Notizie dalle categorie - enti - associazioni

09/04/2010 Il sindacato scende di nuovo sul piede di guerra
Contro la direzione della Zona 11 per la carenza di infermieri, il mancato completamento dei concorsi per i primari, il  problema della sicurezza del "Murri" dopo l'ultima aggressione di un medico nel parcheggio dell'ospedale di rete e non ultimo il disagio lavorativo dovuto ai mezzi di trasposto considerati inadeguati dagli infermieri dell'Adi di Porto San Giorgio. Intanto sabato prossimo, ore 15,30, sarà inaugurata la pista per l'eliambulanza antistante l'ospedale di Montegranaro. Si chiede Donati: «Perchè circa 400 domande di mobilità in entrata a disposizione dell'ufficio personale da settembre 2009 a marzo 2010 giacciono ancora inevase e per quale motivo nonostante la grave carenza d'infermieri si sono voluti attivare i nuovi reparti di Medicina e s'intende completare l'opera con l'apertura di 12 posti di Neurologia?». «La priorità - dice Donati — sarà assegnare i nuovi sei infermieri a questo reparto. E tutti gli altri reparti in cui le ferie sono bloccate ed i riposi non garantiti che cosa dovrebbero fare?». 
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29/03/2010 Conclave dirigenti senza confronto
"Manca il confronto sindacale", sentenzia Luca Talevi, Segretario Generale regionale della Cisl Funzione Pubblica. Il percorso della  riorganizzazione della macchina  comunale, a cominciare dal riassetto dei dirigenti, sembra così partire in salita. Talevi parte dal conclave della giunta, sabato a Pontebovesecco, a Genga. "Importante perché denota l'attenzione dell'amministrazione verso il  tema della macchina organizzativa e del personale", ma sul quale, aggiunge, "si denotano delle perplessità legate al fatto che trovare un accordo politico sui nuovi assetti dirigenziali è solo la prima parte di un ben più articolato percorso che deve coinvolgere Rsu ed organizzazioni sindacali, per  comprendere le esigenze dei lavoratori e concertare una organizzazione del lavoro in grado veramente di coniugare  l'efficienza e l'efficacia dei servizi con le problematiche di coloro che quotidianamente operano all'interno dei luoghi  di lavoro". "Questo - aggiunge Talevi in una nota - per evitare che uno schema definito sulla carta non funzioni poi effettivamente nella realtà, dato che, come noto, da mesi si stenta a trovare per esempio una risposta organizzativa adeguata e strutturale a settori quali lo Stato Civile o le Infrastrutture viarie, e complessivamente tutti i settori operano in una situazione di  difficoltà a causa dei pensionamenti (circa 45 l'anno), non compensati da un turnover adeguato stante le note difficoltà legislative esistenti per coprire i posti vacanti". "Definire gli assetti dirigenziali ha dunque un senso all'interno di un ragionamento più ampio che deve vedere il coinvolgimento sindacale, anche perché la nuova riorganizzazione avrà impatti inevitabili sugli assetti di responsabilità sub-dirigenziali che dovranno essere preventivamente affrontati e definiti stante gli effetti sulla contrattazione decentrata", conclude Talevi.
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16/03/2010 Gestione rifiuti: la preoccupazione del Sindacato
A seguito dell’incontro tra le rappresentanze sindacali FP CGIL, FIT CISL e UILT con il Sindaco del Comune di Ancona Fiorello Gramillano, l’Assessore delle Aziende Diego Franzoni e il Presidente di Anconambiente Lino Secchi, avvenuto presso il Comune di Ancona in data 09/03/2010, le OO.SS. territoriali rappresentate rispettivamente da Tenenti, Agostinelli e Ippoliti hanno espresso: Preoccupazione per la situazione economica e finanziaria di Anconambiente, creatasi a seguito dei cospicui investimenti effettuati per l’avvio del servizio porta a porta. Perplessità per le future iniziative che il Consorzio Conero Ambiente intende mettere in atto riguardanti la gestione dei rifiuti e, in particolare, quelle relative all’avvio di gare con le quali si intende assegnare il servizio di igiene urbana nei Comuni con contratto di affidamento in scadenza prima della fine del 2011. Tutto questo, in un contesto in cui il Consorzio Conero Ambiente non è più legittimato ad agire, in quanto superato dalla normativa regionale che affida le competenze in materia di gare al nuovo soggetto “A.D.A.” che non effettuerà più gare singole per ogni comune, ma realizzerà un’unica gara di appalto per un soggetto unico di gestione nell’ambito dell’ intero bacino.Pertanto le OO.SS. hanno chiesto espressamente all’Amministrazione Comunale (quale socio di maggioranza all’interno del Consorzio) un intervento deciso su Conero Ambiente, affinché questo non proceda con le gare di appalto nei comuni con il servizio di igiene urbana in scadenza prima del 31.12.2011. Le OO.SS. invitano i soggetti coinvolti ovvero: Regione, Provincia ed i 49 comuni appartenenti al futuro “Nuovo Consorzio”, ad avviare un lavoro all’unisono per addivenire, entro il 31.12.2011, al rispetto della normativa regionale vigente, attraverso azioni coerenti che tutelino il territorio, le aziende, i comuni (dove sono dislocati impianti e discariche), i lavoratori del settore e, non per ultimo, i cittadini ai quali viene erogato il servizio.Ancona, 10 marzo 2010                                                                                       FP CIGL FIT CISL UILTRASPORTI
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15/03/2010 L'isola dei cassintegrati
"Un modo originale, ma fermo, per dire basta con questa precarietà del lavoro", ha commentato Giovanni Matta, segretario regionale della Cisl Sardegna, a Conquiste del Lavoro, il quotidiano della Cisl, "Alla Rai prende il via L'isola dei famosi - aveva annunciato uno degli operai sbarcati lo scorso 25 febbraio ai funzionari del Parco - qui all'Asinara noi da oggi cominciamo 'L'isola dei cassintegrati' e non ce ne andremo fino a quando non sapremo qualcosa sul nostro destino".L'ennesima crisi della chimica italiana Quello ideato dalle tute blu non è uno show per far impennare l'Auditel, ma una provocazione per attirare l'attenzione nazionale sulla vertenza dello stabilimento turritano, sfruttando la notorietà dell'ex Cajenna del Mediterraneo. Sono 121 i dipendenti della Vinyls, società in amministrazione straordinaria da sei mesi, e una sessantina quelli dell'Eurocoop spediti a casa dopo la chiusura degli impianti del pvc e del vcm.Eni grande assente "La protesta - ha precisato Matta - nasce dopo mesi e mesi di rinvii rispetto alla ripresa produttiva degli impianti ed è la conseguenza del comportamento dell'Eni che, non sta concedendo una parte dei servizi e delle materie prime (etilene e dicloretano) necessari per far riprendere l'attività degli impianti".Salvati dai "Saraceni" La lotta di un manipolo di lavoratori, arroccati nella Torre Aragonese di Porto Torres, ha tenuto in piedi la vertenza. Ora c'è un passo avanti, "da valutare con prudenza ma anche con spirito costruttivo", ha sottolineato Giampiero Murgia, segretario territoriale della Femca Cisl. Nei giorni scorsi al ministero dello Sviluppo economico è stato infatti raggiunto tra Eni e Ramco un'intesa di massima sul trasferimento degli asset di Assemini, Marghera e Cirò Marina (il clorosoda in Sardegna e Veneto e la salina in Calabria) con l'obiettivo di ricomporre il ciclo della filiera del cloro. La strada è quella proposta dagli arabi della Ramco: tutto o niente.Gli imprenditori del Qatar, infatti, non intendono acquisire solo Vinyls, che è un impianto a valle del sistema, ma puntano a rilevare dall'Eni anche le produzioni a monte, in sostanza tutta la catena del cloro per proseguire a ciclo completo le attività di Cvm e Pvc. Per arrivare a definire l'operazione, la Ramco ha dato anche la disponibilità ad affittare provvisoriamente il ramo d'azienda pur di sbloccare in tempi rapidi la vicenda e riavviare la produzione.Corsa contro il tempo Se l'avventura dei "naufraghi" dell'Asinara dovesse finire nel peggiore dei modi, e cioè con il crac della società ex Ineos e i licenziamenti collettivi, tutto il petrolchimico sarebbe avviato a una morte rapida. Si tratta, dunque, di una corsa contro il tempo e più passano i giorni più diminuiscono le possibilità di riavviare con successo gli impianti. Non è ancora troppo tardi, ma non possono essere ammessi altri intoppi, altrimenti rischia fare saltare tutto per aria e di cancellare anche il percorso che, con grande fatica, è stato costruito finora. "Se dovesse accadere questo - avverte Murgia - non basterebbe più nemmeno l'occupazione dell'isola di Capri per salvarci".Intanto cresce l'attenzione sui giornali e nella grande rete. Su Facebook i lavoratori hanno aperto una pagina a cui aderiscono oltre 65 mila persone che si sono strette in rete per seguire la diretta del confinamento degli operai sull'isola de l'Asinara.E' attivo anche un blog: http://isoladeicassintegrati.com/http://www.youtube.com/watch?v=PAzPx3Y91V0
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12/03/2010 Protocollo di intesa tra l'Amministrazione comunale di Pesaro e le Segreterie di di Cgil, Cisl e Uil e Spi, Fnp e Uilp
E' stato sottoscritto il protocollo di intesa tra l'Amministrazione comunale di Pesaro e le Segreterie di di Cgil, Cisl e Uil e Spi, Fnp e Uilp. Tra le misure concrete previste c'è quella di incrementare le risorse finanziarie destinate alle politiche di welfare, prorogare anche al 2010 le misure anticrisi, escludere dagli aumenti tariffari delle famiglie con reddito Isee medio-basso, emanare entro il 31 marzo il bando in materia di “tariffe sociali” per la concessione di un contributo alle famiglie con reddito inferiore ai 5.000 € Isee, per sostenere il pagamento della tariffa per il servizio di igiene urbana, garantire l’applicazione delle intese sottoscritte a livello di Ambito Territoriale Sociale in materia di appalti dei servizi al fine di garantire il rispetto delle normative e dei contratti di lavoro e la qualità dei servizi erogati, dare continuità e valorizzare ulteriormente il rapporto con le associazioni del volontariato, prevedere risorse finanziarie necessarie a rinnovare i contratti integrativi per il personale. Clicca sul link sottostante per visualizzare il testo del Protocollo di intesa tra l'Amministrazione comunale di Pesaro e le Segreterie di di Cgil, Cisl e Uil e Spi, Fnp e Uilp: http://www.scribd.com/doc/28250624
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08/03/2010 Sicurezza delle strade: la denuncia della Fit-Cisl
La componente RSU della FIT CISL di Conerobus denuncia con forza l’immobilismo dell’Amministrazione Comunale di Ancona in merito alle problematiche inerenti alla viabilità e la sicurezza delle strade, nonostante i buoni propositi manifestati dal Sindaco Prof. Gramillano nell’ultimo incontro. Infatti, a tuttoggi non sono stati ancora calendarizzati i tavoli tecnici congiunti di lavoro tra il Comune e le RSU degli Autisti di Conerobus, mentre le precarie situazioni delle strade e la sregolata viabilità cittadina costituiscono un problema sempre più serio per l’incolumità e la sicurezza dei cittadini e degli stessi autisti. Tutto ciò è aggravato dalla mancanza di copertura di tutela legale per gli autisti, più volte rivendicata alla Dirigenza Aziendale di Conerobus e mai accolta. La RSU FIT CISL chiede all’Amministrazione comunale di Ancona l’immediato avvio dei tavoli tecnici congiunti di confronto, all’Azienda Conerobus la risoluzione delle problematiche concernenti la tutela legale, le vertenze aziendali legate al pagamento del premio di risultato, l’adeguamento delle competenze accessorie e quant’altro ancora in sospeso. La componente RSU della FIT CISL fa presente che il permanere di siffatta situazione comporterà, inevitabilmente, iniziative di lotta.                    Ancona, 5 marzo 2010
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05/03/2010 Infermieri: al via 160 assunzioni
Ancona: I rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil  e delle  relative categorie del Pubbilco impiego  hanno incontrato il Presidente della Regione Marche  per consolidare il percorso di collaborazione già avviato in questi anni relativo all'organizzazione dei servizi sanitari regionali. Nel corso della riunione sono stati confermati i bandi di concorso che verranno pubblicati a giorni per i posti di Dirigente delle professioni sanitarie. Quattro le aree interessate: infermieristica - ostetricia; riabilitativa; tecnico-sanitaria e tecniche di prevenzione. Il presidente ha confermato anche l'assunzione di 160 infermieri oltre al turn over, notizia di cui i sindacati hanno preso positivamente atto. Le parti in conclusione hanno convenuto sulla necessità di proseguire il percorso concertativo al fine di dare tutte le risposte necessarie richieste dai lavoratori della sanità pubblica e privata convenzionata in tema di organizzazione. I sindacati hanno evidenziato con forza la necessità di garantire a livello dirigenziale pari possibilità a tutte le professioni sanitarie coinvolte nei concorsi, mentre pur valutando positivamente la previsione di assunzione di nuovi infermieri ritengono fondamentale definire quanto prima le priorità assunzionali in tutti gli altri settori sanitari  alla luce delle tante emergenze esistenti e dai posti vacanti in dotazione organica.
