L’ultima modifica normativa introdotta nella fase di conversione in legge del cosiddetto “decreto sblocca cantieri” ha previsto che la restituzione dell’IRPEF sospesa attraverso “busta paga pesante” avvenga a decorrere dal prossimo 15 ottobre.
«La restituzione, senza sanzioni e interessi, può essere fatta anche mediante rateizzazione fino a un massimo di 120 rate mensili di pari importo, con il versamento dell’importo corrispondente al valore delle prime cinque rate entro il 15 ottobre. – spiega il Segretario Regionale Cisl Marco Ferracuti in una nota- Può essere versata direttamente a cura del contribuente mediante F24 o mediante trattenuta in busta paga o pensione operata dal sostituto d’imposta su richiesta dell’interessato. »
L’insufficiente, tardivo o omesso pagamento di una o più rate comporta l’iscrizione a ruolo degli importi scaduti e non versati nonché delle relative sanzioni e interessi, salvo che il contribuente si avvalga del ravvedimento operoso.
« Mentre continua il nostro impegno,politico e sindacale, per ottenere un urgente intervento di modifica di tale normativa che elimini l’obbligo di versamento della prima maxi rata di cinque mensilità, posticipi in via definitiva a stabile l’avvio della restituzione al 1 gennaio 2020 e possibilmente riduca l’entità delle somme da restituire, va ricordato - conclude Ferracuti - che i lavoratori dipendenti che necessitano dell’elaborazione del modello F24 possono rivolgersi ai nostri Centri di Assistenza Fiscale presentando il modello 730 o Redditi nonché le CU degli anni 2017 e 2018».