Condivisa la necessità di realizzare il biodigestore per il trattamento della frazione organica dei rifiuti prodotti nel territorio,nell'incontro di oggi, tra i sindacati confederali e di categoria di Cgil e Cisl con il Sindaco di Urbino e l’Amministratore delegato di Marche Multiservizi.
« Il rischio di perdere gli importanti incentivi economici previsti fino al 31/12/2021 impone di rompere gli indugi e definire la localizzazione più idonea dal punto di vista dell’impatto territoriale e paesaggistico. - scrivono in una nota i rappresentanti di CGIL Pesaro Urbino - FP Cgil , CISL Pesaro-Fano-Urbino - Fit Cisl - Abbiamo ribadito che l'impianto deve essere di ultima generazione, in grado di avere un impatto ambientale minimo. e appena il progetto sarà ultimato sarà necessario presentarlo alla comunità affinché possa conoscerlo e anche mettere nelle condizione i residenti di visitare e valutare impianti simili già operativi.»
Per i sindacati Aset Spa deve essere parte di questa operazione. «Questa collaborazione è finalizzata a forme di integrazione urgenti e necessarie per contenere i costi, ridurre le tariffe per cittadini e imprese, migliorare e qualificare i servizi erogati .- continuano - Valutiamo importante la costituzione del gruppo di lavoro costituito da un gruppo di sindaci rappresentativi del territorio, presidenti e direttori di Aset e Marchemultiservizi su biodigestore e aggregazione tra le due aziende. Diventi subito operativo e abbiamo chiesto, come parti sociali, un confronto nelle varie fasi di approfondimento.
Il nostro territorio è conosciuto per la sua bellezza, i suoi borghi, la sua rete di piste ciclabili. Questo impianto lo dovrà rendere ancora più attraente per visitatori curiosi di conoscere anche esempi concreti di economia circolare. Non solo opportunità di nuova occupazione ma anche tutela ambientale aggiuntiva. - concludono - Un futura azienda unica dei servizi per investimenti a beneficio del territorio per la riduzione dei costi sostenuti da cittadini e imprese per lo smaltimento dei rifiuti , per opportunità di crescita professionale di chi vi lavora e chi troverà occupazione nell’indotto generato.»