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04/03/2010 Terza giornata di sciopero alla Se.Ba.
Azienda Se.Ba.E’ proseguita l’azione di protesta intrapresa dai colleghi della Se. Ba. con la terza giornata di sciopero consecutivo. E’ stata presidiata la Direzione Generale della Banca delle Marche, socio di maggioranza della Se. Ba., allo scopo di sollecitare i vertici aziendali di quell’Istituto, i quali non hanno ancora concesso neanche un incontro ai lavoratori ed alle rappresentanze sindacali, dimostrando una chiusura totale rispetto alle legittime istanze dei lavoratori volte alla salvaguardia del proprio posto di lavoro.Come evidenzia Giovanni Gianuario, segretario regionale della Fiba-Cisl, in vista dell’incontro che si terrà la prossima settimana presso l'assessorato regionale al lavoro, solo la direzione della Cassa di Risparmio di Fabriano ha ricevuto ieri le rappresentanze dei lavoratori della Se. Ba..Ricordiamo che gli azionisti della Se. Ba. sono i principali istituti di credito locali delle Marche i quali, della tanto sbandierata tutela del localismo, hanno fatto da sempre, ora più che mai, il proprio motivo d’orgoglio e persino la propria “ragion d’essere”. Purtroppo tocca, ai lavoratori della Se. Ba., loro malgrado, dover constatare e verificare sulla propria pelle, come il principio del “localismo” si stia rivelando unicamente e pericolosamente come un’effimero e velleitario strumento di marketing volto, in primo luogo, a tutelare il “localismo” dei   “consigli d’amministrazione” ed eventualmente, nella migliore delle ipotesi, a captare clientela.Oggi pomeriggio l’assessore alle Attività Economiche del Comune di Jesi, Olivi Daniele si è recato alla Se. Ba. dove ha incontrato i lavoratori e le rappresentanze sindacali. Ne è scaturito l’impegno di questi di indire, per la prossima settimana, un incontro con il Sindaco di Jesi e l’A.D. della Se. Ba. Dell’Aquila Claudio.         Ancona, 3 marzo 2010                                                                                                    La Segreteria Regionale                                                                                                                Fiba-Cisl
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26/02/2010 "Il velo nasconde". Un convegno promosso dalla Fnp Cisl
Si è svolto venerdì 5 marzo un interessante convegno dal titolo “Il velo nasconde”, promosso dalla FNP Cisl, dal Coordinamento donne Cisl e dall’Anteas. All'incontro, che si è svolto presso la sala del consiglio provinciale di Pesaro, hanno partecipato il prof. Francesco Zannini, docente di lingua araba e islamologia, Maria Pia Cerquetella, membro della segreteria regionale della Fnp Cisl, Mirella Giambartolomei, responsabile regionale del coordinamento donne della Fnp Cisl, Fiorella Astolfi, membro della segreteria provinciale della Fnp Cisl, Antonella Marchionni, operatrice dello sportello Immigrazione Anolf Cisl e Rita Luccardini, responsabile del coordinamento donne territoriale che ha moderato l'incontro. E' stata un’importante occasione per conoscere un mondo e una cultura, quella islamica, estremamente affascinante e per accrescere il dialogo con le varie comunità presenti nel nostro territorio. L'incontro ha visto un'ampia partecipazione anche da parte di giovani e studenti che hanno dimostrato molto interesse per i temi di attualità trattati e per la ricostruzione storica fatta dal prof. Zannini.  
