e Ancona per illustrare loro le proposte del manifesto nazionale elaborato dal sindacato guidato da Annamaria Furlan contenente idee su lavoro, fisco, welfare ed Europa. A Pesaro, presso la sala riunioni della Cisl, dirigenti sindacali, delegati aziendali e alcuni pensionati hanno incontrato i candidati Alessandro Bettini (Forza Italia), Antonio Baldelli (Fratelli d’Italia), Maurizio Franca (LEU), Fabio Bottiglieri (Movimento 5 stelle) e Alessia Morani (PD). Leonardo Piccinno, responsabile della Cisl di Urbino, e Maurizio Andreolini, responsabile Cisl Pesaro, hanno introdotto il confronto che ha visto i candidati confrontarsi in maniera costruttiva e propositiva senza perdersi in sterili polemiche ma entrando nel merito delle questioni sottoposte. Tra i temi locali affrontati la sanità, con particolare attenzione all'organizzazione dei servizi nelle comunità dell'entroterra, il trasporto pubblico locale, che vede le Marche come quota pro capite del Fondo nazionale, e le infrastrutture, a partire dalla Fano - Grosseto e altre vie minori come Montelabbatese e Fogliense. Quasi nessun accenno ai temi dell'impresa 4.0 e delle reti infrastrutturali immateriali, seppur sollecitati dai dirigenti sindacali. Un confronto vivace e ricco di spunti quello organizzato giovedì a Corridonia dalla Cisl con i candidati dei collegi uninominali del territorio maceratese. Il dibattito ha visto una forte partecipazione degli iscritti al sindacato e di comuni cittadini, davanti ai quali i candidati presenti (Flavio Corradini e Piergiorgio Carrescia per il Partito Democratico, Argentina Severini e Bruno Pettinari per Liberi e Uguali, Tullio Pattassini e Giuliano Pazzaglini per la Lega) hanno riconosciuto, seppur con qualche distinguo, la validità delle proposte della Cisl per l’agenda pubblica del Paese. Il documento elaborato a livello nazionale dal sindacato, introdotto da Silvia Spinaci, responsabile della Cisl di Macerata, ha alimentato il primo turno di interventi dei candidati, mentre la seconda parte dell’incontro è stata incentrata sui temi del sisma, introdotti dal responsabile della Cisl di Tolentino, Rocco Gravina. Venerdì mattina a Jesi si è invece tenuto il confronto con i candidati della Provincia di Ancona al quale hanno partecipato Emanuele Lodolini e Carrescia per il Partito Democratico, Mauro Coltorti e Patrizia Terzoni per il Movimento 5 Stelle, Laura Schiavo per Fratelli d'Italia, Pettinari per Liberi e Uguali e Silvia Gregori per la Lega. Presenti i responsabili della Cisl di Ancona, Alessandro Mancinelli, Cisl Jesi, Guanito Morici, e Cisl Fabriano, Andrea Cocco. La Cisl di Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto ha elaborato una lettera ai candidati del territorio, contenente proposte per il rilancio del Piceno, in particolare delle aree colpite dal terremoto. “Italia 2018. La Cisl per l’Europa, il Lavoro, il Fisco, il Welfare”, documento già presentato a livello nazionale dalla Segreteria Confederale CISL guidata da Annamaria Furlan a tutte le forze politiche nazionali lo scorso 29 gennaio a Roma, contiene proposte concrete per incidere con protagonismo e responsabilità sulle scelte della futura agenda politica nazionale e territoriale. Europa, lavoro, fisco, welfare: sono questi i temi cardine su cui la Cisl ritiene necessario confrontarsi apertamente con le forze politiche in gioco. Siamo convinti che occorre un confronto serio, stringente e costante. La disintermediazione produce danni, politiche pubbliche carenti e inefficaci. Sopratutto in questo momento il Paese e i nostri territori hanno bisogno di un patto sociale forte tra politica, istituzioni e parti sociali. Un patto che metta al centro le persone, le vulnerabilità crescenti che ci restituiscono dieci anni di crisi e, per il nostro territorio, gli effetti di un sisma devastante. La Cisl ritiene non più rinviabile l’esigenza di affrontare con proposte credibili e interventi strutturali le nuove vulnerabilità legate alla perdita o alla mancanza di lavoro. Per i giovani, prima di tutto, con un potenziamento delle connessioni tra mondo della formazione e mondo del lavoro. Per le donne, per superare con politiche più attente alla conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro il gap occupazionale di genere. Per tutti coloro che vivono in solitudine le transizioni all’interno del mercato del lavoro, attuando finalmente serie politiche attive che mettano in filiera orientamento, formazione, inserimento, incrocio domanda-offerta. Sostenere il Paese oggi significa affrontare con decisione il tema della riforma fiscale. Su questo tema rilanciamo oggi con convinzione le proposte contenute nella proposta di legge di iniziativa popolare che la Cisl ha presentato due anni fa. Un fisco più equo e redistributivo soprattutto per la fascia media che ha pagato il prezzo più alto della crisi. Il sociale deve essere al centro dell’agenda politica del Paese. Un paese che invecchia rapidamente e che senza migranti, al di là delle retoriche e delle demagogie, non potrebbe in alcun modo garantire la tenuta del sistema di welfare. Servono politiche di sostegno alla famiglia e alla genitorialità e politiche per la non autosufficienza che non lascino sole le famiglie care givers. Occorre proseguire con decisione sulla strada del contrasto alla povertà e dell’inclusione sociale aperta con l’introduzione del Reddito di Inclusione Sociale. Una conquista importante del sindacato su cui non possiamo accettare passi indietro. Non dimentichiamo, inoltre, che buona parte della nostra regione è stata sconvolta dal sisma. Tre le priorità che poniamo a chi si candida alla guida del Paese. Dopo un anno e mezzo siamo ancora in emergenza e in questo contesto lavoratori e pensionati hanno bisogno di tutele forti. La restituzione della busta paga pesante prevista a partire da maggio 2018 in 24 rate va profondamente rivista, dilazionando l’avvio della restituzione e prevedendo un numero maggiore di rate, anche per evitare disparità di trattamento rispetto alle agevolazioni concesse in passato per altri eventi sismici. La ricostruzione stenta ancora a decollare. È una situazione preoccupante che lascia con il fiato corto le prospettive di futuro delle persone colpite. Occorre tornare a lavorare sul sistema delle ordinanze commissariali per accelerare e snellire i processi garantendo al contempo rispetto della legalità e tutela del lavoro in tutta la filiera della ricostruzione. Il futuro di nostri territori si costruisce adesso. Le nostre richieste di un patto sociale per la rigenerazione del modello di sviluppo sociale ed economico delle aree colpite hanno finora trovato ascolto nell’istituzione del tavolo tecnico di confronto presieduto dall’Istao. Auspichiamo che il lavoro di progettazione che si sta compiendo possa avere respiro ampio e soprattutto trovi nella Regione Marche un soggetto pronto a dare sponda e sostegno politico, amministrativo e finanziario alle progettualità che emergeranno. Diversamente saremmo di fronte a un’importante occasione persa.
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20/02/2018 Verso il voto: la Cisl a confronto con i candidati del territorio maceratese
Giovedì 22 febbraio alle ore 17 presso l’Hotel Grassetti, via Romolo Murri 1, Corridonia,  la Cisl incontrerà i candidati dei collegi uninominali del maceratese (Collegio Macerata Camera e Collegio Macerata-Ancona Senato). Nel corso dell’iniziativa saranno presentate le proposte elaborate dalla Cisl per avviare un confronto su di esse insieme ai candidati.
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20/12/2017 Cisl Marche in lutto: addio ad Angelo Colonna
La Cisl delle Marche piange la scomparsa dell'amico e collega Angelo Colonna, che ci ha lasciato prematuramente ieri mattina dopo aver combattuto la sua ultima battaglia. Colonna, 50 anni, componente del Consiglio Generale della Cisl Marche, aveva lavorato come operaio nella Antonio Merloni per poi entrare nel sindacato,  prima occupandosi dei metalmeccanici e, in seguito, dei lavoratori edili e del legno. La Filca Cisl Marche lo ricorda per la determinazione e la tenacia nelle battaglie al fianco dei lavoratori. Angelo è stato un esempio per tutti noi di appartenenza e senso di responsabilità verso la Cisl «dove con passione, lealtà, competenza ed umiltà ha svolto la sua instancabile attività di tutela sindacale. Rimarrà scolpito nei cuori di tutti noi e di tante persone che ha incontrato nel sindacato, a cui ha voluto offrire il suo aiuto competente, una parola di conforto o un sostegno nelle difficoltà lavorative». Le esequie saranno celebrate domani, giovedì 21 dicembre alle 15, con il corteo funebre che partirà dall’obitorio dell’ospedale Profili in direzione della chiesa di San Giuseppe Lavoratore, in via G. Milani a Fabriano.
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20/11/2017 Focus Lavoro: vertenza sanità nel Pesarese - Lavoratori precoci Istruzioni per l'uso
Vertenza sanità nel pesarese: posti letto, liste di attesa, ospedale unico la mobilitazione di Cgil Cisl Uil.Presidio e volantinaggio a Pesaro, dopo le tappe di Urbino e Pergola. Sabato 18 novembre appuntamento all’Ospedale di Fano. Interviste a Maurizio Andreolini, responsabile Ast Cisl di Pesaro, e Giovanni Giovanelli responsabile Ast Cisl di Fano. A seguire la rubrica Patronato Inas Cisl Informa: Lavoratori precoci, istruzioni per l'uso
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17/11/2017 Dal Campanile al Territorio: una diversa visione di welfare. A Mondolfo si inaugura la nuova sede della Cisl
“Dal campanile al territorio. Una diversa visione di welfare” al centro della Tavola rotonda organizzata dalla Cisl di Fano e dalla Fnp, il sindacato dei pensionati della Cisl, per Mercoledì 22 Novembre 2017 ore 15,30 Sala Aurora, Via Cavour, 21 – Mondolfo (PU) , in occasione dell'apertura della nuova sede sindacale di Mondolfo, in via San Sebastiano, 45. Alla tavola rotonda, introdotta da Giovanni Giovanelli, responsabile della Cisl di Fano e conclusa dal Segretario Generale della Cisl Marche, Sauro Rossi, interverranno il Sindaco di Terre Roveresche, Antonio Sebastianelli, il Sindaco di Mondolfo, Nicola Barbieri, il Coordinatore dell’Ambito Territoriale Sociale n. 6, Riccardo Borini e Patrizia Pedaletti della Fp Cisl Marche. Coordina i lavori Desi Goffi, del Dipartimento Welfare Cisl Marche. La cittadinanza è invitata a partecipare.
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17/11/2017 Vertenza sanità nel pesarese: domani presidio davanti all'ospedale di Fano
Domani mattina, sabato 18 novembre, la mobilitazione di CGIL CISL e UIL farà tappa a Fano; l’altro cardine appunto dell’azienda ospedaliera Marche Nord. Dalle ore 9 sarà organizzato davanti all’Ospedale Santa Croce un presidio con volantinaggio, anche in città, per informare e coinvolgere i cittadini sul futuro di questa struttura che vive già all’ombra del nuovo ospedale. In attesa della definizione della costruzione del nuovo ospedale Marche nord, i cui tempi e risorse sono tutt’altro che certi, è necessario, così come già affermato per il San Salvatore, che le strutture esistenti (Pesaro Fano e Muraglia) siano in grado di rispondere adeguatamente alla domanda di sanità evitando inutili e pesanti pellegrinaggi fra le tre strutture esistenti (come purtroppo si verifica troppo spesso), anche attraverso una capillare campagna di informazione. In particolare, i servizi e le prestazioni sono erogate solo grazie alla professionalità e al sacrificio del personale dipendente, che spesso non può godere di riposi e ferie per coprire i turni di lavoro. Rivendichiamo un’organizzazione ed una differenziazione dei servizi tra i presidi di Pesaro e Fano vera e complessiva.Ribadiamo che la scelta annunciata di autorizzare e convenzionare una clinica privata a Fano va in direzione opposta alla valorizzazione dell'Ospedale di Fano. Dal punto di vista degli operatori registriamo da un lato un incremento di assunzioni di personale medico senza prevedere però un aumento del personale infermieristico. Chiediamo che al presidio di Fano venga data la possibilità di essere veramente il presidio ospedaliero di tutta la vallata, una vallata tra l’altro che vede già criticità nei due Ospedali di comunità di Fossombrone e Cagli e l’Ospedale di Pergola che, come già denunciato, nella messa in rete con Urbino è penalizzata. Rivendichiamo inoltre da tempo un confronto con l’Area Vasta 1 su questi temi magari già dal prossimo 22 novembre, data nella quale abbiamo già calendarizzato il presidio presso la sede dell’Area Vasta 1. Invitiamo dunque tutti i cittadini a partecipare al iniziativa di sabato 18 novembre organizzata da CGIL CISL e UIL ed a sostenere le rivendicazioni affinché si possano veramente avere le risposte necessarie alla nostra sanità e ai nostri cittadini.
