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  • Le proposte di Cgil Cisl e Uil ai candidati Sindaco per la città di Ancona

Nella cosiddetta “Regione di Mezzo”, Ancona, città capoluogo, riveste   sicuramente un  ruolo centrale   e in questi anni ha intrapreso – pur nelle difficoltà determinate da una crisi tanto diffusa quanto perdurante - un percorso utile a  definire la  sua identità in un contesto economico e sociale in trasformazione.

In questo quadro,  Cgil Cisl Uil, sono convinti che solo nella saldatura armonica tra sviluppo, lavoro e cura, cioè tra crescita economica e crescita sociale, il territorio può davvero realizzare le sue potenzialità.

Ritengono quindi  fondamentale che il Comune – con il concorso di tutti i soggetti sociali ed economici e i principali poli produttivi e formativi, a partire dall’Università Politecnica delle Marche – sia motore del rilancio, progettando e realizzando una serie di azioni positive e  condivise,  valorizzando più che mai tutte le forme di partecipazione.   

Cgil Cisl Uil, nella logica di una  ri-generazione di ruolo e  qualità della città  di Ancona – consapevoli di  rappresentare circa il 20% degli elettori: lavoratrici e lavoratori, disoccupati, pensionate e pensionati residenti ad Ancona -  sentono la responsabilità di dare voce ad istanze che mettano al centro il benessere collettivo e ridiano prospettive di miglioramento ai cittadini. Per questo occorre rifuggire facili scappatoie demagogiche di chi strumentalizza, amplificandole, paura, ansia, chiusure: sentimenti che non vanno sottaciuti, bensì gestiti con saggezza, fiducia, richiamo al senso civile della convivenza; aprendo a prospettive di sviluppo e non ritirandosi dentro trincee sempre più piccole. Se si sarà capaci di dare questa prospettiva di apertura e di crescita alla città- secondo i sindacati - allora Ancona potrà valorizzare quei segni di rilancio che già si intravedono, costruendo iniziative e forme tali da superare anche le molte criticità, ritardi, debolezze, che tuttora permangono.

Le scelte da portare avanti, dovranno necessariamente essere  frutto di relazioni e confronti,  in  un lavoro di rete,   promosso dall’istituzione comunale  attivando  sinergie e mettendo in campo capacità progettuali.

Ai candidati Sindaci, Cgil Cisl Uil  propongono una serie di proposte su  tre macro aree quali :

 

1.       Sviluppo e lavoro

·         Centralità delle politiche di allargamento delle possibilità di occupazione degli anconetani, con un attenzione particolare ai giovani: dallo sviluppo del co-working, alla  messa a sistema di un rapporto Amministrazione-Territorio-Scuola-Impresa;

·         Serve una nuova sede, più funzionale, per il Centro per l’impiego.

·         Intreccio sempre più evidente  fra tutela ambientale e  sviluppo della “blue economy”.

·         Porto, come vettore principale di sviluppo considerato  fulcro economico e anima vera della città, nell’intreccio fra logistica, merci e turismo. Aprirsi ad investimenti di prospettiva, anche con l’intreccio dei privati.

·         Il nuovo slancio della cantieristica navale va valorizzato nell’intreccio con l’indotto locale, per favorire l’avanzamento tecnologico e la riconversione dello storico apparato artigiano.

·         L’uscita Porto/A14 rimane la risposta infrastrutturale ineludibile per chiunque vada ad amministrare.

·         Favorire la crescita dell’impresa innovativa anche nel commercio sostenendo la diversificazione creativa dell’offerta e l’impresa giovanile, a fronte degli affitti impossibili del centro città

·         Costruire un terreno fertile per le aziende capaci di servizi avanzati alle imprese, in un mondo sempre più digitalizzato

 

2.       Progettazione urbana, infrastrutture,  viabilità

·         Limitare consumo di suolo e promuovere al massimo delle possibilità la riconversione del costruito

·         Sostegno ai progetti come quelli relativi al nuovo “water front” e al nuovo ingresso alla città “Palombella – Archi”: un percorso che non può interrompersi e che richiede intelligente rapporto con Stato e UE.

·         Arricchimento dei servizi di base per i quartieri periferici e le frazioni: non bastano solo le scuole; servono aree verdi e impianti sportivi, luoghi di ritrovo effettivamente fruibili e servizi sociali a misura degli specifici bisogni; serve incentivare la presenza di attività commerciali e di pubblico esercizio

·         Salvaguardare il ruolo di cerniera tanto urbana quanto sociale e di integrazione della “Seconda Ancona”, rendendo risorsa anche la presenza multietnica.Ricordiamo,fra gli esempi di possibile iniziativa, il recente focus promosso da Cgil Cisl e Uil con “Cittadinanzattiva” sull’Area  ex-CRASS .

·         Ridare piena centralità al tema dei collegamenti viari con il resto del Paese e con l’Europa del Nord. Va mantenuta alta la pressione per l’effettivo raddoppio della ferrovia Ancona-Roma

 

3.       Sostegno alle fragilità sociali  e qualità dei servizi

·         Potenziamento dell’investimento complessivo sulle politiche sociali

·         Indire, entro un anno, una “conferenza cittadina della socialità”, preceduta da un vasto e inclusivo lavoro preparatorio ( ampliando l’esperienza del progetto “Ancona città in comune”)

·         Celere realizzazione del nuovo Inrca – Ospedale di Camerano, anche  per alleggerire Torrette di funzioni che non possono continuare ad esserle proprie. A ricaduta i temi del Pronto Soccorso e Punto di primo intervento in città.

·         Recupero dell’attuale area Inrca e  individuazione della  sua destinazione a usi d’interesse generale

·         Sostegno alle fragilità sociali abitative favorendo progetti di co-housing e housing sociale diffusi( vedi esperienza Osimo).

·         Potenziamento delle politiche giovanili con maggiore coinvolgimento di questa fascia di popolazione e con la reale integrazione dei 17 mila universitari che, in gran parte, vengono da fuori ma che possono dare un forte contributo, anche di creatività e dinamicità, alla città.

·         Cultura come terreno da non penalizzare. Sostegno diffuso e valorizzazione del ruolo delle Muse e, soprattutto, della Mole come hub culturali del territorio

·         Ancona ha già una propria chiara collocazione e strategia sui principali servizi a rete: siamo consapevoli che da soli non si va - in termini di costi come di qualità – lontano e lavoriamo affinché progettualità, qualità e garanzie camminino, in tutti i settori, di pari passo.“Multiservizi” è una realtà consolidata  e vogliamo augurarci che analogo cammino si realizzi in tema di gestione delle reti gas. Siamo perché si definisca un percorso di garanzia – per il servizio come per i lavoratori – in vista delle future gare per il trasporto pubblico locale, dove “Conerobus” è portatrice di esperienze di qualità. Sosteniamo con forza il lungo percorso per la costituzione di un’Azienda unica provinciale pubblica per la gestione dei rifiuti e chiediamo a tutti i candidati di impegnarsi senza opacità in tal senso.

·         Messa in efficienza della macchina comunale - per rispondere alla drastica riduzione degli organici e l’aumento delle competenze – attraverso un efficace confronto con le rappresentanze sindacali

·         Appalti: proseguire sulla linea del Protocollo firmato nel 2016. Non sono accettabili risparmi per i cittadini bastati su crescita della precarietà e calo di qualità dei servizi.

 

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