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08/02/2010 Mutui: Adiconsum e le banche marchigiane a favore delle famiglie
Ancona 8 febbraio 2010 - Adiconsum Marche sta monitorando costantemente le adesioni dei singoli Istituti Bancari, aggiornate quotidianamente dall’Associazione Bancaria Italiana. Salutiamo finalmente con soddisfazione la partecipazione all’iniziativa delle principali banche del nostro territorio, che in alcuni casi sono andate oltre le previsioni dell’Accordo, apportando  modifiche migliorative alle condizioni proposte alla clientela. Mancano tuttavia all’appello le banche di credito cooperativo (ad oggi solo Ostra Vetere, Pergola e Pesaro),  Istituti tradizionalmente radicati nel nostro territorio e presenti con i propri sportelli in oltre 200 Comuni Marchigiani. Esempi positivi:  Banca Popolare di Ancona (Gruppo Ubi Banca), che ha esteso l’applicabilità della sospensiva anche ai mutui a tasso variabile, rata fissa e durata variabile, o Banca delle Marche, che non impone limiti all’importo del mutuo inizialmente erogato, né al reddito imponibile dell’intestatario; condizioni per ottenere la sospensione inoltre sono “difficoltà economiche tali da non consentire il pagamento dell’intera rata”, estendendo pertanto l’ambito delle condizioni soggettive, anche se su “valutazione ed insindacabile giudizio” della Banca. Tra le ultime entrate annoveriamo la Banca della Provincia di Macerata e la Cassa di Risparmio di Fano, (Gruppo Credito Valtellinese). Modifiche in senso migliorativo vengono anche dal Gruppo Intesa San Paolo, di cui fanno parte la Banca dell’Adriatico,  la Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno e Banca Fideuram. Da recepire infine in senso positivo l’assenso della maggioranza dei grandi Gruppi nazionali, con particolare riferimento all’ iniziativa della BNL che estende la possibilità di sospensiva anche ai prestiti personali. Un invito quindi ai possibili cittadini interessati a rivolgersi presso la propria banca e a segnalarci eventuali problematiche. La modulistica è a disposizione presso gli Istituti Bancari e le sedi Adiconsum.
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05/02/2010 Vigili del Fuoco in stato di agitazione: “distaccamento di Macerata Feltria a rischio”
Vigili del Fuoco sul piede di guerra a seguito del mancato accordo sulle risorse da destinare al nuovo Distaccamento di Macerata Feltria, anche, a seguito della secessione della Valmarecchia, rischia di non vedere assegnati uomini e mezzi. “Lasciare all’abbandono una zona così densa di popolazione e così lontana dai principali nuclei di gestione delle emergenza è una scelta a dir poco azzardata e che mette a repentaglio la sicurezza dei cittadini -. E’ quanto sostengono le segreterie provinciali e regionali di Cgil, Cisl e Uil all’indomani del vertice con le Direzioni regionali di Marche ed Emilia Romagna -. Nella zona di Macerata Feltria e, dell’Alto Montefeltro in genere, servirebbero almeno 16 unità permanenti e 12 discontinue e invece, attualmente, sono state destinate zero unità. E’ una scelta vergognosa sotto il profilo tecnico-organizzativo  in quanto il distaccamento di Macerata Feltria sarebbe stato indispensabile a prescindere dalla circostanza della secessione. A maggior ragione, alla luce del recente provvedimento, l’emergenza si fa più acuta e trascurare un simile bisogno di sicurezza di quei territori rischia di creare, quanto prima, pesanti ricadute”. Per tali motivi le segreterie sindacali, dopo la fumata nera dell’ultimo incontro, hanno già chiesto l’apertura di un tavolo di conciliazione a livello nazionale. I vigili del fuoco, quindi, promettono battaglia, mantengono lo stato di agitazione, faranno sentire la propria voce direttamente al ministro. La situazione appare critica anche in Romagna: non sono state infatti accettate nessuna delle richieste in merito alle  esigenze di carattere tecnico amministrativo, che si amplificheranno notevolmente con il passaggio di Novafeltria dalle Marche all’Emilia Romagna. In particolare, per quanto riguarda il nuovo personale amministrativo e tecnico, servirebbero, rispettivamente, almeno 4 e 7 unità.
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02/02/2010 Fasce di reperibilità in caso di assenza per malattia nel pubblico impiego
E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale di mercoledì 20 gennaio il Decreto Ministeriale n. 206 del 18 dic. 2009, con il quale il Ministro della Funzione Pubblica   ha definito le nuove fasce di reperibilità per i Pubblici Dipendenti in caso di assenza per malattia. Il Decreto sarà in vigore dal 4 FEBBRAIO 2010 ( quindicesimo giorno successivo alla pubblic. G.U. come precisato sulla stessa G.U. di ieri). Vi ricordo che il Decreto allegato è stato emanato in applicazione a quanto previsto dall’articolo 69 del D.LGS 150 del 2009, che ha innovato il D.LGS 165 del 2001 con l’introduzione dell’articolo 55 septies. Abbiamo più volte ribadito la mancanza di opportunità nell’intervenire legislativamente su questa materia, alterando peraltro l’uniformità della normativa tra settore pubblico e settore privato. Purtroppo come già noto le NUOVE FASCE ORARIE  di REPERIBILITA’ SONO:   dalle ore 9,00 alle ore 13,00 e dalle 15,00 alle ore 18,00 di ogni giorno compresi i giorni non lavorativi e festivi.   