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03/11/2017 Area Vasta1: è l'ora della mobilitazione
CGIL CISL e UIL, unitamente alle rispettive federazioni dei Pensionati e le federazioni dei lavoratori del settore, vista la situazione di stallo creatasi nella sanità del nostro territorio, hanno deciso di mettere in campo per il mese di novembre una serie di iniziative per richiamare l’Area Vasta 1 sui temi da tempo portati all’attenzione della Direzione. Tale decisione scaturisce da un percorso che il sindacato sta facendo da mesi; già a luglio infatti vista la situazione in cui si trovava la sanità locale, abbiamo inoltrato la richiesta di audizione alla Conferenza dei Sindaci di Area Vasta 1, che poi l’11 settembre scorso, ci ha permesso di esporre, di fronte ai molti Sindaci presenti, tutte le evidenti criticità, dalla istituzione delle emergenza urgenza, all’intasamento dei Pronti Soccorso, alle liste di attesa bibliche con conseguente aumento della mobilità passiva, all’incognita del nuovo ospedale Marche Nord, agli ospedali di comunità che non partono, alla sanità sul territorio organizzata con diverse criticità dai distretti. Ora, speravano che in una assise così autorevole, la Conferenza dei Sindaci, dove erano presenti sia il Presidente Volpini, (con delega alla sanità), sia il direttore ASUR Marche Marini, nel quale abbiamo anche consegnato un’apposita memoria, si sarebbero presi impegni precisi dando così le risposte che riteniamo tutt’ora necessarie ai cittadini pesaresi. Purtroppo invece nulla. Dalla Direzione dell’Area Vasta nessuna risposta, così come dall’ASUR, nessuna presa di posizione, nessuna novità. Tutto ciò nonostante dai diversi Sindaci e Amministratori presenti avessimo avuto positivi riscontri e convergenze in merito alle questioni sollevate. È per questo che CGIL CISL e UIL della Provincia di Pesaro Urbino hanno deciso di organizzare una serie di iniziative al fine di richiamare i vertici della sanità pesarese e regionale sui problemi irrisolti. Le iniziative saranno itineranti sul territorio e si articoleranno con questo calendario: 1. sabato 4 novembre presidio ad Urbino con volantinaggio nei pressi dell’ospedale ed in città, 2. sabato 11 novembre presidio a Pergola con volantinaggio nei pressi dell’ospedale ed in città; 3. martedì 14 novembre presidio con volantinaggio nei pressi dell’azienda ospedaliera Marche nord; 4. sabato 18 novembre presidio con volantinaggio nei pressi dell’ospedale di Fano e in città; 5. mercoledì 22 novembre a Fano con un presidio e volantinaggio davanti alla sede dell’Area Vasta 1. Ulteriori presidi verranno organizzati negli ospedali di comunità a Fossombrone, Sassocorvaro e Cagli, le cui date saranno comunicate in seguito. Invitiamo dunque tutti i cittadini a partecipare alle iniziative organizzate da CGIL CISL e UIL ed a sostenere le rivendicazioni affinché si possano veramente avere le risposte necessarie alla nostra sanità e ai nostri cittadini.
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13/10/2017 Marche Nord e Area Vasta, ancora troppe carenze. Cisl Pesaro-Fano- Urbino : "Il tempo dell'attesa è finito, senza risposte ci mobiliteremo".
A partire dal 14 ottobre negli Ospedali di Comunità verrà ridotto il servizio dei medici dipendenti, che non saranno più presenti nei giorni prefestivi. È quanto denunciano Alessandro Contadini e Maurizio Andreolini in rappresentanza della Cisl Fp Marche e della Cisl di Pesaro-Fano-Urbino, che mettono in luce i punti deboli della rete sanitaria di Marche Nord e dell'Area Vasta 1. «Ci tiriamo fuori dal dibattito politico, emerso di recente anche nell'ultima Conferenza dei Sindaci, che sembra ricondurre tutti i problemi della sanità in questa provincia alla collocazione del nuovo ospedale unico e allo spostamento della sede amministrativa dell'Area Vasta da Fano a Urbino - dichiarano i due sindacalisti -. Non sono questi i reali problemi della sanità, contraddistinta sempre più dal taglio dei servizi e dall'aumento della mobilità passiva, all'interno di un contesto in cui la dotazione di posti letto per il territorio di Pesaro-Urbino è la più bassa tra le province marchigiane». Nell'azienda ospedaliera Marche Nord «nonostante ci sta stato un aumento dell'attività e delle prestazioni chirurgiche programmate – premettono Contadini e Andreolini - l'integrazione tra gli ospedali di Pesaro, Fano e Muraglia è ancora sulla carta. I servizi e le prestazioni sono erogate solo grazie alla professionalità e al sacrificio del personale dipendente, che spesso non può godere d riposi e ferie per coprire i turni di lavoro. L’organizzazione e la differenziazione dei servizi tra i presidi di Pesaro e Fano è stata realizzata solo parzialmente. Emblematica è la situazione in cui versa il reparto di Medicina di Pesaro dove i posti letto sono prevalentemente utilizzati per ricoveri di pazienti non autosufficienti e non nei confronti di degenti che manifestano forme acute di malattia. Stiamo assistendo a continue assunzioni di personale medico senza prevedere però un aumento del personale infermieristico. La programmazione regionale non ha chiarito quale sia il ruolo dell'azienda ospedaliera all'interno di questa provincia, mentre appare chiaro il depauperamento giornaliero al quale assistiamo nell'Area Vasta e soprattutto nell'entroterra». La Cisl rileva che «l'ospedale di Urbino ha una carenza organica di posti letto e non è in grado di assorbire le richieste di tutto l'entroterra con l'attuale impostazione. A questo proposito, - proseguono Andreolini e Contadini - il tanto sbandierato potenziamento di 26 posti letto in più attraverso geriatria e medicina d'urgenza è ancora sulla carta. Il pronto soccorso, nonostante la recente ristrutturazione, non è in grado di rispondere a tutti gli accessi dell'entroterra, anche a seguito degli ibridi creati al posto dei punto di primo intervento, per i quali ancora non è chiara la denominazione (Pat, Acap), ma soprattutto non sono chiare le prestazioni erogate, creando così confusione tra i cittadini e di conseguenza accessi impropri ai pronti soccorsi. Nell'ospedale di Urbino mancano anche i responsabili medici in grado di dare una linea sicura ai principali reparti del nosocomio e attrarre le necessarie professionalità». L'ospedale di Pergola, organizzato come «presidio ospedaliero per acuti dalla programmazione aziendale regionale vive quotidianamente una continua spoliazione di servizi e prestazioni, tali da giustificare una riconversione nel breve periodo - è l'analisi dei sindacalisti Cisl -. Non solo non si sono attuate le delibere regionali che prevedono l'approccio multidisciplinare della chirurgia a ciclo breve, ma viene spogliata in continuazione anche dei servizi ambulatoriali, vedi Cardiologia ed Endoscopia. Pur avendo informato i vertici aziendali, ad oggi non abbiamo ricevuto risposte di alcun tipo». L’unione Urbino-Pergola come presidio per acuti, in considerazione dell’orografia, della pessima viabilità e della  distanza senza la necessaria funzione di filtro del nosocomio pergolese non può essere considerato funzionale per i cittadini dell’intera Valle del Cesano. Dal 1° gennaio 2017 gli ex ospedali di Fossombrone, Cagli e Sassocorvaro, sono di fatto ospedali di comunità, ovvero strutture territoriali che hanno perso ogni funzione ospedaliera. Premesso che ancora non è chiaro che cosa siano i posti letto di cure intermedie, la Cisl denuncia che in queste strutture non sono previsti neppure i servizi indicati dal Dgr 139 del 2016 che prevedono il potenziamento dell'attività ambulatoriale. Inoltre, «non risulta da nessun atto ufficiale, ma si fa sempre più insistente la voce di una gestione privatistica dell'ospedale di Cagli, e di quello di Sassocorvaro, dove è stata sospesa da inizio anno l'attività di Endoscopia. Sembra che entro la fine dell’anno Villa Montefeltro potrebbe gestire oltre all'attività chirurgica anche i servizi di Endoscopia e Radiologia, senza conoscere le ricadute sulla qualità dei servizi e su come smaltire le liste d'attesa. Nell'ospedale di Fossombrone non sono ancora stati attivati i 20 posti letto di cure intermedie, gestiti in convenzione con i medici di Marche Nord, per problemi di ammodernamento della struttura». Infine il nodo del personale medico dipendente nei giorni preferiali: «È arrivata una comunicazione dell'Area Vasta – riferiscono Contadini e Andreolini - con la quale siamo stati informati che a partire dal 14 ottobre, verrà ridotta negli ospedali di comunità la presenza del personale medico dipendente, che presterà servizio dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 20, e quindi non più nei giorni prefestivi, quando resterà in servizio il personale medico di continuità assistenziale. L'attuale organizzazione del sistema emergenza-urgenza (Potes, 118), non è sufficiente a garantire il diritto alla salute. Il tempo dell'attesa è finito. La Cisl, insieme alle altre organizzazioni sindacali, si mobiliterà nelle prossime settimane per tutelare una sanità provinciale equa e che dia risposte adeguate ai cittadini».
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10/10/2017 Volontariato e Poesie, terza edizione del Premio Città di Recanati dell’ ANTEAS
Sabato 14 ottobre si terrà la cerimonia di premiazione del Concorso di poesie “Città di Recanati”. L’appuntamento è per le ore 16.00 presso il Museo civico di Villa Colloredo – Mels.A questa terza edizione del Premio letterario parteciperanno 84 componimenti prodotti da 43 poeti provenienti da tutta Italia. Le novità di quest’anno sono rappresentate dalla forma dialettale dei componimenti in gara e dal tema scelto, ossia la situazione delle Marche dopo il terribile terremoto dello scorso anno. I 26 premi in palio saranno assegnati da una giuria composta da 7 giurati, scrittori e poeti.L’iniziativa è organizzata dall’Anteas (Associazione Nazionale Tutte le Età Attive per la Solidarietà) di Macerata, l’associazione di volontariato della Cisl nata con lo scopo di promuovere la solidarietà specialmente nei confronti dei più deboli, bisognosi e soli, contribuendo così al progresso umano, civile e sociale.“Il Premio letterario – sostiene la Presidenza dell’Anteas di Macerata – è un’occasione per aprire uno spiraglio nuovo alla vita associativa e dare un riconoscimento a quei soci che hanno qualcosa da raccontare, anche in versi, dando così modo ad ognuno di impegnare il tempo con pensieri e parole, che escono genuini dal cuore”.La scelta del luogo in cui svolgere il concorso non poteva che ricadere su Recanati, città che ha dato i natali ad uno dei più grandi poeti della letteratura italiana, Giacomo Leopardi, ancora oggi un luogo sospeso tra passato e futuro, dove il presente ha il dolce sapore dei versi scritti dal poeta.   
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10/10/2017 Busta paga pesante: rivedere subito le modalità di restituzione
La busta paga pesante resta un pasticcio e, allo stato attuale della normativa, rischia di costituire per i lavoratori più in un disagio che un reale sostegno. I termini introdotti con le ultime norme hanno prorogato al 31 dicembre 2017 la durata della busta paga pesante, ma hanno al contempo previsto che la restituzione avverrà in 9 rate mensili a decorrere dal 16 febbraio 2018. Solo nove mesi, quindi, per restituire integralmente gli importi di nove mesi di IRPEF sospesa. Nove mesi in cui i lavoratori dipendenti colpiti dal terremoto rischiano di avere stipendi al limite, abbattimenti di reddito insostenibili e condizioni di disagio assolutamente irragionevoli e ingiustificabili. Un grave disagio che andrebbe a pesare su lavoratori e famiglie che stanno già da tempo affrontando enormi difficoltà quotidiane, a fronte di una ricostruzione ancora da venire e di un reinsediamento attraverso le SAE che presenta ingenti ritardi. Un’assurdità che abbiamo denunciato spesso negli ultimi mesi e su cui ancora non ci sono risposte. Anzi, con l’avvicinarsi della fine dell’anno la confusione sembra aumentare: ai lavoratori che hanno richiesto e poi interrotto il beneficio –spesso proprio per le troppe incertezze rispetto alle modalità di restituzione- stanno arrivando comunicazioni scritte secondo le quali, in assenza di diverse disposizioni normative, si dovrà procedere al conguaglio fiscale dell’intero importo precedentemente sospeso. Assurdità che appaiono ancora più irragionevoli se si considera che l’IRPEF sospesa a seguito del terremoto del 1997 è stata restituita nella misura del 40% e in 120 rate, ossia dieci anni. È certo che riteniamo la misura di rateizzazione introdotta assolutamente insufficiente e iniqua. Per questo ribadiamo la nostra richiesta alle istituzioni e alle forze politiche affinché la rateizzazione sia estesa almeno al numero di rate massimo previsto per queste fattispecie dallo Statuto del Contribuente (18 rate mensili) e la data di avvio della restituzione sia ulteriormente dilazionata nel tempo. In particolare chiediamo ai parlamentari del nostro territorio di continuare a farsi parte attiva su questa vicenda. Nei mesi scorsi i nostri parlamentari si sono dimostrati attenti alle nostre sollecitazioni e sono intervenuti, ad esempio, per correggere il campo di applicazione della misura, inizialmente legata al domicilio fiscale del datore di lavoro e non alla residenza del lavoratore CGIL CISL UIL MACERATA
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13/06/2017 Il diritto al lavoro per tutti: i giovani interrogano il sindacato
Sabato 17 giugno a Fossombrone si terrà l'incontro "Il diritto al lavoro per tutti: i giovani interrogano il sindacato", organizzato dalla Diocesi di Fano Fossombrone Cagli Pergola, dall'Ufficio pastorale per i problemi sociali e il lavoro, dal Servizio diocesano di Pastorale Giovanile e da Progetto Policoro come iniziativa in preparazione della 48° Settimana Sociale dei Cattolici in Italia. L'evento sarà ospitato a partire dalle ore 17 nella Cripta di Sant'Agostino in via Matteotti, all'angolo con Piazza Dante. Ospite principale e relatore il professor Luigino Bruni, economista e docente dell'Università Lumsa di Roma. Il tema del lavoro come diritto di tutti sarà poi al centro della tavola rotonda che vedrà la partecipazione dei giovani del Progetto Policoro e della Pastorale Giovanile con Simona Ricci, segretario provinciale della Cgil, Giovanni Giovanelli, responsabile della Cisl di Fano, e Riccardo Morbidelli, segretario regionale aggiunto della Uil. Le conclusioni dei lavori saranno affidate al Vescovo di Fano, Mons. Armando Trasarti.  
