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  • Crisi economica e concorrenza sleale

Tra i tanti effetti negativi, a volte drammatici, che la crisi economica sta producendo, vi è anche l’insorgere della pratica della concorrenza sleale tra  aziende. In particolare, l’aspetto più grave è quanto sta avvenendo nella grande distribuzione. Tra le aziende della grande distribuzione, pur di mantenere o recuperare quote di mercato e quindi clientela, si è aperta la lotta al “prezzo più basso”, a suon di sconti e promozioni varie. Ciò che preoccupa e non poco, è,  che in alcuni casi, la politica dei prezzi bassi, viene praticata, in particolare da aziende, che pur essendo grandi catene, non applicano correttamente i contratti nazionali di lavoro ai propri dipendenti, anzi, arrivano addirittura a disdettare gli accordi sindacali sottoscritti. Il risultato, è che riescono a competere sul mercato con un costo del lavoro più basso rispetto ad altre che per etica e tradizione, pagano correttamente i propri dipendenti, innescando così, una concorrenza sleale che mette ulteriormente in difficoltà quelle poche aziende “eticamente corrette”. Questa situazione sta ingenerando non poca preoccupazione nel mondo del lavoro, perché, i lavoratori del commercio e della grande distribuzione commerciale, corrono un grande rischio: la moda a chi paga di meno  per conquistare clientela e fette di mercato sempre più grandi. FILCAMS CGIL, FISASCAT CISL E UILTUCS UIL, esprimono forte preoccupazione per quanto sta avvenendo in provincia ed in particolare nella città di Pesaro. Rivolgono un accorato appello alle Istituzioni, all’Amministrazione comunale ed all’assessorato al commercio più in particolare, perché indirizzino le loro politiche di sostegno e di agevolazioni verso quelle aziende che si impegnano a rispettare i contratti di lavoro, a pagare correttamente i propri dipendenti, perché, solo così, si evita di favorire i “soliti furbi” che sulla pelle dei lavoratori e dei più deboli costruiscono le loro fortune. Bisogna evitare di penalizzare ulteriormente le aziende corrette e proteggere il tessuto commerciale locale dei tanti piccoli negozi che già soffrono pesantemente della concorrenza della grande distribuzione che da anni, ha ridotto il settore in estrema difficoltà.

Pesaro, 27.09.2010