Il Decreto ha anche regolamentato le deroghe al rispetto di fasce di reperibilità, stabilendo che sono esclusi dall’obbligo di rispettare le fasce di reperibilità i Dipendenti per i quali l’assenza è riconducibile ad una delle seguenti circostanze: a-  PATOLOGIE SALVAVITA b- INFORTUNI SUL LAVORO c- MALATTIE PER LE QUALI E’ STATA RICONOSCIUTA LA CAUSA DI SERVIZIO d- STATI PATOLOGICI SOTTESI O CONNESSI ALLA SITUAZIONE DI INVALIDITA’ RICONOSCIUTA.   Sono altresì esclusi i Dipendenti nei confronti dei quali è stata già effettuata la visita fiscale per il periodo di prognosi indicato nel certificato. Clicca sul link sottostante per scaricare il decreto: http://www.scribd.com/full/26254992?access_key=key-116av6le40ncxh7w7nu8
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02/02/2010 Fasce di reperibilità in caso di assenza per malattia nel pubblico impiego
E' stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale di mercoledì 20 gennaio il Decreto Ministeriale n. 206 del 18 dic. 2009, con il quale il Ministro della Funzione Pubblica   ha definito le nuove fasce di reperibilità per i Pubblici Dipendenti in caso di assenza per malattia. Il Decreto sarà in vigore dal 4 FEBBRAIO 2010 ( quindicesimo giorno successivo alla pubblic. G.U. come precisato sulla stessa G.U. di ieri). Vi ricordo che il Decreto allegato è stato emanato in applicazione a quanto previsto dall’articolo 69 del D.LGS 150 del 2009, che ha innovato il D.LGS 165 del 2001 con l’introduzione dell’articolo 55 septies. Abbiamo più volte ribadito la mancanza di opportunità nell’intervenire legislativamente su questa materia, alterando peraltro l’uniformità della normativa tra settore pubblico e settore privato. Purtroppo come già noto le NUOVE FASCE ORARIE  di REPERIBILITA' SONO:   dalle ore 9,00 alle ore 13,00 e dalle 15,00 alle ore 18,00 di ogni giorno compresi i giorni non lavorativi e festivi.   Il Decreto ha anche regolamentato le deroghe al rispetto di fasce di reperibilità, stabilendo che sono esclusi dall'obbligo di rispettare le fasce di reperibilità i Dipendenti per i quali l'assenza è riconducibile ad una delle seguenti circostanze: a-  PATOLOGIE SALVAVITA b- INFORTUNI SUL LAVORO c- MALATTIE PER LE QUALI E' STATA RICONOSCIUTA LA CAUSA DI SERVIZIO d- STATI PATOLOGICI SOTTESI O CONNESSI ALLA SITUAZIONE DI INVALIDITA' RICONOSCIUTA.   Sono altresì esclusi i Dipendenti nei confronti dei quali è stata già effettuata la visita fiscale per il periodo di prognosi indicato nel certificato. Clicca sul link sottostante per scaricare il decreto: http://www.scribd.com/full/26254992?access_key=key-116av6le40ncxh7w7nu8
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20/01/2010 Anticipo CIG, più collaborazione dalle Banche e dall'Inps
La Cisl torna sul tema dell’anticipo della Cassa integrazione. Lo fa attraverso il Segretario Generale Marco Ferracuti, che lancia l’allarme sulle difficoltà che tantissimi lavoratori incontrano nel ricevere in tempi accettabili i trattamenti relativi agli ammortizzatori sociali. “L’intesa raggiunta nell’aprile del 2009 con la Regione e con gli Istituti Bancari mirava a far ottenere ai lavoratori l’anticipo delle somme relative alla cassa integrazione, sia ordinaria che straordinaria, senza attendere la conclusione delle lunghe procedure amministrative dell´Inps. Purtroppo la gestione dell’accordo si è dimostrata più difficile del previsto. Dapprima l’INPS ha reso difficile la vita alle imprese richiedendo, a corredo della domanda di anticipazione, una documentazione eccessivamente complessa. Ora invece sono gli istituti di credito a complicare l’accesso agli anticipi dimostrando una volontà troppo debole nel superare le prevedibili difficoltà organizzative e tecniche. In ogni caso il risultato è che circa 800 lavoratori nella provincia di Macerata sono rimasti per mesi senza alcun tipo di sostegno. Tra di essi anche i beneficiari degli ammortizzatori in deroga, per loro natura non anticipabili. Abbiamo ragionato molto sulla crisi, cercandone le cause e analizzando i suoi numeri, spesso impietosi. Non dobbiamo dimenticare che dietro alla parola “crisi” ci sono persone abbandonate al loro destino. Il rischio sociale è altissimo e non possiamo permetterci di correrlo. Tantissime famiglie a causa della crisi vivono al di sotto della soglia di povertà, privi di alcun mezzo di sostentamento o con redditi bassissimi, costretti a ricorrere all’aiuto dei familiari, in particolare dei genitori e delle loro pensioni. E’ a repentaglio la tenuta complessiva del nostro sistema sociale. Per questo rivolgiamo un appello a tutti i soggetti e alle istituzioni in gioco su questa vicenda. All’INPS chiediamo di accelerare al massimo le procedure per l’erogazione degli ammortizzatori sociali. Alle banche chiediamo maggiore collaborazione e la volontà concreta di superare i problemi e di anticipare i trattamenti ai lavoratori, sostenendoli così in un momento di grave difficoltà.”
