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  • Centri commerciali, necessario rispettare le regole

«E’ necessario trovare il giusto equilibrio tra le esigenze delle attività commerciali e la qualità della vita di operatori, dipendenti e cittadini». Lo affermano le Federazioni del commercio di Cgil Cisl e Uil di Macerata, che in tema di deroghe alle chiusure domenicali e festive rispondono alle affermazioni Mauro Canale,  dell’Assessore al commercio del Comune di Civitanova marche. Lavoratori ricattati. Secondo Canale la riduzione delle domeniche di apertura degli esercizi commerciali si tradurrà in una diminuzione dei posti di lavoro. «Affermazione del tutto fuori luogo – afferma Marco Squartini, Segretario generale della Fisascat Cisl – nonché offensiva nei confronti di chi, con il ricatto della perdita del posto, è costretto a lavorare praticamente gratis tutte le domeniche». La nuova normativa regionale. Nei giorni scorsi è stata approvata la legge regionale di riforma del testo unico del commercio. La nuova normativa impone un vincolo rigido alle aperture dei centri commerciali: le aperture domenicali e le festività derogabili saranno complessivamente di 28 giorni. Le aperture sono comunque al di sopra della media europea e si vanno a sommare alle 13 ore di apertura giornaliera dei centri commerciali dal lunedì al sabato. Rivitalizzare i centri storici. «Quella prevista dalla legge - prosegue Squartini - è una  una disponibilità più che sufficiente per garantire la fruibilità degli esercizi a chiunque voglia far spese. Un conto sono le attività dei centri storici o dei centri commerciali naturali, cioè quelli che devono servire a dare lustro e immagine alla città. Per questo tipo di esercizi non ci sono vincoli, proprio per andare incontro alla necessità di ricreare luoghi di aggregazione e socializzazione “naturali”. Discorso diverso per le piazze finte dei centri commerciali, che ubicati sempre fuori dai centri urbani, hanno contribuito fortemente nel tempo al depauperamento culturale, sociale e anche commerciale delle città stesse». I centri commerciali e il consumismo. «Il problema - secondo il Segretario della Fisascat Cisl di Macerata - è che l’amministrazione comunale ritiene di delegare ai centri commerciali le iniziative di attrazione turistica, evitando così di affrontare i problemi  del rilancio della città e la valorizzazione del centro storico, la predisposizione di parcheggi e delle iniziative ludico-culturali. Peccato che gli obiettivi siano diversi e che  i centri commerciali promuovono esclusivamente  business e consumismo». Necessario rispettare le regole. I sindacati di categoria sostengono la necessità di tornare, a tutti i livelli, a rispettare regole e istituzioni piuttosto che cercare mille appigli e cavilli per derogare la normativa vigente a seconda degli interessi privati. In particolare sono  le deroghe predisposte dalle amministrazioni comunali che consentono ai centri commerciali di restare aperti la domenica e i festivi. Nello specifico l'invito è al Comune di Civitanova Marche, con il quale è previsto un incontro per il 23 novembre prossimo, e rispetto al quale il sindacato «auspica un ritorno alla ragionevolezza, all'equilibrio e al rispetto della  regionale, affinché  tutta la città, operatori e cittadini, ne possano trarre  beneficio».