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  • Cgil Cisl Uil Jesi : "Redditi, la vera emergenza sociale."

«I lavoratori e i pensionati stanno attraversano una strutturale difficoltà ad affrontare le spese quotidiane. Ai costi sempre più elevati di luce acqua e gas e del cosiddetto carrello della spesa, si aggiunge l’aumento dell’inflazione, la rivalutazione degli affitti, l’aumento dei mutui e in genere il costo della vita che incidono ed erodono il reddito dei lavoratori e pensionati. - è quanto è emerso in conferenza stampa  indetta da Cgil Cisl Uil e i rispettivi sindacati dei pensionati di Jesi -  In sofferenza sono anche i pensionati soprattutto tutti quelli che percepiscono pensioni minime con importi che oscillano intorno ai 500 euro e assegni sociali (importi da 300 a 480).Nel territorio dei comuni della val Esina , il 61% dei contribuenti si trova nelle fasce di reddito 0-26.000; addirittura tra 0 e 10.000 il 21 % dei contribuenti I contribuenti fino a 26.000 sono il 61 % rispetto al totale dei contribuenti»

«Da un nostra simulazione addirittura risulta che in caso di un solo reddito da lavoro dipendente (1500 netti a mese), e in presenza di due figli che frequentano le scuole superiori di primo grado e secondo grado non si riescono a coprire tutte le spese. - proseguono -  Calcolando le seguenti spese, acquisto dei libri per la scuola superiore di secondo grado (360 euro), per scuole di primo  grado (262,) il costo medio di abbonamento per il trasporto pubblico ( 300) per due figli, rimangono poco più di 600 euro. Se a queste spese, aggiungiamo l’affitto o li mutuo, la situazione è veramente drammatica: alla famiglia non rimangono che pochi euro per affrontare il mese. Non solo problemi di reddito ma è necessario potenziare i servizi per le famiglie. Rispetto a 2358 bambini 0 3 anni c’è una insufficiente copertura di posti di asilo nido. Dati 2019: 891 posti asilo nido.»

Difficile e paradossale anche la situazione dei pensionati con pensioni che non riescono a recuperare il costo della vita.« Anche per questa fascia di popolazione si registra la mancanza di posti in case di riposo e un aumento delle rette con costi superiori alla reale disponibilità finanziaria dei pensionati. Si registra un esponenziale aumento di anziani con malattie degenerative con famiglie sempre più sole e con servizi che fanno difficoltà ad offrire risposte adeguate e capillari -concludono - Chiediamo pertanto ai sindaci dei comuni dell’Ats 9 di avviare da subito il confronto con le oo.ss per qualificare le politiche di welfare a sostegno delle fasce più deboli lavoratori pensionati e disoccupati È necessario innovare le politiche di welfare, le politiche abitative introdurre l’isee lineare come strumento di compartecipazione ai servizi locali soprattutto quelli scolastici ma non solo. Occorre recuperare risorse dall’evasione fiscale locale, e fare scelte nei prossimi bilanci di forte attenzione al sostegno delle famiglie e pensionati»

 

Da 0 10.000

16353

21 %

76.416.170

10 a 15.000

10113

13 %

127.162.267

15.000 a 26.000

27291

27 %

557.896.064

26.000 a 55.000

16.486

22 %

558.381.673

55.000 a 75.000

1388

5.3

87.803.899

75.000 a 120.000

999

7.46

92.049.678

Oltre 120.000

496

1.5 %

100.678.117