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13/01/2010 Cassa integrazione: record anche nelle Marche
Era un dato atteso e non inaspettato nel segno e  nella dimensione; dopo l’uscita dei dati Inps sulle ore di cassa integrazione autorizzata a livello nazionale che hanno  fatto registrare un incremento nel 2009 sul 2008 del 311%  sono usciti anche i dati relativi alle Marche che confermano tutta la pesantezza della crisi che ha “stretto” il lavoro manifatturiero nella nostra regione nell’ anno passato. Infatti i dati della Cassa Integrazione nelle Marche nel 2009  fanno registrare 22.663.908 ore  contro le 5.912.088 ore del 2008  pari ad un incremento del + 283% Rapporto sulla cassa integrazione periodo gennaio - dicembre 2009      PROVINCIA   genn- dicembre 2009 genn-dicembre 2008 Differenze %          ANCONA ordinaria            4.645.876              645.710 + 619%    straordinaria            3.529.941            1.863.988  + 89%   totale            8.175.817           2.509.698  + 225%          ASCOLI P.-FERMO ordinaria            2.372.764               484.257 + 385%   straordinaria            2.187.633           1.106.477 + 97%   totale            4.560.397           1.590.734 + 186 %          MACERATA ordinaria            1.585.996              440.632           +259%   straordinaria            1.808.160               612.903 + 195%   totale            3.394.156           1.053.535 + 250%          PESARO-URBINO ordinaria            4.817.221              735.480   +  554 %   straordinaria            1.716.317                22.641 Raffronto non significativo   totale            6.533.538              758.121 + 761%          TOTALE MARCHE  ordinaria          13.424.857           2.306.079 +482%  straordinaria            9.242.051           3.606.009  +156%  TOTALE          22.663.908           5.912.088 + 283% Emerge  chiaramente, leggendo i dati che l’incremento è consistente; anche se inferiore agli aumenti fatti registrare a livello nazionale è sicuramente un dato “pesante” ; l’ utilizzo  molto consistente dalla cassa ordinaria, che è uno strumento di tipo congiunturale, rispetto alla straordinaria che invece uno strumento volto ad affrontare problemi più strutturali come le crisi o le ristrutturazioni  ci dice che  le imprese stanno soffrendo  di una forte crisi di mercato  e di domanda ma  che, nonostante le difficoltà, hanno tentato nel corso dell’anno e attraverso accordi con il sindacato,  di mantenere i lavoratori, con  le professionalità e le conoscenze che gli stessi esprimono,  all’interno delle proprie aziende.  I DATI DEI SETTORI La meccanica Il comparto produttivo che fa registrare le difficoltà maggiori, prima limitate ad alcune crisi aziendali ed ora diffuse in tutto il territorio regionale, è quello della meccanica e della metallurgia; nel periodo preso in esame  i dati delle ore autorizzate nel comparto della meccanica  risultano essere allarmanti: gennaio – dicembre  2009  10.972.563 ore gennaio -  dicembre   2008   2.193.612 ore                                            + 8.778.951 ore incremento del + 400% La moda Altro settore, fondamentale per l’economia regionale ed in forte difficoltà, è quello della moda; l’insieme del sistema moda marchigiano è in affanno: Questi i dati: gennaio – dicembre  2009   4.897.146  ore autorizzate gennaio -  dicembre  2008   1.645.215  ore autorizzate                                          +  3.251.931  ore. Incremento pari al + 197% All’interno del comparto moda l’industria della calzatura, concentrata nelle province di Fermo e Macerata, si vede  autorizzate nel periodo gennaio -  dicembre 2009  3.110.365  ore                                           + 1.196.386 ore (+ 171% )  sullo stesso periodo del 2008   L’industria del legno  fa registrare in termini percentuali gli incrementi maggiori: gennaio –  dicembre 2009 1.841.019 ore autorizzate  gennaio –  dicembre 2008    338.309 ore autorizzate                                         + 1.502.710 ore pari al + 444 %   Chimica e gomma plastica Fortissimi aumenti anche per quanto riguarda questo comparto gennaio – dicembre 2009  1.655.432 ore autorizzate gennaio – dicembre 2008     327.451 ore autorizzate                                         + 1.327.981 ore con un incremento del + 405 % In difficoltà la filiera dell’edilizia; i dati sulla cig  autorizzata alle imprese edili e dei lapidei: gennaio –  dicembre 2009  1.055.914 ore gennaio –  dicembre 2008     710.384 ore                                            +  345.530 ore ; incremento del + 48% La crisi nel commercio: gennaio – dicembre 2009   224.342 ore gennaio – dicembre 2008     29.515 ore                                          + 194.827 ore; incremento + 660% l’incremento, molto significativo,  riguarda un numero limitato di aziende in quanto in questo comparto hanno accesso  alla  cassa integrazione solo aziende con più di 50 addetti; le piccole imprese del settore hanno fatto ricorso alla Cassa integrazione in deroga.   Ore di cassa integrazione autorizzate: Focus sugli ultimi tre mesi 2009       Ottobre 2009     Novembre 2009            Dicembre 09 CIG ORDINARIA           1.130.472                 1.055.787                 1.520.919                (- 6. 6% su ottobre)            (+ 44% su novembre)   CIG STRAORDINARIA           1.051.365                 1.208.283                 1.192.884             (+14. 9% su ottobre)              (-9.8 % su novembre)   CIG TOTALE                   2.181.837                 2.264.070                2.713.803             (+ 3. 8% su ottobre)                 (+19. 8 su novembre) Nelle Marche a dicembre 2009 tornano a salire in modo deciso le ore di Cassa integrazione autorizzate dall’Inps, con un +19,8 % rispetto al mese precedente. A novembre l’incremento rispetto ad ottobre era stato limitato al 3,8%. L’aumento di fine anno dipende in particolar modo dalla CIG ordinaria che cresce del 44%, mentre si registra una flessione della Cig straordinaria del 9,8%. La ripresa della domanda è lenta, molte aziende sono ancora alle prese ancora con problemi di ordinativi La cassa in deroga A questi numeri, riferiti all’utilizzo della Cassa integrazione nelle imprese industriali,  vanno aggiunti i dati che riguardano la Cassa integrazione in deroga che interessa le piccole imprese e le imprese artigiane. I dati dal 1 gennaio 2009 al 22 dicembre 2009 (ultima rilevazione) evidenziano una richiesta da parte delle imprese di 9.134.457 ore. In particolare l’analisi in dettaglio dell’andamento delle richieste di cassa in deroga evidenzia come vi sia stato un  forte appesantimento nell’ultima parte dell’anno: infatti dal 21 settembre al 22 dicembre 2009  (ultimo trimestre) le ore richieste sono state 4. 898.608,  interessando 13.388 lavoratori, contro  4.235.849 ore  richieste nei primi nove mesi del 2009.             Elaborazione Cisl Marche su  Dati Inps e Regione Marche A cura di Tonino Bori Dipartimento Mercato del Lavoro CISL Marche   Ancona, 11 gennaio 2010