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06/06/2017 Tari in aumento al Comune di Fossombrone, critiche dai sindacati
Prosegue,  a   bilancio  2017 approvato, il confronto tra l'amministrazione comunale di Fossombrone e i sindacati territoriali di Cgil e   Cisl, dopo il primo incontro del marzo scorso sull'impostazione del bilancio preventivo  e su diversi temi riguardanti il lavoro, lo sviluppo, la gestione associata dei servizi, le politiche sociali e sanitarie e quelle tariffarie. Nell'occasione Cgil e Cisl hanno rinnovato le proprie critiche,  riguardo l'aumento della Tari  a discapito di tutte le utenze domestiche in un  territorio comunale servite da Aset. «Aumento - spiegano i sindacati - che va  dal 5,75% ( per una famiglia di due  componenti e una casa da 101 a 150 mq  la tariffa passa da 172,32  a 182,22 euro),   fino ad aumenti del 9,8% (per una famiglia di due componenti e una casa da  51 a 100 mq la tariffa passa da 136,82 a 150,22 euro).  Aumenti che non hanno riscontro in altri comuni della provincia di Pesaro - Urbino.  Il tutto, a detta dell'amministrazione, per favorire le imprese (utenze non domestiche) che beneficeranno di sostanziose diminuzioni. -  sottolineano  i sindacati - E' di circa 110 mila euro, infatti, la somma complessivamente caricata sugli aumenti alle famiglie, a favore degli “sconti” alle imprese. In un momento come questo, di grave e perdurante crisi, anche solo 20 o 30 euro in più a famiglia  pesano sul bilancio delle famiglie. - continuano - Se è pur vero che complessivamente la Tari applicata dal Comune resta inferiore a quella di comuni limitrofi, riteniamo comunque del tutto inopportuna una scelta simile e con aumenti importanti concentrati in un solo anno.» Per il resto, Cgil e Cisl hanno rinnovato la richiesta di istituire un fondo a sostegno del pagamento degli affitti e delle utenze per le famiglie colpite dalla crisi economica e con almeno un familiare in condizione di disoccupazione. L'Amministrazione si è impegnata in tal senso in sede di manovra di assestamento del bilancio. Entro giugno, inoltre, le parti si incontreranno per valutare congiuntamente l'ipotesi di bando di concessione della Residenza Protetta per Anziani, affinché possano essere salvaguardate le condizioni di lavoro del personale e garantite le migliori condizioni possibili per gli ospiti della struttura, «il nostro auspicio - secondo Cgil e Cisl  -  è che si diano finalmente certezze per il futuro alla struttura per anziani, dopo anni di incertezze e annunci andati a vuoto.» Il confronto è inoltre proseguito sui temi della gestione associata dei servizi, sulla questione sanità e sull'Ospedale,  a tal proposito le parti hanno condiviso le preoccupazioni sul futuro della struttura, e concordato  un apposito e specifico confronto sul tema. 5 giugno 2017
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03/03/2017 8 Marzo 2017, Le donne sono il cuore dell'economia europea #NoViolenza #Paritàsalariale
La Cisl, in vista delle celebrazioni per la Giornata Internazionale delle Donne dell'8 Marzo, aderisce,  insieme agli altri sindacati,  alle iniziative promosse dalla Confederazione Europea dei Sindacati (CES) al fine di unire tutte le forze sindacali europee per dare maggiore incisività alla loro azione dentro e fuori i singoli confini nazionali. Lo slogan “Le donne sono il cuore dell’economia europea” è stato rafforzato con l’uso degli hashtags #Noviolenza e #Paritàsalariale  per richiamare ancora una volta l’attenzione delle istituzioni e del Governo su questioni che oltre a ledere i diritti delle donne nell'immediato ne protrae gli effetti negativi nel tempo. In media in Europa le donne guadagnano il 17 per cento in meno rispetto agli uomini. Uno dei motivi è che le donne hanno più difficoltà a conciliare impegni di lavoro e familiari. Di conseguenza, sono loro soprattutto a scegliere il lavoro a tempo parziale e a interrompere continuamente la propria carriera, con conseguenze dirette e deleterie sui salari. Il gender pay gap rimane, dunque, un tema cruciale per il sindacato nella lotta contro le discriminazioni legate al genere, tenuto conto del fatto che una sua sostanziale riduzione, oltre a rilanciare i consumi e l’economia, eliminerebbe un’altra disparità, direttamente collegata alla prima, il gap pensionistico che vede nel nostro Paese le donne percepire un assegno di pensione inferiore di circa il 30% rispetto agli uomini.        
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16/02/2017 ... perchè se migrante fossi io....Tutti Migranti Tutti Cittadini del Mondo, Sabato 18 Febbraio ad Ancona
La Cisl promuove "... perché se migrante fossi io ... Tutti migranti,  Tutti cittadini del mondo"   sabato 18 febbraio  ore 16,30  - 19,30 in   Piazza Roma ad Ancona, insieme ad  A.n.p.i. - Amnesty international - Arci - Caritas - Casa delle cultu-re - Festa per la libertà dei popoli - Gulliver - Libera - Se non ora quando - Meic - Semaj - Terzavia - Time for peace - Cgil - Uil. L’iniziativa, che alternerà letture, testimonianze, interventi e musiche, intende dare visibilità e parola a quella rete di associazioni, organizzazioni e persone che rifiutano i muri, le paure, le xenofobie e i razzismi e che nel quotidiano, frequentemente in silenzio, lavorano per il rispetto, l’inclusione e la convivenza civile, per la solidarietà e l'umanità, fondamenta dei quei valori comuni di libertà, di uguaglianza, giustizia sociale e democrazia alla base della nostra Costituzione. Migranti per essere cittadini del mondo. Oggi ad Ancona un nuovo nato su cinque ha almeno un genitore di origine straniera, il 23% dei bambini nati nelle Marche ha un genitore non italiano. Di questi bambini uno su sette è attualmente iscritto alle scuole di infanzia. 1167% dei cittadini immigrati, nella provincia di Ancona, è residente da molti anni ed ha un permesso di lunga durata. Molti di loro nascono, studiano, lavorano, pagano le tasse, contribuiscono per 1'8.8% al ML italiano ma non godono di pieni diritti di cittadinanza. Nella provincia di Ancona nel 2015 sono pervenute poco meno di duemila richieste di riconoscimento di protezione internazionale. Un numero da prendere in conside-razione, ma ben lontano da considerare "invasione". CITTADINI DEL MONDO non braccia da lavoro né tanto meno fantomatici CLANDE-STINI ma persone che fuggono da povertà, conflitti e violazioni dei diritti umani, alle quali vanno riconosciuti i diritti posti alla base delle nostre civiltà in generale e della nostra Costituzione in particolare. Per fare questo è necessario ed urgente che siano presi provvedimenti come:- riforma della legge sulla cittadinanza, la cui approvazione è ferma da anni al Senato, che preveda lo "ius soli", cioè il diritto di cittadinanza per i bambini che na-scono e crescono in Italia da genitori regolarmente soggiornanti;- legge organica sul diritto all'asilo con una revisione del "regolamento Dublino" che abbandoni il criterio del Paese di Primo ingresso e l'apertura urgente di corri-doi umanitari che garantiscano viaggi sicuri a chi scappa;- nuove politiche d'integrazione sociale e culturale, attraverso azioni di tipo culturale che coinvolgano l'intera cittadinanza sui temi dell'integrazione.Ancona 16 Febbraio 2017 
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30/01/2017 Anolf, arriva il doposcuola per bambini a Macerata
Un doposcuola per bambini di tutte le nazionalità tra 6 e 12 anni. E’ il nuovo progetto che l’Anolf di Macerata propone, per andare incontro alle esigenze delle famiglie maceratesi. Il centro sarà aperto, a partire dal mese di febbraio e fino alla chiusura delle scuole, tutti i martedì e i giovedì dalle 15.00 alle 18.00 presso i locali della Sala della Parrocchia dell’Immacolata in Via Vinciguerra (di fronte al parcheggio della Conad). Offrirà aiuto nei compiti, insieme ad attività ludiche, ricreative e di socializzazione. Per iscriversi sarà sufficiente contattare l’Anolf di Macerata, recandosi presso la Sede della Cisl di Macerata (Via G. Valenti 27) oppure chiamando lo 0733-407511 o scrivendo alla seguente mail: anolf.macerata@cisl.it. «Crediamo molto in questo progetto – sostiene il Presidente dell’Anolf di Macerata, Samuel Kunoun -  che rappresenta in primo luogo un’occasione concreta di sostegno alle famiglie, sia di cittadini italiani che immigrati. Soprattutto però, attraverso quest’ iniziativa vogliamo valorizzare la dimensione dell’Anolf come associazione che lavora per la coesione sociale e l’integrazione, da sperimentare attraverso momenti concreti di incontro e socializzazione dei bambini e dei loro genitori».
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09/01/2017 Il lavoro e l'economia al centro
Il lavoro e l’economia al centro! Di questo si parlerà nell’iniziativa che  si terrà giovedì 12 gennaio alle ore 21 presso la nuova Sala parrocchiale di Cuccurano di Fano .Il lavoro e l’economia sono, infatti,  spesso al centro della nostra vita e delle nostre riflessioni, condizionano le nostre relazioni sociali, le relazioni familiari, i nostri ritmi e tempi di vita quotidiana. “Oggi più che mai il lavoro diventa parte della propria identità, - afferma Giovanni Giovanelli  responsabile Cisl di Fano - e per chi non ce l’ha – e lo sta cercando – diventa fonte di ansia e di preoccupazione circa il proprio futuro”.Il lavoro, e più in generale l’economia, sono spesso fonti di gravi problemi e contraddizioni, sia a livello nazionale che internazionale. A queste contraddizioni, così come a tutti gli altri interrogativi collegati ai temi del lavoro e dell’economia, il pensiero sociale cristiano, noto sotto il termine tecnico di “Dottrina Sociale della Chiesa”, ha dato risposte e indicazioni importanti, ma troppo spesso ancora poco conosciute.Per questo motivo verrà realizzata una serata in cui verranno letti alcuni brani del pensiero sociale cristiano sul lavoro e l’economia, accompagnati – per rendere più leggera e piacevole l’ascolto – da canzoni e brani musicali.Sarà una piccola “maratona di lettura”, introdotta dal  Vescovo Mons. Armando Trasarti, e le cui conclusioni sono affidate a Don Walter Magnoni direttore regionale dell’ufficio di pastorale sociale e del lavoro della Lombardia e della Diocesi di Milano.L’iniziativa sarà condotta da Davide Cecchini con l’accompagnamento musicale del gruppo “I Frammenti di Suono” e della sassofonista Valentina Darpetti.  
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09/01/2017 Pensionati, iniziano le Assemblee pre Congressuali
Data, luogo e ora delle Assemblee pre Congressuali delle Rappresentanze Locali Sindacali Comunali e Intercomunali della Provincia di Macerata (Rappresentanze Locali Sindacali di Macerata, Civitanova Marche e Tolentino-Camerino). Assemblee RLSC
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07/12/2016 Cagli: assemblea sulla sanità
Organizzata dai sindacati, si è svolta il 5 ultimo scorso, una assemblea aperta  per affrontare la situazione dell’Ospedale di Cagli e dell’insieme della sanità della provincia di Pesaro.Di fronte ad una significativa presenza di lavoratori e cittadini, ed al sindaco Alberti, i tre rappresentanti di CGIL, CISL e UIL, Simona Ricci, Gabrio Tonelli e Laura Biagiotti, hanno manifestato la preoccupazione per le notizie apparse recentemente  riguardanti il nosocomio di Cagli e  della sua trasformazione in Ospedale di comunità, con affidamento al privato della gestione dei servizi.L’accusa che i Sindacati rivolgono ai responsabili regionali riguarda la mancanza di confronto con le parti sociali, una politica degli annunci che crea allarmismo e confusione e la inesistente condivisione delle scelte annunciate.Da tempo le Organizzazioni sindacali chiedono chiarezza su alcuni punti fondamentali: Quale è il disegno complessivo e l’assetto che si intende dare alla sanità del nostro territorio, Quale ruolo dovrà avere il privato, posto che la sanità pubblica deve restare centrale nell’offerta dei servizi, Come si intende intervenire per affrontare il grave problema della mobilità passiva, che costringe i cittadini a rivolgersi sempre più spesso presso strutture fuori regione, con gravi disagi anche di ordine economico. Il Sindaco, nel suo intervento, ha confermato che ufficialmente sono stati attribuiti al privato, dieci posti letto dell’ospedale Celli e alcuni ambulatori, ma quanto alle altre notizie apparse sui giornale non risulta nulla di ufficiale.Ciò conferma il grave stato confusionale della politica sanitaria e l’esigenza di aprire un confronto ampio con  le Istituzioni e con le Parti Sociali.In particolare, è stato da tutti sottolineato, come a poco più di 20 giorni dall'entrata a regime della DGR 139 sugli ospedali di comunità delle Marche che, lo ricordiamo, prevede tra le altre cose la chiusura dei Punti di Primo Intervento Territoriali senza che a tutt'oggi esistano atti amministrativi e organizzativi che  definiscano con puntualità il funzionamento degli ambulatori territoriali, peraltro aperti solo di giorno, come manchi qualsiasi informativa sia agli operatori che ai cittadini.L’assemblea si è conclusa con l’impegno di verificare, in occasione dell’incontro del 16 dicembre prossimo,  nel merito la situazione con il dr. Fiorenzuolo, direttore di Area vasta e con la Dr.ssa Capalbo direttrice di Marche Nord e mantenere aperto  il confronto ed il dialogo con i lavoratori ed i cittadini per verificare assieme le eventuali iniziative da assumere . 
