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  • Bignamini Don Gnocchi, di Falconara. Lavoratori in stato di agitazione per i nuovi turni di lavoro imposti dalla direzione

«Nelle assemblee svolte lo scorso 8 gennaio  presso il centro di Falconara Marittima, le lavoratrici ed i lavoratori del Bignamini - Fondazione Don Gnocchi - delle Marche, hanno dichiarato lo “stato di agitazione” in conseguenza alla decisione assunta dalla Direzione di modificare – unilateralmente - gli orari di lavoro del personale delle Marche, introducendo matrici di turni non condivise dai lavoratori» è  quanto scrivono in una nota stampa  A.Mancinelli Cisl Fp e A. Beltrani Fp Cgil. 

Le assemblee hanno infatti evidenziato le molteplici problematiche emerse con la nuova turnazione introdotta dal 1 gennaio 2020, «ribadendo non solo le questioni che erano già state segnalate alla Direzione locale e a quella Generale di Milano, ma hanno evidenziato anche alcune ulteriori difficoltà  come l' eccessiva onerosità dei carichi di lavoro; la necessità di un congruo orario specifico per lo svolgimento di attività di programmazione, sistemazione delle cartelle/schede dei pazienti, calling telefonico verso gli utenti ambulatoriali e di formazione; l'esigenza di forme di flessibilità per conciliare i tempi di vita e lavoro, con particolare attenzione alle necessità di cura dei propri familiari e all’utilizzo di mezzi di trasporto pubblici e la durata della pausa pranzo

 

A questo  si sommano, inoltre altre problematiche come:

 · l' inopportunità di cambiare la turnazione a metà dell’anno scolastico per i professionisti operanti con i minori, (tale cambiamento infatti ha generato anche gravi disagi per gli utenti e le loro famiglie in quanto i piani di intervento terapeutico sono concordati a settembre con le scuole, con le associazioni che curano il trasporto e con le famiglie per l’intero anno scolastico);

·      ·  la difficile applicabilità di matrici orarie identiche applicate a servizi che richiedono organizzazioni diverse, quali ad esempio: l’attività per l’età evolutiva (trattamento dei bambini) e attività per l’età adulta;

 

·   la   difficile applicabilità dei turni di lavoro assegnati al personale che svolge attività domiciliare;

·     ·  la necessità di chiarire e separare formalmente all’interno dei modelli di turni orari introdotti per i turnisti i tempi dedicati alla vestizione e da quelli destinati alla pausa obbligatoria.

 

  Le organizzazioni sindacali ed i lavoratori avevano chiesto di sospendere l’entrata in vigore dei nuovi turni per  consentire un compiuto confronto  sindacale,  «ma la Direzione  ha deciso, unilateralmente, di  procedere con l’applicazione dei nuovi modelli di orario dal primo Gennaio 2020»  - sottolineano Mancinelli e Beltrami -  «Per questo,  giudicata tale decisione improvvida e inopportuna, abbiamo deciso, insieme ai lavoratori,  di indire lo stato di agitazione in attesa del prossimo incontro programmato per il 24 gennaio , auspicando che in tale sede possano trovare accoglimento le legittime richieste dei lavoratori, finalizzate anche al mantenimento di un buon servizio per i pazienti»

Il Resto del Carlino - Ancona 17/01/2020