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05/01/2010 Cassa integrazione e mobilità in aumento
Cassa integrazione e mobilità in aumento Grave la situazione in tutte le Marche secondo i dati istat rielaborati dalla Cisl. “A settembre la situazione potrebbe aggravarsi. Decisivi gli strumenti a tutela del lavoro e del reddito”. Perdurano con accenti significativi e preoccupanti gli effetti della recessione. “Nel mese di Luglio 2009 – sostiene infatti Tonino Bori Dipartimento Mercato del Lavoro CISL Marche - le ore di cassa integrazione autorizzate hanno fatto registrare un ulteriore incremento. Tale incremento si registra sia rispetto al mese di Luglio 2008 con 1.082.704 ore di cassa integrazione autorizzata contro i 2.034.084  (+ 87 %) di Luglio 2009, sia  e soprattutto se il confronto viene sviluppato sull’intero periodo Gennaio – Luglio”. Secondo l’elaborazione effettuata dalla Cisl Marche sui dati forniti da Inps ed  Osservatorio Regionale MdL la provincia di Ancona continua ad essere interessata dalla fortissima crisi della meccanica ed in particolare della Antonio Merloni; infatti questo comparto vede autorizzate nei primi sette mesi del 2009 ben 1.545.318 ore di cassa integrazione ordinaria e  1.580.195 ore di straordinaria. I comparti più in difficoltà nelle province di Ascoli- Fermo risultano essere il chimico con 250.911 ore di cassa autorizzate, il calzaturiero con 1.018.375 ore, l’alimentare con 185.411 ore, la meccanica con 315.170 ore. Sempre pesante la situazione in provincia di Macerata, qui  tutti i comparti fanno registrare aumenti significativi  di ore autorizzate le calzature con 525.964 ore, la meccanica con 450.635 ore, la gomma plastica con 219.940 ore, il legno con 72.854 ore i settori in difficoltà. Infine Pesaro che vede incrementare in maniera fortissima la cassa ordinaria ed esplodere le ore di straordinaria (lo scorso anno non è stata praticamente utilizzata); il legno con 522.245 ore; la meccanica con 1.222.859 ore; l’industria di trasformazione di minerali non metalliferi (vetro, ceramica, laterizi ecc.) con 264.377 ore; l’abbigliamento che  vede autorizzate 170.956 ore i settori più colpiti. Nel complesso per quanto riguarda le Marche  i settori colpiti in maniera  particolarmente significativa  in questi primi sette mesi del 2009 dalla crisi: la meccanica e la metallurgia 5.163.403 ore di cassa integrazione autorizzate; il calzaturiero 1.592.545 ore;  l’abbigliamento 780.388 ore;  il legno 778.940 ore; la chimica e la gomma plastica 725.261 ore.  Non meno allarmanti i dati sui licenziamenti (mobilità), relativi al 30 giugno 2009.  Nel I° semestre 2009 sono stati 7.899  (+85,4%) i lavoratori collocati in mobilità, quando nel I° semestre 2008 erano  4.034 e nel I° semestre 2007 erano 3.207. Dei  7.899 lavoratori  iscritti alle liste di mobilità 4.524 sono uomini 3.375 sono donne; 6508 sono italiani, 1391 sono stranieri.  Per 5.150 la mobilità non è indennizzata mentre lo è per i restanti 2.749. Il ricorso alla mobilità raddoppia in tutte le province marchigiane. I settori dove registriamo il numero più alto di lavoratori collocati in mobilità sono la meccanica con 1.713 unità, il calzaturiero con 935,  il commercio con 840, le costruzioni con 735. “I dati sopra evidenziati sulla cig e sulla mobilità – spiega Tonino Bori - descrivono concretamente il perdurare delle  difficoltà pesanti nelle quali versa l’industria manifatturiera nelle Marche; come CISL siamo estremamente  preoccupati perché alla ripresa delle attività, dopo il periodo feriale, la situazione potrebbe risultare  ulteriormente aggravata. A tal fine crediamo importante rafforzare le iniziative ad ogni livello e con tutti i soggetti (imprenditori, istituzioni, università) che se da una parte traccino le basi per la difesa ed il rilancio del comparto produttivo della nostra regione,  dall’altra puntino ad utilizzare al meglio gli strumenti a tutela del lavoro e del reddito  dei lavoratori e delle famiglie (ammortizzatori in deroga e contratti di solidarietà su tutti)”.   Ancona 7 Agosto 2009
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04/01/2010 Fiaccolata Fabriano
FIM - FIOM - UILM in collaborazione con CGIL - CISL - UIL Per denunciare una situazione eccezionalmente grave e sollecitare grande attenzione e impegno istituzionale A sostegno dell’accordo di programma Per la costruzione di progetti capaci di dare sviluppo e lavoro Per superare la crisi economica del territorio Fabriano - 12 gennaio - ore 17.00 concentramento presso gli uffici Antonio Merloni di Via Profili e successiva FIACCOLATA  fino a Piazza del Comune
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22/12/2009 Ancora sulle deroghe domenicali: interviene la Fisascat Cisl
Il Direttivo Provinciale della Fisascat Cisl di Pesaro e Urbino si è riunito a metà dicembre per prendere in esame alcuni emendamenti approvati dal Consiglio Regionale delle Marche, di modifica al testo unico della legge regionale n. 27 del 10 novembre 2009. Il nuovo Testo, conteneva la limitazione a n. 26 deroghe di aperture domenicali nell’intero territorio regionale ed introduceva gli strumenti di riequilibrio della rete distributiva marchigiana in modo da rispondere alle reali esigenze della popolazione, superando di fatto, la diversificazione tra comuni costieri ed aree interne. L’articolo 16 bis al decreto 350 (legge finanziaria 2010), modifica in maniera fortemente significativa i contenuti innovativi del testo unico, introducendo elementi penalizzanti per la vita sociale marchigiana: Innanzi tutto si introduce di fatto, la liberalizzazione per il settore delle attività commerciali cosiddette OUTLET, consentendo, la possibilità di apertura in ogni momento dell’anno; Si concede inoltre, ai comuni considerati turistici, di poter derogare in aumento alle aperture previste dal testo unico n. 27. Queste deroghe, secondo la Fisascat, riportano indietro l’orologio del tempo ed evidenziano in modo marcato la deprimente contraddizione dei politici e dei partiti che li esprimono: che la regione Marche smentisce se stessa. Difatti, il Consiglio regionale che ha approvato queste modifiche, è lo stesso che circa un mese fa, ha introdotto la nuova legge sul commercio. "Il Direttivo della Fisascat Cisl della provincia di Pesaro e Urbino - si legge nel documento conclusivo -, ritiene di una gravità assoluta quanto deciso dall’assemblea legislativa marchigiana, respinge con fermezza i provvedimenti, considerato, che tali decisioni, rispondono più ai bisogni dei grandi gruppi economici e commerciali che a quelli di gran parte dei cittadini amministrati. Il Direttivo della Fisascat, condanna fortemente questa decisione ed esprime tutto il sostegno alle azioni che le segreterie regionali di FILCAMS CGIL, FISASCAT CISL e UILTUCS, hanno messo e metteranno in campo, per sensibilizzare, il Presidente della Giunta Regionale e L’Assessore regionale al Commercio, ad adottare ogni strumento od azione tesi a rimuovere la iniqua approvazione".