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02/12/2016 Servizi socio sanitari, il maceratese è in ginocchio. Serve unità tra istituzioni e forze sociali
L'impatto del sisma sul sistema sanitario, socio sanitario e assistenziale maceratese è stato devastante. I dati che la Cisl e la Federazione dei pensionati hanno raccolto dal confronto con istituzioni e altre forze sociali del territorio dimostrano che, da questo punto di vista, l'entroterra maceratese è in ginocchio. Sono 13 le strutture residenziali per anziani inagibili, insieme a 2 strutture per disabili e 2 per minori. Senza contare i danni alle strutture sanitarie dell'Area Vasta 3, prima tra tutti l'Ospedale di Comunità di Tolentino, così come l'RSA di San Ginesio, il Poliambulatorio di Sarnano ed altre ancora. Ad oggi stimiamo coinvolti più di 300 utenti che, va ricordato, sono tra le persone più fragili delle nostre comunità. Alcuni sono stati trasferiti in altre strutture simili a quelle di provenienza - gravando sulle stesse in termini di carichi assistenziali - altri in strutture recettive dove, giocoforza, non possono ricevere assistenza adeguata. Il Segretario regionale dei pensionati Cisl Marche Dino Ottaviani lancia poi un allarme.  «Numerose sono le segnalazioni che ci giungono dalle famiglie che hanno perso l'aiuto delle assistenti familiari private o il sostegno dei servizi di assistenza domiciliare pubblica,  e che oggi in solitudine devono prendersi cura dei loro familiari anziani». «In questo momento - afferma la Responsabile della Cisl di Macerata Silvia Spinaci - l'emergenza va gestita rimettendo al centro il territorio. La sfida, oggi più che mai, è ripristinare i presidi assistenziali dell'entroterra maceratese, ragionando insieme ai Sindaci su strutture più grandi, situate in posizione baricentrica e con bacini di utenza più importanti. Strutture che, in prospettiva, possono coltivare l'ambizione di diventare Case della Salute di bassa o media intensità assistenziale, rispondendo così in modo più efficace ed integrato ai bisogni socio sanitari della popolazione». «Considerando il ruolo che le strutture per anziani svolgono nelle comunità locali in termini di rapporto col territorio e con le amministrazioni locali che le gestiscono, va scongiurato in questa fase - prosegue Spinaci - il rischio di un massiccio ingresso di soggetti privati. Questi possono avere una funzione importante nella ricostruzione di presidi che però, a nostro avviso, devono restare a titolarità e gestione pubblica». La Cisl e la FNP ritengono necessario che una situazione di così profonda emergenza venga gestita nella massima unione di forze e intenti. Ai Sindaci dei nostri territori, che finora hanno simboleggiato il coraggio e la generosità della popolazione marchigiana, chiediamo ora di essere lungimiranti e coesi, facendo fronte comune e ricercando le sinergie necessarie, tra loro e con le forze sociali del territorio, per affrontare questo momento difficile. «A partire - conclude Silvia Spinaci - dal dibattito sull'ospedale unico, che in questo contesto acquista un rilievo particolare. Su questo esortiamo i nostri Sindaci a superare polemiche inutili e campanilismi dannosi. Da un confronto che può anche essere aspro in quanto schietto, deve alla fine levarsi una voce unica e forte, capace di incidere anche a livello regionale per il bene di tutti i cittadini maceratesi».   
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07/11/2016 Contributi a favore dei cittadini
Anche quest'anno, grazie agli accordi  presi con Cgil, Cisl,Uil,  nei diversi comuni del territorio di Fano sono stati pubblicati bandi a favore dei cittadini Il comune Fano ha presentato il Fondo anticrisi in favore di famiglie di lavoratori colpiti da crisi economica, il fondo ha una disponibilità finanziaria di 70mila euro.Potranno  beneficiarne coloro che possiedono un Isee non superiore a 9mila euro e si trovano nella condizione di essere  disoccupati o  in cassa integrazione o lavoratori autonomi che siano stati costretti a chiudere l’attività e relativa partita iva a causa della crisi.Diversi gli interventi finanziabili che  prevedono agevolazioni per il sostegno all’abitazione,  con contributi per il pagamento del canone di locazione e sostegno alla gestione quotidiana con voucher spesa e contributi per il pagamento delle utenze domestiche (luce,gas). Per quanto riguarda la TARI (tassa sui rifiuti) il Comune di Fossombrone   ha presentato il bando per accedere alle agevolazioni dedicato a  coloro che hanno un  isee fino a 20.000 € . Il contributo economico è proporzionale alle diverse  fasce isee.  Anche Il Comune di Saltara  è andato in questa direzione pubblicando il  bando per l’assegnazione di contributi economici  a favore di persone e/o famiglie in situazione di disagio economico  per il pagamento di utenze domestiche – gas naturale. Grande è stato l’impegno  della Cisl e della Fnp di Fano per aiutare i cittadini e le famiglie più deboli. "Siamo soddisfatti  del lavoro fatto finora e che ha portato a questi risultati, i comuni hanno ascoltato le nostre proposte   –   ha affermato Luciano Rovinelli responsabile pensionati Cisl Fano". fondo-anticris_2016_comne-di-fanoriduzione-tari_2016_ambito-di-fossombrone  
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07/11/2016 Cgil e Cisl sostengono il percorso di fusione dei comuni di Saltara, Serrungarina e Montemaggiore al Metauro
Il 13 Novembre nei comuni di Saltara Serrungarina e Montemaggiore al Metauro si voterà per la fusione dei tre comuni in un unico comune.Il percorso  conclude un lungo processo di partecipazione e condivisione con i cittadini e porterà alla creazione di un comune con  13.000 abitanti che con l’ottimizzazione delle  risorse umane dei singoli comuni, le economie di scala che si creeranno e le risorse aggiuntive prevista dalla normativa nazionale,  porterà benefici al territorio e alla popolazione .Cgil e Cisl ritengono importante questa fusione perché  da nuovo vigore  alle politiche sociali dei comuni e rafforza i servizi per i cittadini e le imprese.Solo servizi comunali efficienti sono la garanzia  per la salvaguardia delle comunità locali e delle tradizioni di ogni singolo paese.Cgil e Cisl ritengono, in ogni caso, che il Governo debba sostenere attraverso adeguati trasferimenti i servizi fondamentali erogati dai comuni e che occorra sbloccare, per i comuni virtuosi, non solo la capacità di investimento in opere e lavori pubblici ma anche la possibilità di assumere personale. La Regione, dal canto suo, deve contribuire con risorse proprie al sostegno di questi percorsi di aggregazione.Il percorso partecipato avviato dai comuni di Serrungarina, Saltara e Montemaggiore al Metauro è, in questo senso, un percorso positivo che va sostenuto fino in fondo in vista del referendum che si terrà il 13  novembre prossimo.La Segreteria Provinciale CGIL – AST Cisl Fano
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21/10/2016 Proseguiamo con il progetto per la prevenzione contro l’osteoporosi
In occasione della “Giornata mondiale dell’osteoporosi” del 20 ottobre si è tenuta  una conferenza stampa presso la sede del Consiglio Regionale delle Marche  per  presentare  il proseguimento del progetto regionale di prevenzioni dell’osteoporosi “Ossi duri ….si diventa.” Questo progetto iniziato nel 2010 con la raccolta di 5000 firme ed inserito  tra le linee d’intervento  del Piano Regionale della prevenzione, che avrà efficacia fino al 2018, vede come promotori le Segreterie regionali Spi – Cgil, Fnp – Cisl e Uilp- Uil, i  rispettivi coordinamenti Donne e il personale sanitario in un tavolo tecnico regionale al quale,  all’inizi del 2016,  ha aderito anche la Commissione regionale Pari Opportunità. «L’osteoporosi è una malattia molto diffusa - afferma Lorenza Mancini  coordinatrice regionale donne  Fnp – Cisl -  soprattutto tra le donne oltre i cinquant’anni d’età, ma non   presa adeguatamente in considerazione  perché  asintomatica fino  a quando  non provoca fratture.  E’ una malattia dall’aspetto sociale molto importante perché  se non preventivamente curata  ha dei costi economici rilevanti oltre al disagio dovuto alla temporanea o permanente invalidità delle persona colpita». Nel piano di fattibilità del progetto regionale sono previsti incontri informativi con la popolazione, promossi dalle parti sociali del tavolo, con la presenza di medici che illustreranno le caratteristiche della patologia osteoporotica ponendo l’accento sulla prevenzione attraverso stili di vita corretti. Gli incontri si svolgeranno a Osimo (27 ottobre), Porto Sant’ Elpidio (4 novembre),  Civitanova Marche (9 novembre),  Offida ( 11  novembre), Macerata Feltria (17 novembre) e si invitano tutte le persone interessate a partecipare. Sarà possibile dialogare con il medico relatore presente all’incontro ed effettuare gratuitamente il test DEFRA  per una prima valutazione della situazione di rischio fratture. Come previsto dal Piano regionale, le persone che prestano la propria opera di cura a familiari con disabilità (care giver) potranno soffermarsi per porre all’attenzione dei medici le loro problematiche. locandina-osteoporosi-osimo   locandina-osteoporosi-porto-s-elpidio  locandina-osteoporosi-civitanova-m    _locandina-osteoporosi-offida      locandina-osteoporosi-macerata-feltria
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21/10/2016 Al via le assemblee unitarie sull’accordo sulle pensioni
I pensionati della Cgil, della Cisl e della Uil del territorio di Fano   si sono incontrati  martedì 18 al Cubo di San Lazzaro  per discutere l’accordo nazionale sulle pensioni siglato il 28 settembre. Un accordo in itinere, come dimostra il fatto che  anche sabato 15  la Legge di Bilancio varata dal Consiglio dei Ministri ha aumentato la dote triennale del pacchetto previdenza  da 6 a 7 miliardi  e sono state  accettate alcune modifiche  proposte dal sindacato che vanno verso la direzione di tutelare maggiormente pensionati e pensionandi. Ad illustrare in maniera puntuale l’accordo la Segretaria regionale Spi –Cgil Aurora  Ferraro insieme al  segretario pensionati Cisl  Fano Luciano Rovinelli, i  Segretari provinciali Spi  - Cgil Catia Rossetti e  UIlp  Paolo Sacchi e il Segretario regionale  Fnp – Cisl  Giulio Grazioli. Tra i risultati raggiunti: l’aumento della no tax area dei pensionati fino a 8125 €  come i lavoratori dipendenti , più soldi nella 14° mensilità: saranno aumentate del 30% per chi ha un reddito mensile fino a  750 € e la riceveranno per la prima volta anche coloro che hanno un reddito mensile fino a 1000 €, interessati a questa manovra  saranno 3,3 milioni di pensionati in Italia. Dal 2019 si ritornerà al meccanismo di rivalutazione delle pensioni antecedenti a quello Monti – Fornero che consente una maggiore tutela del potere d’acquisto. Il Governo ha preso un impegno,  che verrà attuato in una seconda fase, riguardo  i pensionandi e i giovani andando verso la direzione di maggiore  equità  intergenerazionale che i sindacati da tempo portano avanti. Prevista la  possibilità, per alcuni tipi di lavori,  di andare in pensione  anticipata senza più penalizzazioni e anche di ottenere   un  prestito pensionistico denominato Ape  per cessare anticipatamente il lavoro, oltre a ciò sarà possibile cumulare gratuitamente la contribuzione presente in più gestioni pensionistiche. I sindacati  e valuteranno e manterranno l’attenzione affinché  questi impegni siano realizzati attraversi gli  atti opportuni. Molta la partecipazione e acceso il dibattito per un argomento così attuale e che influenzerà  molti pensionati. «Sicuramente un accordo perfettibile, con lacune ma che è riuscito, dopo mesi di trattativa,  a portare importanti risultati per il benessere di molte persone» ha concluso Giulio Grazioli. I prossimi incontri si terranno il 27 ottobre alle ore 9.30 ad Urbino presso la sede Cisl e il 28 ottobre alle ore 15.00 a Villa Fastiggi.   21/10/2016
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18/10/2016 Pensionati maceratesi in Assemblea su previdenza e sanità
Si è svolta oggi nella Sala Convegni della Provincia di Macerata l'assemblea unitaria delle Federazioni dei pensionati di SPI Cgil, FNP Cisl e UILP Uil  maceratesi. Circa 130 persone hanno partecipato all'incontro, che all'ordine del giorno aveva in primo luogo la valutazione dell'impatto dell'intesa Governo - Sindacati sulla previdenza firmata il 28 settembre scorso. Tra le misure che dovrebbero essere inserite nella prossima Legge di stabilità, quelle che più interessano la categoria dei pensionati sono l'equiparazione della no tax area a quella dei lavoratori dipendenti (8.125 €) e le modifiche all'istituto della quattordicesima mensilità (cosiddetta “somma aggiuntiva"). Introdotto nel 2007 dal Governo Prodi, il beneficio è stato erogato in questi anni ai pensionati di età superiore a 64 anni con reddito complessivo personale non superiore a 1,5 volte il trattamento minimo (9.786,86 € nel 2016, circa 750 € mensili). L’intesa ha un duplice effetto: amplia la platea dei beneficiari della somma aggiuntiva, incrementando proprio il limite di reddito necessario, che passa a 13.049 € lordi annui (circa € 1.000 mensili). Per coloro che finora hanno percepito il beneficio (ma non per i nuovi percettori) incrementa l'importo della quattordicesima in base ai contributi versati. «Non è semplice quantificare precisamente l'impatto che tale misura avrà nei confronti dei pensionati marchigiani - sostiene il Segretario regionale della FNP Marche Dino Ottaviani - ma possiamo stimare che circa 43.500 saranno quelli interessati dall'estensione del beneficio. Altri 70.500 pensionati circa, ossia quelli ai quali la somma è stata erogata nel 2016, beneficeranno dell'incremento degli importi, in base ai contributi versati. Complessivamente, quindi, quasi 114.000 pensionati marchigiani beneficeranno dell'accordo. Di accordo con un importante valore simbolico e politico ha parlato la Responsabile della Cisl di Macerata, Silvia Spinaci, intervenuta ai lavori dell'Assemblea. «L'intesa del 28 settembre apre una breccia nella riforma Monti-Fornero e rappresenta un importante risultato della mobilitazione unitaria dell'aprile scorso. Sul piano dei contenuti vengono date risposte concrete ad alcune categorie di lavoratori e pensionati particolarmente svantaggiate, valorizzando allo stesso tempo il ruolo del sistema previdenziale come strumento di coesione - e non di conflitto - intergenerazionali.» L'assemblea ha avuto ad oggetto anche una valutazione sullo stato del confronto con la Regione Marche rispetto alle politiche sanitarie e socio sanitarie. «A luglio abbiamo presentato un documento unitario per una nuova politica regionale sulla non autosufficienza - ha affermato Ottaviani - ma la Regione non ci ha ascoltato. Sulle cure domiciliari le risorse investite sono ancora troppo esigue. I nuovi 400 posti letto di residenza protetta per anziani non saranno convenzionati in base a logiche di riequilibrio territoriale, come da noi richiesto, ma sulla base delle autorizzazioni già concesse. Preoccupa infine la trasformazione dei piccoli ospedali in Ospedali di Comunità, dove non vi è garanzia che sarà prestata un'assistenza adeguata ai bisogni degli utenti. Anche per queste ragioni SPI FNP e UILP aderiranno alla manifestazione organizzata da CGIL CISL e UIL Marche il 26 ottobre prossimo ad Ancona - "Sanità da curare" - per ottenere risposte serie ai problemi sanitari e sociali della Regione Marche.
