Organizzata dai sindacati, si è svolta il 5 ultimo scorso, una assemblea aperta per affrontare la situazione dell’Ospedale di Cagli e dell’insieme della sanità della provincia di Pesaro.
Di fronte ad una significativa presenza di lavoratori e cittadini, ed al sindaco Alberti, i tre rappresentanti di CGIL, CISL e UIL, Simona Ricci, Gabrio Tonelli e Laura Biagiotti, hanno manifestato la preoccupazione per le notizie apparse recentemente riguardanti il nosocomio di Cagli e della sua trasformazione in Ospedale di comunità, con affidamento al privato della gestione dei servizi.
L’accusa che i Sindacati rivolgono ai responsabili regionali riguarda la mancanza di confronto con le parti sociali, una politica degli annunci che crea allarmismo e confusione e la inesistente condivisione delle scelte annunciate.
Da tempo le Organizzazioni sindacali chiedono chiarezza su alcuni punti fondamentali:
Ciò conferma il grave stato confusionale della politica sanitaria e l’esigenza di aprire un confronto ampio con le Istituzioni e con le Parti Sociali.
In particolare, è stato da tutti sottolineato, come a poco più di 20 giorni dall'entrata a regime della DGR 139 sugli ospedali di comunità delle Marche che, lo ricordiamo, prevede tra le altre cose la chiusura dei Punti di Primo Intervento Territoriali senza che a tutt'oggi esistano atti amministrativi e organizzativi che definiscano con puntualità il funzionamento degli ambulatori territoriali, peraltro aperti solo di giorno, come manchi qualsiasi informativa sia agli operatori che ai cittadini.
L’assemblea si è conclusa con l’impegno di verificare, in occasione dell’incontro del 16 dicembre prossimo, nel merito la situazione con il dr. Fiorenzuolo, direttore di Area vasta e con la Dr.ssa Capalbo direttrice di Marche Nord e mantenere aperto il confronto ed il dialogo con i lavoratori ed i cittadini per verificare assieme le eventuali iniziative da assumere .