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20/12/2009 CGIL-CISL-UIL: lettera aperta alle banche marchigiane
Nel marzo scorso Cgil-Cisl-Uil hanno proposto che il sistema bancario venisse incontro all’esigenza di tanti lavoratori, che dovevano attendere mesi per ricevere l’assegno della cassa integrazione, affrontando quindi ulteriori disagi. A tal fine è stato raggiunto un accordo tra Regione, sindacati e banche che prevede l’anticipo della cig ai lavoratori, per i mesi necessari ad attivare il pagamento da parte dell’Inps. Banca Marche, Banca Popolare di Ancona, Cassa di Risparmio  di Fabriano e Cupramontana, Carifano e  le Banche di Credito Cooperativo hanno aderito all’intesa, pur segnalando alcune difficoltà operative che avrebbero caratterizzato la prima fase. Purtroppo la gestione dell’accordo si sta rivelando più complicata del previsto. Da varie parti del territorio marchigiano si segnalano difficoltà, ritardi, contraddizioni nell’applicazione dell’intesa e molti sono i lavoratori che, recandosi agli sportelli bancari, non hanno potuto ricevere l’anticipo previsto. Sono emerse difficoltà di comunicazione, comportamenti difformi, scarsa volontà di vari direttori di filiale di rimuovere gli ostacoli ed agevolare il percorso. CGIL CISL UIL chiedono che, in questa fase così complessa e difficile per la comunità marchigiana, dove timidi accenni di ripresa si intrecciano con la prospettiva a breve termine di ulteriori perdite di posti di lavoro, ci sia da parte di tutti gli attori istituzionali, economici e sociali il massimo sforzo possibile per dare segnali di attenzione, specie alle persone più esposte alle conseguenze della crisi stessa. Ovviamente gli strumenti messi in campo per contrastare la crisi e sostenere la ripresa sono vari e vanno incrementati e consolidati a tutti i livelli. Quello dell’anticipo del trattamento economico ai lavoratori cassintegrati è solo uno di essi, l’espressione della volontà di dare un supporto, sia pur temporaneo, a lavoratori in forte disagio nella loro condizione lavorativa e reddituale. Oggi serve anche questo strumento; chiediamo che l’accordo sull’anticipo della cassa integrazione funzioni !! Facciamo appello alla responsabilità dei vertici degli Istituti di credito e dell’Inps marchigiano per il rispetto degli impegni assunti e per l’esigibilità concreta degli stessi da parte dei lavoratori coinvolti nella crisi. Ancona, 20 ottobre 2009 Gianni Venturi                 Stefano Mastrovincenzo                Graziano Fioretti Segretario Cgil Marche           Segretario Cisl Marche                        Segretario Uil Marche
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10/12/2009 La Cisl Fp di Pesaro si mobilita: "accantonare risorse per il prossimo rinnovo contrattuale"
La Segreteria Provinciale della CISL Funzione Pubblica di Pesaro e Urbino annuncia la propria adesione e partecipazione alla mobilitazione dei lavoratori dei comparti Autonomie Locali, Sanità pubblica e privata, Ministeri, Enti Pubblici non Economici, Agenzie Fiscali  che in tutta Italia si svolgerà con assemblee sit-in ed incontri con le istituzioni ed il Prefetto. Nelle Marche l'assemblea sit-in, alla quale parteciperà anche la Federazione pesarese, si terrà giovedì 10 dicembre alle ore 10.00 presso la Sala Pagoda del Consiglio Regionale in Piazza Cavour Ancona, per poi dividersi in due delegazioni: la prima incontrerà un rappresentante della Giunta Regionale, la seconda il Prefetto. Lo stato di agitazione e la straordinaria mobilitazione in tutte le Regioni ha l'obiettivo di sensibilizzare Governo e Regioni verso la necessità di individuare ed accantonare le risorse per il prossimo rinnovo contrattuale nazionale 2010/2012 nella Finanziaria e nei bilanci di Regioni e Comuni e l'avvio di un confronto vero e partecipato per la qualificazione dei servizi pubblici, l'individuazione di sprechi, inefficienze, costi inutili e inserire le risorse per avere fondi di produttività aziendali in grado di valorizzare la produttività dei lavoratori pubblici.
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13/11/2009 Protesta dei lavoratori della New relax
Una corposa delegazione dei lavoratori dell’azienda new Relax ha protestato, oggi pomeriggio, davanti alla sede della Provincia di Pesaro in via Gramsci dove era in corso un incontro tra le Organizzazioni sindacali, l’assessore provinciale al Lavoro e i rappresentanti dell’azienda. I motivi della protesta sono i temuti licenziamenti che l’azienda potrebbe mettere in atto a danno di 116 lavoratori. I dipendenti, fanno sapere i rappresentanti sindacali della Filca Cisl, lamentano anche di non aver ricevuto gli stipendi di settembre e ottobre e circa 80 di questi, che attualmente si trovano in cassa integrazione (CIGS), non hanno percepito nemmeno l’indennità in quanto l’azienda non ha inviato la relativa documentazione all’INPS nei tempi dovuti.
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