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13/10/2016 Il diritto al lavoro, alla salute e al rispetto dell'ambiente
Venerdì 14 ottobre, alle ore 17.30 presso il Centro Pastorale di Fano (in via Roma 118), prende il via la terza stagione della Scuola all'impegno sociale e politico, della Diocesi di Fano, Fossombrone, Cagli, Pergola. Questo ciclo prevede sei incontri che si snoderanno da Ottobre a Dicembre prossimi, in cui si approfondiranno i contenuti della Laudato Si’, la recente enciclica "Sulla cura della casa comune" di Papa Francesco.Nella prima giornata, con Giuseppe Gallo, direttore della Fondazione Tarantelli e del Centro Studi Nazionale della Cisl, si affronteranno i temi del lavoro e della salute in raccordo con quelli dell'ambiente.I cambiamenti atmosferici e climatici, indotti dai vari tipi d'inquinamento e l'intensificazione dei ritmi di vita e di lavoro rischiano di pregiudicare uno sviluppo umano sostenibile ed integrale.Il degrado ambientale di ampie aree del pianeta è spesso all'origine di ondate migratorie dettate dalla necessità di sfuggire ad una grande miseria.Un'ecologia integrale deve combinare assieme la componente ambientale con quella umana e sociale... e riconoscere il valore del lavoro. Scienza e tecnica debbono essere orientate ad un tipo di progresso basato sulla sostenibilità ambientale, economica e sociale, a tutte le latitudini, per ridurre disuguaglianze che si fanno sempre più marcate ed insostenibili.Per superare l'attuale crisi e recuperare una nuova, migliore relazione con la natura, serve un uomo più responsabile, più attento alle necessità degli altri esseri umani e agli equilibri ambientali, impegnato a difendere e promuovere il Bene comune. Su questi argomenti si svilupperà il dibattito tra il relatore e i partecipanti alla serata inaugurale della Scuola.Il tema del lavoro, è un tema molto caro già da alcuni anni alla Chiesa italiana, ed al nostro Vescovo in particolare, e ripreso in più di una occasione. Proprio il card. Bagnasco nel recente Consiglio Permanente della CEI ha annunciato che nell’ottobre del 2017 si terrà la Settimana Sociale dei cattolici italiani proprio sul tema: “il lavoro che vogliamo: libero, creativo, partecipativo e solidale”, ed in vista di questo appuntamento, numerose saranno le attività preparatorie in tutta Italia.  
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28/09/2016 Tutela del Lavoro nel Porto di Ancona: firmato un protocollo d'intesa
Sindacati, rappresentanze dei  datori di lavoro, istituzioni locali e l'autorità di sistema Portuale di Ancona insieme   per la tutela del lavoro nel porto di Ancona. Firmato oggi un  protocollo d'intesa  che  orienta le parti firmatarie a: - promuovere la tutela del lavoro, garantendo in caso di difficoltà gli ammortizzatori sociali e percorsi di riqualificazione; - ribadire la centralità dei CCNL per il lavoro in porto; - utilizzare in via prioritaria, in caso di nuove assunzioni, i lavoratori in esubero in altre aziende interne al porto attraverso l'istituzione di un apposito albo; - promuovere il ruolo centrale della formazione; - garantire attenzione alla sicurezza attraverso il coinvolgimento degli RLS delle aziende che operano nel porto; - promuovere in materia di appalti azioni finalizzate al rispetto della clausola sociale, l’osservanza puntuale del DURC e l’iscrizione obbligatoria alla cassa edile nel caso di opere edili. «Si tratta di un protocollo importante che, tutela e valorizza le competenze professionali che operano all'interno del porto e testimonia la centralità del porto per la comunità anconetana. - commenta Alessandro Mancinelli, responsabile della Cisl di Ancona - Il  porto di Ancona impiega nelle varie aziende presenti, ben 5374 lavoratori, e negli ultimi mesi, con la valorizzazione del porto antico, si è anche aperto alla città con una maggiore fruibilità da parte dei cittadini.  - conclude Mancinelli -    Con questo protocollo, che abbiamo firmato insieme alle altre parti sociali, sicuramente si  rafforza, non solo il lavoro all'interno del porto, ma anche il legame tra il porto e i cittadini della città di Ancona.» Ancona 28 /09/16
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28/09/2016 A. Merloni in Amministrazione straordinaria, i sindacati scrivono ai Commissari per l'attivazione dei riparti di credito
Fim, Fiom e Uilm ritengono urgente ed importante, vista anche la capienza economica della stessa Procedura, soddisfare il credito privilegiato che vantano gli ex dipendenti Merloni. La lettera  è stata inviata per conoscenza al Ministero dello Sviluppo Economico ed al Giudice Fallimentare del Tribunale di Ancona. I sindacati scrivono: "Fim, Fiom e Uilm di Marche ed Umbria rispettivamente con i loro Uffici Vertenze in merito alla Procedura Fallimentare Antonio Merloni in Amministrazione Straordinaria, visto che da mesi sono terminati i contenziosi  giudiziari e visto la capienza economica della stessa procedura, come da voi riportato nelle comunicazioni ai nostri Uffici Vertenze e considerato il privilegio del credito che vantano gli ex lavoratori Merloni,  sollecitano con la presente  l’attivazione dei riparti del credito e ritengono urgente soddisfare gli stessi lavoratori"
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07/09/2016 Sisma, la solidarietà di Cgil Cisl Uil Marche
Un contributo di 90.000 euro destinato ad un intervento sociale immediato, da individuare, di concerto con le istituzioni locali, il più presto possibile. E’ quanto CGIL CISL UIL Marche hanno già messo  a disposizione delle comunità duramente  colpite dal sisma del 24 agosto scorso, tra i vari interventi messi in campo a tutela del lavoro e di solidarietà alla popolazione terremotata. E’ stata inoltre avviata  una campagna informativa nei luoghi di lavoro di tutta la regione per sostenere la sottoscrizione nazionale promossa da CGIL CISL UIL e Confindustria, che prevede un contributo volontario pari ad un’ora di lavoro da parte dei lavoratori e un analogo contributo da parte delle imprese.  Analoghe iniziative coinvolgeranno anche i lavoratori degli altri settori ed i pensionati. I fondi raccolti saranno destinati, come in altri casi di calamità, a sostegno delle popolazioni, con interventi su servizi e strutture di pubblica utilità, in accordo con le istituzioni locali e con le autorità preposte alla ricostruzione nelle regioni colpite dal sisma. Inoltre, considerando gli innumerevoli disagi per i cittadini, CGIL CISL UIL Marche, in raccordo con la Protezione Civile, hanno  messo  a disposizione di coloro che sono ospitati nelle tendopoli o comunque colpiti dal sisma, operatori sindacali specializzati per fornire informazioni e assistenza per pratiche ed obblighi  amministrativi, previdenziali e fiscali. A tutela dei lavoratori Cgil Cisl Uil Marche hanno chiesto inoltre, a livello regionale e nazionale, l’intervento di ammortizzatori sociali specifici per gli occupati in attività fortemente danneggiate o distrutte dal sisma, in prevalenza piccole imprese agricole, di allevamento, di trasformazione alimentare, oltre che di turismo e servizi. La Regione, con cui sono già fissati incontri specifici sul tema, può autorizzare in questa prima fase il trattamento di cassa integrazione  in deroga per i dipendenti di imprese del turismo, del commercio, dell’artigianato, del settore agricolo e delle aziende industriali che non hanno accesso agli ammortizzatori sociali ordinari o che li hanno esauriti.  Ci sono però limiti all'utilizzo in termini di durata (max 3 mesi di utilizzo), settori, risorse disponibili. Il sindacato, pertanto, chiede al Governo un provvedimento che preveda l’allungamento a 12 mesi del periodo massimo di cassa integrazione  per i dipendenti delle aziende danneggiate, l’estensione della cig agli stagionali e a chi non ha maturato l’anzianità, ai lavoratori residenti o dimoranti nei Comuni colpiti dal sisma, che si siano trovati nella impossibilità di recarsi al lavoro per gravi motivi familiari o seri danni alla abitazione. Al contempo Cgil Cisl Uil hanno chiesto anche la sospensione fino al 31 dicembre 2016 dell’efficacia dei provvedimenti di licenziamento, adottati in conseguenza della crisi sismica nel territorio e applicando anche a questi lavoratori l’intervento della Cig in deroga. Si attende ora che all’iniziativa dei sindacati e delle regioni colpite, risponda il Governo con un decreto specifico e uno stanziamento ad hoc per gli ammortizzatori sociali per le aree terremotate. E’ previsto nei prossimi giorni un incontro fra le parti sociali ed il Commissario Vasco Errani per fare il punto sull'emergenza sisma, che costituirà l’occasione per un confronto diretto sulle proposte e sulle esigenze evidenziate dal sindacato. Il terremoto ha evidenziato quanto sia fragile il nostro territorio e come edifici privati ma anche strutture di rilevanza collettiva, come le scuole e  le residenze per gli anziani o gli ospedali, siano esposti a questi rischi. Si tratta, ormai, di una preoccupazione diffusa fra la popolazione, anche al di la delle aree colpite direttamente dagli eventi del 24 agosto.  Proprio sui temi più generali della messa in sicurezza del territorio e degli immobili, l’incontro che si è svolto oggi a Palazzo Chigi fra Cgil, Cisl e Uil, e le altre parti sociali, e il Premier ha permesso di avviare un confronto che ci auguriamo possa definire impegni, risorse e tempi certi. I temi della sicurezza del territorio, della fragilità del sistema appenninico saranno anche al centro dell’iniziativa, promossa da Cgil, Cisl, Uil di Marche, Umbria e Toscana, per il prossimo 15 settembre a Perugia, come argomento fondamentale per la futura collaborazione delle regioni dell’Italia centrale. Ancona 6 settembre 2016 https://youtu.be/hOoZ74nWM5ERassegna Stampa
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02/09/2016 Fano: la Cisl chiede una interquartieri a misura di Bambino
In questi giorni si sta completando a Fano  la famosa interquartieri  che attraverserà  i quartieri della Trave  e del Poderino,   per Giovanni Giovanelli responsabile Cisl di Fano "una strada progettata male,  realizzata in una zona urbanistica  inopportuna e che creerà più disagi  e fastidi rispetto al beneficio sia in termini di viabilità ordinaria che per la  decongestione del traffico urbano  a Fano".Purtroppo a questo irreparabile danno  non si può porre rimedio ma la Cisl ritiene importante che il Sindaco e l’assessore alla viabilità convochino il tavolo sulla mobilità urbana per esporre quale sono le soluzioni pensate dai tecnici del comune riguardo alla viabilità dei quartieri della Trave e del Poderino.Non elenchiamo nuovamente le criticità, già abbondantemente espresse sia nelle assemblee pubbliche svolte oramai tre anni fa che nei media locali , ma La Cisl chiede  che venga  avviato un confronto su diversi  aspetti: Limitazione del traffico su Viale Italia che attraversa un quartiere densamente abitato ed è l’arteria che viene utilizzato per l’accesso al complesso scolastico Nuti ( quasi 1000 alunni)  scuola media inferiore; scuola elementare e scuola dell’infanzia) per non dimenticare l’asilo “ Il giardino dei colori (tre sezioni)   che si trova in prossima dell’innesto tra via Italia e la nuova interquartieri. La definizione di piste ciclabili e percorsi pedonali su via Trave, Via della fornace via Fanella  che altrimenti diventerebbero   strade ad alto tasso di traffico automobilistico e commerciale, La definizione del traffico su via Trave, tenendo conto anche della strada realizzata nel piano delle opere compensative della terza corsia dell’autostrada che si innesta a un chilometro dall’incrocio con via della Fornace via trave. La limitazione del traffico pesante nel tratto che dall’innesto con Via trave termina di fronte alla pista ciclabile Marconi e pista dì atletica Zengarini. Il completamento di questa opera  deve essere anche  l’occasione per progettare e realizzare in tempi brevi una misura a città di Bambino di cui sicuramente la mobilità urbana sostenibile è uno degli aspetti irrinunciabili.. Dobbiamo recuperare molti anni nei quali le precedenti amministrazioni hanno dimenticato  le politiche  e gli interventi di mobilità sostenibili.La Cisl ritiene che solo il confronto con gli attori sociali e le associazioni dei cittadini permetterà di recuperare il tempo perso e rendere Fano la Città dei Bambini.Attendiamo!CISL FANOGiovanelli Giovanni 
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29/08/2016 In Memoria di ……..
