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  • CONGRESSO REGIONALE FISTEL CISL, 19 marzo 2013 - Castelfidardo

Emerge una mappa preoccupante delle crisi nei settori della carta, della comunicazione, dello spettacolo e della telefonia, dal V Congresso Regionale della Fistel. Luci ed ombre di una crisi che morde in particolare il settore cartotecnico legato all’edilizia penalizzando fortemente le aziende che lavorano nella produzione di materiali ad essa collegata. Piu luci che ombre quando si parla di Sacart e della Exfisi che nonostante negli anni l 2009-2010 hanno avuto evidenti difficoltà di bilancio ed una esposizione debitoria sono riusciti a recuperare commesse di produttivita’ che hanno consentito un sostanziale pareggio di bilancio.così anche nella Fiorini International e nella Ritrama, nonostante la crisi di mercato la situazione ha visto negli anni un incremento produttivo grazie alle scelte manageriali che hanno consentito di acquisire quote di mercato anche all’estero. Nell’ambito delle aziende grafiche il gruppo Rotopress anche se interessato parzialmente all’utilizzo degli ammortizzatori sociali nel corso di quest’ultimo quadriennio, ha sostanzialmente rispettato le attese di bilancio. Al Corriere Adriatico dopo aver negli anni terziarizzato il reparto rotativa - cioè la stampa del giornale - alla ditta Rotopress, nel 2011 è stata avviata una ulteriore procedura di esubero per 6 lavoratori nell’ambito poligrafico, gestita con l’applicazione della solidarietà spalmata su tutto il personale e di 3 giornalisti che hanno aderito al prepensionamento. Permane la preoccupazione sulla prospettiva futura di un giornale con continui bilanci annuali fortemente passivi (il 2012 si è chiuso con una perdita di 1,8 milioni di euro) anche a causa del forte ridimensionamento della pubblicità in questi ultimi anni. Ombre in Telecom Italia che ormai da anni ha intrapreso un percorso di costante di riduzione del personale a livello nazionale con 5.000 esuberi nel triennio 2008/2010 a cui vanno sommati altri 3.900 nel biennio 2011/2012 che sono stati gestiti con l’utilizzo di ammortizzatori sociali“ mobilità volontaria ai fini pensionistici “ e contestuale attivazione della solidarietà per circa 30.000 lavoratori. Nelle Marche la sede di Ancona ha ridotto in maniera importante il numero degli addetti passando da 450 a circa 100 unità, e ha presentato una riorganizzazione aziendale che colpirà prevalentemente il settore del call center e non solo. Nel reparto directory assistance e 1254 continuerà ancora l’utilizzo dei contratti di solidarietà. E nel settore dello spettacolo e della cultura la crisi rischia di avere effetti devastanti. i tagli del fondo unico per lo spettacolo e il ridimensionamento importante dei contributi da parte delle istituzioni locali, mettono a rischio in maniera dirompente i bilanci delle fondazioni con inevitabili conseguenze sui lavoratori del Teatro delle Muse, del Teatro Stabile già oggi in sostanziale rischio liquidazione, dell’Accademia Musicale e dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana. E in chiusura una buona notizia la Rai dopo due anni e mezzo dalla scadenza del contratto e di incessanti trattative, ha rinnovato il contratto nazionale di lavoro con soddisfazione dei lavoratori che adesso potranno vivere la situazione aziendale sempre delicata con più serenità.