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  • Busta paga pesante, Cisl maceratese: “ Impegno, equità e giustizia per la nostra gente” Consegnate 3.483 firme al Prefetto di Macerata

«Sono 3.483  le firme raccolte sul nostro appello ai Presidenti delle Camere e al Presidente del Consiglio per chiedere un immediato intervento normativo di modifica delle modalità di restituzione dell’IRPEF sospesa a seguito del sisma. 3.483 firme raccolte dalla CISL solo nel cratere maceratese e in soli cinque giorni e tante sono le sottoscrizioni che continuano ancora oggi ad arrivare nelle nostre sedi. -   esordiscono  così,  con  grande soddisfazione, Silvia Spinaci, responsabile Cisl di Macerata e Rocco Gravina, responsabile Cisl  di Tolentino – Camerino che oggi hanno consegnato le firme raccolte al Prefetto di Macerata - Una grande partecipazione che ha portato a un risultato essenziale per la nostra gente. E con questa consegna vogliamo esprimere un sentito ringraziamento ai tantissimi lavoratori, pensionati, cittadini che ci hanno dato fiducia e che insieme a noi non hanno mollato fino all’ultimo, anche quando in tanti pensavano che fosse ormai una battaglia persa.- continuano -  In tutti i luoghi di lavoro, dalle scuole e università alle aziende, dalle banche agli uffici pubblici, nelle piazze, nei mercati, nelle nostre sedi, il flusso della raccolta firme è stato ininterrotto. Segno di un territorio che non si arrende e che resiste.»

 

L’incontro con il Prefetto, «che ci ha ringraziati per il nostro costante ruolo di presidio del territorio e di rappresentanza degli interessi e delle esigenze delle popolazioni colpite dal terremoto, è stata l’occasione per fare il punto su tante problematiche del post sisma che restano ancora aperte. Sulla stessa emergenza della “busta paga pesante” ci sono infatti aspetti essenziali che devono essere ancora chiariti. » sottolineano Spinaci e Gravina . Nello specifico va precisato che, in alcuni comparti della pubblica amministrazione (come scuola, vigili del fuoco, Guardia di Finanza e Polizia) la restituzione dell’IRPEF è già partita su iniziativa della Ragioneria dello Stato, mediante trattenuta sullo stipendio di maggio.« Ora, per evitare la beffa di un’assurda disparità di trattamento, è fondamentale che sia garantita a questi lavoratori la possibilità di passare alla restituzione in 60 rate a partire da gennaio 2019Chiediamo che per questi lavoratori la restituzione venga subito congelata e che possano richiedere il ristorno della rata già versata. Il Prefetto nei giorni scorsi, prendendo visione del nostro appello ha adottato tutti gli strumenti a sua disposizione per sollecitare un intervento risolutivo – concludono i responsabili della Cisl maceratese - ed ha tempestivamente segnalato questa specifica problematica al Commissario Straordinario Paola De Micheli, che ha a sua volta assunto l’impegno di risolvere quanto prima anche questa situazione. »