Da alcuni giorni, l’Italia sta drammaticamente rivivendo una ben nota tragedia e sta nuovamente piangendo la morte di figli incolpevoli, a causa del violento sisma nelle zone al confine tra Lazio, Marche,Umbria, Abruzzo. Si tratta di tragedie, che a periodi cadenzati e non preventivabili, si ripetono sistematicamente portandosi dietro distruzione, morte, dolore, drammi di vite personali e familiari con conseguenze difficilmente cancellabili. Ancora vite spezzate, ancora un’emergenza, ancora una ricostruzione, ancora il bisogno di reperire risorse fino…. al prossimo nuovo disastro. Anche adesso, in questo triste e buio momento, il Popolo Italiano sta dando il meglio di se: Istituzioni, Forze dell’ordine, Vigili del fuoco, Protezione Civile, associazioni di volontariato, comuni cittadini stanno lavorando con impegno fino anche a gesti di solidarietà ed altruismo straordinari. Il sindacato confederale si è già attivato con raccolte di aiuti e con l’avvio di una sottoscrizione da parte del mondo del lavoro per realizzare, come in altre tragiche situazioni di questo tipo, concrete e durature azioni di solidarietà per la ricostruzione materiale e sociale. Come Responsabili delle Aree Sindacali CISL di Pesaro, Fano, Urbino, nel dare il massimo sostegno a tali iniziative a favore delle popolazioni oggi così duramente provate, ci interroghiamo al contempo sul modo migliore per onorare i morti e limitare i drammi in altre future calamità naturali. Come è noto, anche la provincia di Pesaro Urbino, rientra geologicamente nell’area a forte rischio di sismicità che caratterizza la dorsale appenninica, come evidenziano le recenti crepe nel duomo di Urbino ed i disagi vissuti dai concittadini dei comuni delle aree interne. Per queste ragioni, riteniamo necessario un impegno immediato e corale anche nel nostro territorio. Istituzioni, imprese, forze sociali, considerando anche la lunga e pesante crisi economica ed occupazionale, si confrontino sull’avvio di un condiviso piano di interventi mirati, per soluzioni edificative e di riqualificazione che evitino nel futuro nuovi pesanti drammi. E’ ovvio che tale azione deve essere supportata da interventi di tipo nazionale ed europeo che incentivino l’adozione di misure di prevenzione, non solo su costruzioni di nuova realizzazione, ma anche sul patrimonio architettonico - abitativo esistente, e da misure per la difesa del suolo, che possano contribuire al rilancio del settore dell’ edilizia, e a catena del manifatturiero e del turismo, valorizzando così le aree interne e il loro patrimonio di qualità della vita. Pesaro, 29.08.2016 I Responsabili AST CISL di Fano-Pesaro-Urbino (Giovanni Giovanelli - Gabrio Maria Tonelli - Leonardo Piccinno)
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20/08/2016 Parcheggi Sottomonte a Pesaro! Rischiano l'oblio
Come Responsabili delle AREE SINDACALI TERRITORIALI di  Pesaro, Fano, Urbino della CISL MARCHE,  nello scorso mese di luglio, sollevammo la questione dell’annoso problema dei parcheggi  lungo la litoranea Fano - Pesaro, tema mai affrontato e risolto da oltre un ventennio, ma che si ripropone ogni anno con  puntualità in occasione della stagione turistica.Non credevamo alla proposta del Sindaco Ricci  di decongestionare il traffico nei mesi di massima affluenza turistica offrendo un gelato a coloro che si  recavano  in spiaggia  senza usare l’auto. Quanto  accaduto nei giorni di Ferragosto, lungo la statale Adriatica, conferma il nostro scetticismo.In questi giorni, lo stesso scetticismo sembra anche del CORRIERE ADRIATICO,  che ripropone l’interrogativo se si vuole concretamente affrontare il nodo irrisolto oppure, anche per questa volta, finita la stagione, accantonare il problema.Siamo certi, che una Amministrazione  che  candida Pesaro  ad essere la CITTA’ della MUSICA, della bicicletta, del Turismo non  può affrontare nodi strutturali e datati con i promo-spot come quelli a vario modo lanciati quest’estate. Siamo quasi stato derisi, se non  ignorati, come se avessimo proposto qualcosa di improponibile. Eppure, anche dalle riflessioni del Quotidiano Locale, sembra che  il dibattito che si trascina da anni,  non giunga mai ad una soluzione ma sia lasciato tutto a risposte tampone dovute all’emergenza .La nostra  riflessione,  partiva dal fatto che i problemi che attanagliano il tratto Pesaro-Fano: la statale Adriatica, la linea ferroviaria,  i parcheggi lungo tutto il percorso,  gli attraversamenti pedonali , i sottopassi ferroviari, si devono  affrontare in termini di proposta progettuale complessiva, magari ricorrendo al piano parcheggi, previsto per la zona ospedale di Fosso Sejore, tramite  un servizio di bus navetta che colleghi la città con gli stabilimenti balneari di sottomonte.Il tutto per  razionalizzare le soste\parcheggi lungo il tratto della litoranea Fano - Pesaro . Questa  programmazione non può essere fatta  con gli spot, né tantomeno con incontri Tecnici che si svolgono a ridosso delle periodo feriale.Ci sembra che Pesaro, viva un po’ la stessa condizione del sistema Paese;  da oltre trent’anni non si fa un piano strutturale di rilancio dell’economia e poi ci si meraviglia che il PIL è bloccato.A  Pesaro si  ricorre a soluzioni tampone,  magari  con ricorso a  pioggia di multe contro gli audaci villeggianti e poi, puntualmente, ogni anno, ci si ricorda che la litoranea è lunga e stretta e tutte le esigenze non possono convivere.Allora, ci chiediamo,  per rendere questa Città attrattiva e conveniente, occorre prioritariamente realizzare un nuovo bocciodromo o forse, rendere meno traumatico l’arrivo, il soggiorno dei turisti magari utilizzando anche le risorse europee del prossimo settennato dove ci sono misure specifiche per la mobilità urbana e per la promozione del turismo ? Per questo occorre elaborare un progetto e avere una idea di infrastrutture turistiche.La Cisl chiede pertanto al sindaco di Pesaro di avviare immediatamente un confronto con le associazioni di categorie, le relative autorità competenti ( Anas, FF.SS) e gli assessori regionali competenti per elaborare un progetto strutturale che risolva il problema dei parcheggi nel tratto dell’Adriatica e così si  incentiverà il turismo non solo locale ma anche quello nazionale ed europeo.Attendiamo quindi con impazienza che il Sindaco di Pesaro,  magari congiuntamente al collega  di Fano,  convochi il tavolo tecnico di progettazione e di confronto !LA CISL MARCHEAST PESARO, FANO, URBINO 
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19/08/2016 Ciclabili a Fano, un’occasione persa
“Il piano delle asfaltature delle strade, - afferma Giovanni Giovanelli  responsabile Cisl di Fano, poteva essere l’occasione per realizzare finalmente piste ciclabili che collegassero la città di Fano: viale Adriatico, viale Dante Alighieri, via Gentile da Fabriano, via Pisacane  e viale XII settembre, tutte strade ad alta densità di traffico che invece potevano diventare strade ad alta densità di piste ciclabili realizzando un circuito ciclabile di collegamento della città . Ad oggi la possibilità di infrastruttare con una rete di piste ciclabili la nostra città sembra rimanere nel cassetto dei sogni e delle attese".Se poi si pensa che nelle prossime settimane, dopo il completamento della famosa interquartieri che sfocia di fronte alla pista di atletica Zengarini, un' intera zona di Fano - Poderino e Trave, quartieri pilota per Fano città dei Bambini -  diventeranno arterie stradali sulle quali si scaricherà il traffico della interquartieri e un domani, non molto lontano, il traffico della bretella di collegamento scaricherà il suo traffico su via della Fornace e via della Trave, si capisce che Fano città dei Bambini diventerà un semplice ricordo dalla segnaletica desueta e scolorita.Altro che Fano città dei Bambini. Quale viabilità per questi quartieri ma soprattutto questa giunta vuole realizzare la mobilità sostenibile? Con quali scelte, quali tempi e quali modalità di intervento? Oppure si stanno cercando scelte compromissorie per non scontentare nessuno?In questo senso la vicenda di via Nolfi e di via Cavour che dovrebbero essere pedonalizzate invece sono aperte al traffico e al parcheggio delle auto, sono l’espressione di scelte che non vengono prese!Urgono immediatamente decisioni urbanistiche per avere piste ciclabili diffuse e tra loro connesse che favoriscano la mobilità sostenibile.Sono scelte che devono essere prese con fermezza: solo in questo modo si realizzerà una città più a misura di bambino e meno a misura di macchina. Giovanni GiovanelliResponsabile CISL AST DI FANO
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15/07/2016 Un gelato al posto del parcheggio. La questione dei parcheggi selvaggi Sottomonte a Pesaro
Come ogni estate, ritorna il problema  di coloro che parcheggiano sulla statale Adriatica per andare al mare Sottomonte; una situazione non più tollerabile dato che ne va della sicurezza e dell'incolumità di chi transita in quella strada. II Sindaco di Pesaro, in questi giorni, invita cittadini e villeggianti a non andare al mare in  macchina, ma a preferire i mezzi pubblici ed in cambio, riceveranno un bel….cono gelato.Un messaggio promozionale per la Pesaro balneare, efficace ed accattivante, di presa diretta, un po’ come i genitori con i figli discoli, che in luogo di un’azione formativa, offrono l’ingordigia del…gelato ed il problema è accantonato, rinviato, irrisolto.Come CISL di Pesaro, Fano, Urbino, ci chiediamo quanto possa reggere il progetto di attrarre sempre più turisti, per fare di Pesaro, il prolungamento naturale della riviera romagnola, con la proposta di arte, cultura, musica, enogastronomia e gelato, basta che non si arrivi in macchina.E’ noto, che a Pesaro, si arriva facilmente in treno, molto collegata con l’Alta Velocità, con moderni collegamenti con gli aeroporti più vicini di Rimini, Falconara M.ma e Bologna ….Forse, più che dibattere inopportunamente, da ben quattro anni se collocare il nuovo ospedale di Marche Nord, a Fossosejore,  sarà il caso di pensare a realizzare, tra Fano e Pesaro, moderni e funzionali spazi da destinare a comodi ed invitanti parcheggi (autosilo o altra modalità poco importa), in modo da incentivare davvero l’afflusso di turisti da ogni dove per scoprire Pesaro, Fano e la loro costa ed individuare, per il nuovo Ospedale, un sito fruibile da tutti i cittadini della Provincia.Ci sembra, davvero strano che un’esigenza sentita come bisogno, prima di tutto dai cittadini (in questi giorni anche la Prefettura lancia l’allarme), stanchi di essere salassati con le multe ogni anno, possa essere banalizzata con l’offerta di un gelato.La CISL di Pesaro, Fano, Urbino, invita l’Amministrazione comunale, ad aprire un serio confronto con tutte le forze sociali, politiche, con i cittadini per delineare  un progetto organico che affronti, non solo il tema dei parcheggi ma anche la questione mai risolta della strozzatura di una costa compressa tra statale Adriatica e ferrovia.Per il..gelato, ci sarà pure tempo e modo.    
