«Come Cisl abbiamo da subito giudicato in maniera positiva l'approvazione, avvenuta lo scorso 29 maggio, del Decreto Legge riguardante le misure urgenti a favore delle popolazioni dei territori delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria, interessati dagli eventi sismici verificatisi dal 24 agosto 2016 e per il quale ci siamo fortemente battuti a livello territoriale e nazionale. Ma purtroppo constatiamo che rimangono ancora alcune questioni che hanno bisogno di chiarimenti immediati». Lo dichiara in una nota il Segretario confederale della Cisl, Andrea Cuccello. «In alcuni comparti della pubblica amministrazione (come scuola, vigili del fuoco, Guardia di Finanza e Polizia), ad esempio, a differenza di quanto previsto dal decreto e cioè la possibilità di estendere il pagamento delle ritenute fiscali ad una data successiva al 31 maggio del 2018, la restituzione dell’IRPEF è già stata avviata su iniziativa della Ragioneria dello Stato mediante trattenuta sullo stipendio di maggio. È dunque palese la diversità di trattamento che verrà inevitabilmente a verificarsi tra i lavoratori degli stessi comparti. Per evitare che questo accada è fondamentale garantire loro la possibilità di passare alla restituzione in 60 rate a partire da gennaio 2019. Chiediamo che quanto precedentemente stabilito, ovvero la restituzione a partire dal 31 maggio 2018 nella tempistica massima di 24 mesi, possa essere subito congelata e che si possa procedere al ristorno della rata già versata. Sappiamo dell’impegno di alcuni Prefetti che nei giorni scorsi incontrandosi con le Cisl territoriali hanno fatto loro il nostro appello ed adottato tutti gli strumenti a disposizione per sollecitare un intervento risolutivo, segnalando questa specifica problematica al Commissario Straordinario Paola De Micheli, alla quale ci rivolgiamo anche noi affinché si possa arrivare al superamento di questa problematica».