Fincantieri, a seguito di incontri sindacali nazionali e locali, ha deciso di rinviare l’apertura che aveva annunciato per il 14 aprile. È una buona notizia, comunicata da FIM-FIOM-UILM Nazionali, che ci spinge però a tenere alta l’attenzione!
Come CGIL CISL UIL di Ancona avevamo subito fatto pervenire la nostra ferma contrarietà rispetto alle intenzioni di Fincantieri: condividiamo infatti in pieno le preoccupazioni della RSU FIM-FIOM-UILM che evidenziava, in una nota, il rischio per la salute e la sicurezza dei circa 2500 lavoratori che sarebbero stati coinvolti nella riapertura.
Ci è apparso del tutto evidente che, di fronte alla necessità di contenere il movimento delle persone e di preservare il distanziamento sociale, invocata dalle istituzioni locali e nazionale e dalle autorità sanitarie come primo elemento di lotta al contagio, le intenzioni di Fincantieri fossero sia contraddittorie che pericolose.
«Auspichiamo che tutto il sistema economico e produttivo contribuisca a mantenere il comportamento disciplinato che i cittadini della nostra regione si sono impegnati ad attuare, sapendo che vi sono ancora 1052 persone ricoverate negli ospedali marchigiani, di cui 127 in terapia intensiva, all’interno di strutture sanitarie che sono ancora sotto pressione e con personale allo stremo» dichiarano Marco Bastianelli (Cgil Ancona), Alessandro Mancinelli (Cisl Ancona) e Claudia Mazzucchelli (Uil Ancona).
Come hanno scritto nei giorni scorsi CGIL CISL UIL Marche: «Se oggi non siamo in grado di fare responsabilmente le scelte giuste e ci facciamo prendere da frenesie illogiche, lo sconteremo a caro prezzo, non solo rischiando di disperdere tutti i sacrifici fatti finora ma anche di peggiorare ulteriormente le prospettive di ripresa»