«La grave crisi occupazionale e produttiva nel territorio di Fabriano continua a indebolire il sistema manifatturiero della zona montana e appenninica » è quanto sostengono Cgil Cisl Uil insieme alle rispettive categorie dei pensionati Fabriano.
«L'ennesima ondata di annunciati licenziamenti si inserisce in un contesto dai dati allarmanti: calano le opportunità per i giovani, con un aumento del fenomeno migratorio verso altre aree. L'occupazione femminile resta segnata da una forte precarietà, con contratti frammentati e part-time spesso involontari. - proseguono - Tuttavia, è necessario trasformare questo difficile momento in un'opportunità per avviare un rilancio economico, occupazionale e sociale per Fabriano. È fondamentale sfruttare al meglio tutti gli strumenti legislativi disponibili e lavorare a una strategia che metta al centro un'occupazione di qualità, sostenuta da innovazione tecnologica e formazione.»
Si attende un deciso intervento della Regione Marche, accompagnato da un nuovo disegno strategico che coinvolga il Governo e il sistema delle imprese. Le organizzazioni sindacali chiedono di condividere un modello di sviluppo che integri la tutela del manifatturiero con innovazione tecnologica, turismo qualificato e filiere del terziario avanzato.
Le priorità infrastrutturali includono:
Welfare
Le organizzazioni sindacali hanno promosso un dialogo costruttivo con enti locali, ATS 10, azienda sanitaria e distretto territoriale. Incontri con i sindaci dei comuni dell'AST 10 hanno portato alla condivisione di strategie su welfare, sviluppo e investimenti.
Nel settore sanitario, è stata avviata una collaborazione per il potenziamento della sanità territoriale, l'integrazione socio-sanitaria e il miglioramento dei servizi per gli anziani. Tuttavia, rimangono criticità, come le lunghe liste d'attesa e la carenza di medici di medicina generale.
Sono stati costituiti due tavoli di programmazione sociale per rispondere ai bisogni di giovani e anziani, con l'obiettivo di implementare un nuovo modello di welfare che integri servizi sociali e sanitari. Questo impegno è essenziale per sostenere le fasce più fragili della popolazione, considerando il peggioramento dei dati demografici e reddituali.