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11/07/2016 Distretti turistici: è la Regione che si dimentica di Macerata o Macerata che non si fa valere?
E' ufficiale l’intera provincia di Macerata, ad eccezione di pochi comuni, è fuori da qualsiasi distretto turistico. Un’esclusione pesante perché compromette la possibilità del territorio di sviluppare il sistema turistico attraverso l’accesso a investimenti, incentivi, filiere di credito, agevolazioni fiscali e progetti pilota. «Si tratta di un’evidente assurdità, ma anche di una chiara sproporzione» - commenta Silvia Spinaci, responsabile della Cisl di Macerata . I sette distretti turistici individuati dalla Regione Marche e presentati all'approvazione ministeriale coprono in maniera adeguata le altre quattro province marchigiane, mentre lasciano quasi del tutto scoperta l’area maceratese. La provincia di Ascoli è coperta da tre distretti (il preesistente distretto Piceno e i neonati Marche Picene e Marche Sud), Fermo può anch'essa giovarsi di due distretti (quello istituito per le città di Fermo e Porto San Giorgio e l’aggregato Marche Picene che include diversi comuni del fermano), Ancona vanta il distretto dell’Appennino Umbro-Marchigiano per il fabrianese e quello della Riviera del Conero, infine nel pesarese un nuovo distretto è stato individuato attorno al capoluogo.«  Nella nostra Provincia si salvano solo Recanati, Porto Recanati e Potenza Picena inseriti nel distretto del Conero e Monte San Martino associato a Marche Picene.- continua Silvia Spinaci - Ma è la Regione che si è dimenticata di tener conto dell’indiscutibile potenziale turistico del territorio maceratese o è il nostro territorio che non è stato in grado di farlo valere? Leggendo la delibera della Giunta Regionale di individuazione dei distretti, la domanda è d’obbligo.» La norma che disciplina l’istituzione e la delimitazione dei distretti prevede, infatti, che esse siano effettuate dalla Regione entro il 30 giugno 2016 d’intesa con il Ministero dei Beni Culturali e dei Comuni interessati, su richiesta delle imprese del settore turistico operanti nel territorio. A tal fine i territori interessati dovevano costituirsi in associazioni e richiedere alla Regione l’indizione di una Conferenza dei Servizi. «Dai documenti istruttori si evince che nessuna associazione del territorio maceratese abbia chiesto alla Regione Marche l’indizione della Conferenza dei Servizi per avanzare la propria candidatura. Davvero un “peccato” visto che gli altri territori sembrano aver avuto gioco facile, visto che tutte le associazioni territoriali che hanno presentato richiesta hanno ottenuto il riconoscimento del relativo distretto. - sottolinea la responsabile della Cisl di Macerata - Verificheremo  a livello regionale le motivazioni dell’esclusione, anche chiedendo un incontro all'Assessore al Turismo Pieroni, ma al contempo riteniamo necessario che  i soggetti del nostro territorio, a partire dai Sindaci dei Comuni più grandi e a più forte vocazione turistica e dal sistema locale delle imprese turistiche, valutino se davvero hanno giocato bene le proprie carte. Davvero, come sembra dagli atti, non è stata costituita un’associazione territoriale maceratese per avanzare la candidatura a distretto turistico? - rilancia Silvia Spinaci - Se così fosse, oltre alla disattenzione della Regione dovremmo lamentare soprattutto l’incapacità di Macerata di fare rete, riunirsi attorno a una regia e a un progetto condiviso  - conclude - e creare le sinergie necessarie per essere competitiva su un piano regionale e attrarre investimenti e fondi necessari per lo sviluppo del territorio.
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27/06/2016 Ospedale di Pergola: Cgil e Cisl chiedono alla Regione certezze per il presente e prospettive per il futuro
Venerdì 24 si è svolto l'incontro, richiesto da Cgil e Cisl, in merito alla situazione dell'Ospedale di Pergola, con gli amministratori, le forze politiche locali, e alcuni consiglieri regionali membri della IV Commissione Sanità (Talè, Pergolesi) alla presenza del Direttore Generale dell'Asur Marini.L'incontro, per Cgil e Cisl, si poneva il duplice obiettivo di dare oggi certezze alla struttura ospedaliera, apparentemente non toccata dalla recente riorganizzazione degli Ospedali di Comunità e della revisione della rete dell'emergenza territoriale, e di offrire un futuro a quella struttura, ancora d'eccellenza, dentro il contesto della rete ospedaliera provinciale.L'incontro si è rivelato deludente, molto deludente, sia per le continue strumentalizzazioni politiche sia per le mancate risposte da parte della regione. La presenza di operatori e delegati sindacali del settore sanitario ha permesso di entrare nel merito delle questioni e dei problemi, ben distanti dalla descrizione che abbiamo ascoltato, e che sinteticamente elenchiamo: carenze di organico e conseguenti disservizi del punto di primo intervento ospedaliero, carenze di medici chirurghi che stanno svuotando l'operatività del blocco operatorio, mancato sviluppo delle enormi potenzialità dell'unica struttura riabilitativa  pubblica d'eccellenza di tutto il territorio provinciale, carenze del reparto di medicina, mancate sostituzioni del personale infermieristico e tecnico.Il timore, molto più di un timore, è che sia in atto silenziosamente uno svuotamento di questo importantissimo presidio ospedaliero, tale è diventato in particolare dopo la trasformazione, in corso, degli ex ospedali di polo in ospedali di comunità, senza più reparti per acuti. A che pro? A favore di chi e di cosa? Sanità privata convenzionata?Cgil e Cisl ritengono che vada fatta immediatamente chiarezza e, terminate le assemblee territoriali sulla sanità, la prossima sarà il  30 giugno  a Urbino, chiederanno urgentemente un incontro al Direttore di Area Vasta, alla Direttrice di Marche Nord e all'Assessore alla Salute Ceriscioli, affinché siano date quelle improrogabili risposte che l'intero territorio attende in tema di servizi sanitari.La questione dell'Ospedale di Pergola, inoltre, non può essere lasciata, come è ora, a diatribe politiche, strumentalizzazioni, rivendicazioni e campanili come quelli che abbiamo ascoltato ieri, che nulla hanno a che vedere con l'interesse dei cittadini di Pergola ne, tanto meno, con quelli di tutta la comunità provinciale cui stanno a cuore i destini di un servizio sanitario pubblico. Il futuro di Pergola è solo dentro una rete ospedaliera provinciale che sappia fare sistema e agire in maniera coordinata. Cosa che oggi appare molto distante dalla realtà dei fatti.
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23/06/2016 Non si tocca la Benetti
Oggi sciopero all’Azimut Benetti di Fano.Ottantotto operai del sito produttivo di Fano hanno incrociato le braccia con l’astensione totale dalla produzione. Una scelta resa necessaria dalla decisione dell’azienda di chiudere il sito di Fano specializzato nella realizzazione di gusci in vetroresina e scafi. Il sito produttivo che operava con alti standard qualitativi e di sicurezza nei luoghi di lavoro e con maestranze altamente qualificate verrà chiuso per la decisione aziendale di esternalizzare la produzione affidandola a ditte esterne. Una scelta che si giustifica solo per la riduzione del costo del lavoro perché  le commesse di lavoro ci sono.E’ gravissima  la decisione sia per le ricadute occupazionali gravissime( 88 famiglie senza lavoro) che per la perdita di un sito produttivo efficiente e competitivo.La vicenda dell’Azimut  Benetti di Fano si innesta nella grave crisi della val Metauro della filiera della nautica: qundo nel 2009 l’azienda trasferì l’allestimento a Viareggio degli scafi promise che Fano sarebbe diventato il polo d’eccellenza della lavorazione della vetroresina. Invece oggi arriva la scelta della direzione di chiudere il sito.La Cisl di Fano chiede unitamente a Maria Grazia Santini della Femca Cisl di avviare subito un tavolo istituzionale di confronto per evitare questa tragedia occupazionale.  Chiediamo però alle istituzione locali (comuni e regione ) di adoperarsi per completare la strada di raccordo con il porto e  il completamento del drenaggio dei fanghi  perché il territorio di Fano e  della Val Cesano non può permettersi di perdere, anche per i gravi ritardi infrastrutturali, le aziende della Nautica che sono rimaste nel territorio.    
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16/06/2016 Continuano le assemblee pubbliche sulla sanità
Per una sanità pubblica e al servizio dei cittadini,  basta tagli ai servizi e agli organici.Saranno questi gli  argomenti che Cgil - Cisl - Uil della provincia di Pesaro - Urbino affronteranno nelle assemblee pubbliche  in programma dalla prossima settimana. Per ribadire la forte preoccupazione  per la situazione del servizio sanitario del territorio provinciale, sottoposto a tagli e ridimensionamenti, senza che siano stati attivati i servizi alternativi al ricovero ospedaliero; e per chiedere l'apertura di un confronto, largo e partecipato, affinchè vengano  raggiunti vari obbiettivi tra i quali il riequlibrio territoriale dei posti letto, l' adeguatezza delle rete territoriale d'emergenza, la localizzazione e i finanziamenti del nuovo Ospedale Marche Nord e gli adeguati investimenti sugli Ospedali di Urbino  e Pergola.Le assemblee in programma:Lunedì 20 giugno  ore 17.30  a Fano  presso la sala del Consiglio ComunaleGiovedì 30 giugno ore 17.30 ad Urbino   presso il Centro Sociale Padiglione via P.Neruda, 8.Volantino assemblea
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01/06/2016 Al via le assemblee pubbliche sulla sanità
Per una sanità pubblica e al servizio dei cittadini,  basta tagli ai servizi e agli organici.Saranno questi gli  argomenti che Cgil - Cisl - Uil della provincia di Pesaro - Urbino affronteranno nelle assemblee pubbliche  in programma dalla prossima settimana. Per ribadire la forte preoccupazione  per la situazione del servizio sanitario del territorio provinciale, sottoposto a tagli e ridimensionamenti, senza che siano stati attivati i servizi alternativi al ricovero ospedaliero; e per chiedere l'apertura di un confronto, largo e partecipato, affinchè vengano  raggiunti vari obbiettivi tra i quali il riequlibrio territoriale dei posti letto, l' adeguatezza delle rete territoriale d'emergenza, la localizzazione e i finanziamenti del nuovo Ospedale Marche Nord e gli adeguati investimenti sugli Ospedali di Urbino  e Pergola.Le assemblee in programma:Lunedì 6 giugno  ore 17.30  a Cagli presso la sala del ridotto del Teatro comunaleMartedì 7 giugno ore 17.30 a Macerata Feltria  presso la sala della Comunità Montana MontefeltroMercoledi 8 giugno ore 17.30  a Fossombrone  presso la sala della Grotta di Sant'Agostino.Volantino assemblea 
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18/05/2016 Occhio al diabete, iniziativa pubblica dei Pensionati Cisl di Ancona
“Occhio al diabete” è il titolo dell’iniziativa pubblica con la quale si affronteranno le patologie della terza età e del diabete. L’incontro si svolgerà ad OSIMO venerdì 20 maggio ore 16 presso il circolo "Noi Anziani". Il diabete colpisce anche la persona anziana ed è una patologia insidiosa che può determinare, a seconda della tipologia, complicanze acute o croniche che riguardano diversi organi e tessuti, tra cui gli occhi, i reni, il cuore, i vasi sanguigni e i nervi periferici. Introdurranno i lavori Giuseppe Giacco dei pensionati CISL di Ancona, e Clelia Vannicola del Coordinamento Donne FNP. All'iniziativa interverrà il Dott.Massimo Boemi, Direttore del Centro Antidiabetico Inrca di Ancona, che tratterà dei possibili interventi terapeutici, come l’adozione di corretti stili di vita, che hanno l’obiettivo di ridurre i fattori di rischio di complicanze del diabete e delle malattie cardiovascolari.
