Il Governo ha ceduto alle pressioni di Confindustria che cinicamente continua ad anteporre la logica del profitto a quella della tutela della salute dei lavoratori.
Il decreto del Governo sulle attività essenziali ha allargato eccessivamente le maglie. L'elenco delle attività contenute nel decreto è troppo ampio e sta consentendo a tante aziende di tornare indietro rispetto all'ipotesi di sospensione dell'attività.
È evidente che il Governo ha ceduto alle pressioni di Confindustria che cinicamente continua ad anteporre la logica del profitto a quella della tutela della salute dei lavoratori. Nonostante Confindustria abbia firmato il Protocollo sulla sicurezza insieme al Governo e alle OO.SS. non ha perso tempo ad attivare il suo ruolo di lobby per cambiare i contenuti del decreto.
Inoltre, i contenuti del decreto conferiscono ampi poteri di deroga, rispetto al criterio di essenzialità, al Ministero delle Attività produttive e dell'Economia e Finanza oltre ad ampliare il potere sulla stessa materia alle Prefetture.
Femca Cisl - Filctem Cgil - Uiltec Uil garantiranno copertura politica per tutte le iniziative che le strutture e le Rsu, appartenenti ai settori aggiunti nello schema del decreto che non rispondono alla caratteristica di attività essenziali, riterranno opportuno mettere in campo, fino alla proclamazione di sciopero.
Femca Cisl - Filctem Cgil - Uiltec Uil ritengono che per tutti coloro che dovranno con il loro lavoro assicurare i servizi essenziali per il paese, l’applicazione del protocollo del 14 marzo sia indispensabile per garantire il diritto costituzionale alla salute individuale e collettivo. Pertanto, chiedono misure stringenti per garantire l’applicazione del protocollo stesso con l’intervento, se necessario, delle autorità sanitarie e delle forze di sicurezza.