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11/05/2016 A testa alta: i pensionati maceratesi manifestano a Roma il 19 maggio prossimo  
Il sistema previdenziale del nostro paese non è più socialmente sostenibile. Il grido d'allarme è stato lanciato nel corso dell'Assemblea indetta dalle Federazioni dei sindacati dei pensionati SPI Cgil, FPN Cisl e UILP Uil di Macerata, che si è svolta oggi, mercoledì 11 maggio presso la sala convegni della sede della Provincia di Macerata. «Giovedì 19 maggio prossimo - sostengono i responsabili provinciali di SPI FNP e UILP - andremo tutti a Roma per manifestare in Piazza del Popolo. Una mobilitazione indetta dalle Federazioni nazionali per chiedere al Governo una riforma strutturale del sistema previdenziale. Vogliamo vengano introdotti meccanismi di flessibilità nell' accesso alla pensione, sia per tutelare donne e lavoratori "usurati", sia per favorire l'ingresso dei giovani nel mondo del lavoro. Riteniamo necessario poi correggere il funzionamento del sistema contributivo, per garantire un futuro pensionistico dignitoso a tutti coloro che, in questi decenni, hanno svolto lavori saltuari, discontinui e mal pagati. Nella Provincia di Macerata ci sono 94.210 pensionati che percepiscono 126.536 pensioni. L'importo medio lordo di una pensione Inps è di 732 € mensili (941 € per le pensioni di vecchiaia). Il 68,3% delle pensioni Inps non supera le 750 € mensili lorde. Solo lo 0,8% dei pensionati maceratesi percepiscono pensioni superiori a 3.000 € lordi. «Non accetteremo - proseguono - neppure alcun intervento sulle pensioni di reversibilità, che in Provincia di Macerata riguardano 23.441 persone, in maggioranza donne. Chiediamo infine vengano tutelate le pensioni in essere, sia riducendo una pressione fiscale che è tra le più alte in Europa, sia ripristinando il corretto meccanismo di rivalutazione di tutte le pensioni, come richiesto anche dalla Corte Costituzionale». Resta poi aperto il problema della non autosufficienza, che nella Provincia di Macerata riguarda almeno 8.800 persone, tanti sono i percettori di indennità di accompagnamento. Un tema destinato a diventare cruciale in una provincia in cui l'incidenza della popolazione anziana su quella complessiva (23,9%) è superiore alla media regionale (23,7%) e nazionale (21,7%). «A testa alta: tutti insieme per rivendicare diritti e dignità dei pensionati". Questo sarà lo slogan della manifestazione del 19 maggio, con la quale - concludono i sindacati dei pensionati maceratesi - chiediamo al Governo interventi coraggiosi. I costi della flessibilità in uscita non possono essere caricati sui lavoratori e sui pensionati. La riforma Fornero ha agito su un sistema previdenziale in equilibrio, prelevando almeno 80 miliardi di €. Una parte di questi soldi va recuperata ed iniettata nel sistema, per sanare le distorsioni e le ingiustizie intollerabili che si sono create. Per questo però è necessario che alla riforma della previdenza si affianchi quella del fisco, a partire dall'introduzione di una tassa sui grandi patrimoni e dal deciso contrasto all'evasione fiscale».  
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06/05/2016 Gioco d’azzardo. I Sindaci facciano la loro parte.
La Cisl  Fano partecipa all’iniziativa dello Slotmob che si svolgerà a Fano il 6 e il 7 Maggio.  Il gioco d’azzardo è il dramma sociale del nostro tempo e del nostro territorio con un aumento vertiginoso di utenti dell’azzardo sia con strumenti tradizionali (slot machine, gratta vinci) sia con  strumenti  di scommesse virtuali  che sfuggono a qualsiasi controllo. Aumenta la diffusione  soprattutto tra i giovani e gli adolescenti . Il gioco d'azzardo on line in Italia è in mano a 85  società. Non solo. Le prime 10 detengono il 75% del mercato. Rispetto al 2011, quando le imprese del settore erano ben 274, c'è stata una costante concentrazione del business in grandi operatori, molti dei quali multinazionali. Nel 2015 la spesa degli italiani è cresciuta del 13%, raggiungendo quota 821 milioni di euro, traguardo mai raggiunto negli ultimi cinque anni. E a trainare l'azzardo on line sono le slot macchine (+41%) e le scommesse sportive (+25%). Gli italiani, inoltre, giocano sempre di più tramite tablet e smartphone. È quanto emerge dal rapporto annuale dell'Osservatorio gioco on line del Politecnico di Milano, promosso insieme all'Agenzia delle dogane e dei monopoli. Nel 2015 gli italiani che hanno puntato almeno una volta on line sono stati 1,5 milioni. E’ un problema che nasce  da scelte governative  le quali hanno incentivato moltissimo  la diffusione del gioco d’azzardo.  Di fronte a questo  dramma sociale – Giovanni Giovanelli  responsabile Cisl Fano -  chiede a tutti i sindaci del territorio di operare scelte di contrasto; ovvero  di adottare immediatamente regolamenti comunali che non permettano  la localizzazione delle sale gioco nei centri abitati, nelle vicinanze dalle scuole e dei centri commerciali; di disporre il divieto della pubblicità sui mezzi pubblici; mettere in atto una fiscalità di vantaggio per quei locali che non installano slot machine e non diffondono i sistemi tradizionali  del  gratta vinci (azzeramento tassa sui rifiuti e occupazione suolo pubblico; ) di promuovere campagne informative in tutti i luoghi pubblici  comunali, nelle scuole  e nei siti istituzionali contro il gioco di azzardo;  di regolamentare gli orari di accesso alle sale slot e  infine  di verificare i requisiti di accesso degli utenti, evitando che tra i giocatori vi siano minorenni. “Le amministrazioni comunali abbiano il coraggio di adottare queste scelte – afferma Giovanni Giovanelli responsabile Cisl Fano - siamo contenti che il sindaco di Fano aderisca al manifesto dei sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo. Queste  scelte  coraggiose sono  necessarie per il bene della collettività".  
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28/04/2016 Festa del primo Maggio. Al Lavoro per un nuovo modello di sviluppo
Il primo Maggio  che anche quest’anno si celebra nella provincia dei Pesaro – Urbino  con un fitto programmi di appuntamenti ed eventi organizzati da Cgil Cisl Uil e altre associazioni , diventa l’occasione per riflettere sulla situazione occupazionale del nostro territorio. I dati parlano chiaro e purtroppo confermano la drammatica situazione occupazionaleCi sono fenomeni gravissimi che preoccupano  fortemente la Cisl di Pesaro Fano urbino.  Continua la diffusione di aziende cinesi che sottraggono lavoro alle altre aziende soprattutto nella filiera del tessile abbigliamento : si sono  inseriti nella filiera del  lusso  come terzisti eludendo qualsiasi normativa in termini di rosaio di lavoro regole di sicurezza e trattamenti contributivi e retributivi , creano dumping sociale alle nostre imprese. La zona della Val metauro e della Val cesano sono fortemente interessate a questo fenomeno  con intere  zone artigianali e industriali occupate da aziende cinesi.   La stessa dinamica interessa il settore del  commercio sia nella piccola che grande distribuzione con esercizi commerciali rilevati da proprietari cinesi. In questo caso non solo piccoli negozi ma anche significative attività commerciali.Altro fenomeno gravissimo è la diffusione dei voucher  che vengono utilizzati nella più completa elusione di quanto prevista dalla norma: il voucher diffuso maggiormente nel settore del terziario e del commercio  diventa  uno strumento di elusione contributiva e retributiva.Il voucher è usato come copertura del lavoro irregolare e in “ nero”. Occorre una svolta culturale dei nostri imprenditori,  un salto di qualità imprenditoriale per evitare l’utilizzo improprio di questo strumento. Ci chiediamo perché invece dei voucher non viene  utilizzato lo strumento dell’assunzione con contratto a tempo determinato o in apprendistato sapendo che in ogni caso la differenza retributiva  del voucher  è nelle ore prestate in molti casi corrisposte in “nero”?Il nostro territorio soprattutto nella zona della val Metauro e val Cesano vede la ripresa del settore nautico con l’aumento di imprese terziste. In questa filiera rimane ancora diffuso il sistema della paga globale di fatto comprensiva di tutti gli elementi retributivi .La Cisl chiede  con vigore una forte azione di controllo e di contrasto degli organi addetti alla vigilanza  per evitare la diffusione di queste dinamiche che mentre generano concorrenza sleale  nei confronti delle aziende che operano nel rispetto del norme, non garantiscono diritti e tutele dei lavoratori.Per la ripresa economica e l’incremento occupazionale del nostro territorio  si deve immediatamente  coordinare l’utilizzo dei fondi sociali europei in una vision e strategica di sviluppo e di modello sociale evitando tanti micro progetti al di fuori di una visione di contesto globale.Altresì diventa importante  completare le infrastrutture del nostro territorio ( il completamento della Fano Grosseto, il  ripristino  della Fano Urbino come volano di sviluppo turistico e strumento di mobilità sostenibile )  e avviare la copertura della banda larga nelle zone ad oggi sprovviste.La Crisi ha segnato gravemente il nostro  tessuto sociale: è giunto il momento di avviare immediatamente una nuova fase  progettuale di sviluppo  con un coinvolgimento attivo di tutte le forze sociali e politiche.  
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26/04/2016 Biancofiorenero: il video - ad Ancona giovedì 28 Aprile 17:30
https://vimeo.com/143357496Proiezione del video Biancofiorenero giovedì 28 aprile, alle 17:30 presso la sede di Iscos Marche, in via dell'Industria 17/a - Ancona.  Elisa e Nicola si avventurano armati della loro telecamera e di una nutrita lista di domande in Liguria dove incontrano produttori floricoli e visitano il mercato di Sanremo grazie all’aiuto di sindacalisti della CISL ed esperti del settore.Ricostruiscono la filiera del fiore reciso che si spinge ben oltre i confini europei e arriva fino in Africa, in Etiopia e Kenia. Dopo aver incontrato Fairtrade in Italia e aver capito qualcosa in più sugli standard di certificazione vanno a trovare direttamente le lavoratrici che raccontano le loro storie, i sindacalisti impegnati nella difesa dei diritti dei lavoratori e i manager di imprese floricole straniere che investono in questi paesi da anni.E dai loro discorsi emergono desideri e spinte che generano contraddizioni e compongono una realtà “globale” fatta di tante verità e tante voci. L'ingresso è gratuito. Visto il numero limitato di posti è gradita la prenotazione. Qui il modulo:Caricamento in corso...Genere: Documentario Realizzato da: Iscos Emilia Romagna onlus Durata: 30 minuti Lingua originale: Amarico, inglese Sottotitoli: italiano Ricerche e testi: Manuela Melandri / Sarah Alessandroni Riprese: Elisa Bucchi / Nicola Bogo Paese di produzione: Italia, Etiopia, Kenia Anno di produzione: 2015Prodotto da:ISCOS Emilia Romagna onlus Regione Emilia Romagna FAI Emilia Romagna e FAI-CISL Iscos Marche onlusPer saperne di più: Il progetto di ISCOS Marche che ha permesso la realizzazione del videoIl nuovo progetto di Iscos Marche in Etiopia
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18/04/2016 Pesaro. La notte degli ombrelli e....delle mimose
Torniamo sulla vicenda, sempre più a malincuore, dell’ordinanza in materia di sicurezza urbana emanata dal sindaco di Pesaro nel febbraio scorso. Si è rivelata inutile e inefficace, ma anche pericolosa per i contenuti. Destinata a povera gente, senza un tetto stabile, né un lavoro. Orribili i toni usati e le frasi. Come il richiamo al decoro. Parola dagli esisti nefasti ogni volta che è stata pronunciata, oppure usata in editti e proclami. Ci eravamo anche chiesti come sarebbero sopravvissuti questi sparuti venditori, se fosse stata loro preclusa la possibilità di vendere quelle quattro carabattole e qualche ombrello. Domande retoriche, poiché siamo ormai arrivati al dunque. I vigili, come annunciato, sono passati ai fatti. Hanno attuato fermi e sequestri di merce agli ambulanti, elevando numerose multe. Alcuni di loro si sono rivolti a noi, raccontando fatti e modalità, chiedendo il nostro aiuto. Per brevità descriviamo il caso di uno solo di loro. Un immigrato, che sta cercando da tempo di ricongiungere legalmente a se, in Italia, moglie e figli ancora in patria. E’ stato bloccato mentre vendeva le mimose a un semaforo, trentasei piccoli mazzetti per la festa della donna. Risultato, sequestro della merce e multa di cinquemila euro, più dodici per spese di notifica. Sanzione che non potrà mai pagare poiché ha perso alcuni mesi fa il lavoro, per il decesso della persona che assisteva come collaboratore domestico. A questo punto le nostre domande sono ancora più dirette ed esigono doverose risposte. Come può una istituzione pubblica non avere un minimo di realismo e di senso della proporzione? Se avessero elevato al venditore abusivo una multa, che so, di 100 euro forse sarebbe riuscito a racimolare la somma. Ma cinquemila euro? Mille volte di più del valore della merce sequestrata? Ad uscirne male è la legge, poiché la sanzione, volutamente sproporzionata, non potrà mai essere assolta. Così l’unico risultato sarà la delegittimazione della norma, per mano di coloro che dovrebbero essere dei tutori della legge. A questo punto chiediamo direttamente al sindaco di intervenire su questa situazione grottesca e di riparare, almeno in parte ai danni commessi. Disponga lui la trasformazione delle sanzioni in lavori socialmente utili che i trasgressori dovranno espletare a beneficio dell’intera comunità. Sarà un esempio. Un gesto di riappacificazione e fratellanza di cui questa città ha un disperato bisogno. Gianluigi Storti Anolf Pesaro-Urbino Associazione Nazionale Oltre Le Frontiere Pesaro
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31/03/2016 5 Minuti Cisl: Fondi sociali europei per lo sviluppo del territorio - Progetto Nonno Attivo
Lavoro Territorio Sviluppo: cogliere le opportunità dei fondi sociali europei. A Pesaro seminario di approfondimento promosso dalla Cisl Marche. Le interviste a Giovanni Giovanelli, responsabile Ast di Fano e Massimo Corvatta, operatore Cisl Marche.Presentazione del progetto Anteas Nonno attivo, la ginnastica dolce a domicilio per gli ultra 75 enni residenti a Falconara. Le interviste a Agostino Ciciliani, Presidente Anteas Falconara, Francesca Porcedda, Rotary Club di Falconara e Nicoletta Baroni, Assistente sociale Comune di Falconara.
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