Presidio dei lavoratori della Desi Mobili, di Cerreto d'Esi, in Regione durante l'incontro sindacati di categoria - Rsu con l'assessorato regionale al lavoro, nel pomeriggio di oggi.
Le organizzazioni Sindacali hanno chiesto all'assessore regionale e a tutta l’amministrazione regionale, come è già stato fatto con il Commissario Prefettizio del Comune di Cerreto d’Esi, di sollecitare il Tribunale di Ancona per la nomina del curatore fallimentare, condizione necessaria per affrontare le emergenze più impellenti che i dipendenti della Desi Mobili stanno vivendo.
«E' importantissimo che in tempi brevi, anzi brevissimi, si valuti ogni possibile soluzione per la Desi Mobili - affermano in una nota Feneal UIL, Filca CISL e Fillea CGIL - soprattutto per suoi dipendenti, in contratto di solidarietà da giugno scorso e con l’azienda in mano al Tribunale di Ancona a causa di richiesta di fallimento dai primi di marzo 2015.»
«La situazione è gravissima.- afferma Angelo Colonna, Filca Cisl Marche - Il pagamento degli stipendi è in forte ritardo, nel mese di febbraio 2015 i lavoratori hanno percepito solo una parte della retribuzione di novembre 2014 e non percepiscono neanche gli ammortizzatori sociali. Circa 80 lavoratori hanno già deciso di abbandonare l’azienda utilizzando la mobilità.»
La Desi Mobili di Cerreto d'Esi, una delle ultimissime realtà del mobile della provincia di Ancona da più di trent’ anni sul mercato con una produzione a marchio proprio e anche conto terzi, occupando negli anni oltre 230 dipendenti ha suscitato l’interesse di altre aziende che, negli ultimi giorni, si sono interessate alla situazione al fine di elaborare proposte per l’acquisizione ma tutte hanno posto la condizione di una ripresa produttiva il più velocemente possibile per cui anche in questo ambito la nomina rapida del curatore fallimentare è una condizione fondamentale.
«In uno degli ultimi incontri avuti con la Desi Mobili - spiega Angelo Colonna, Filca Cisl Marche - ci veniva confermato che il valore dell’azienda stessa stava nei contratti con i clienti cosiddetti ”Buoni" che però non avrebbero potuto attendere per tanto tempo la ripresa dell’attività produttiva. Proprio per questo è necessario che il Curatore fallimentare venga nominato in tempi rapidi per poter avviare la procedura di cessione dell'azienda ai possibili acquirenti e dare una speranza ai 140 lavoratori che oggi stanno vivendo la paura di non avere un futuro lavorativo. - conclude Angelo Colonna - La nomina del Curatore permetterebbe anche il recupero delle mensilità arretrate, visto che la procedura la rende obbligatoria. » Ora si attende il 23 aprile giorno dell'udienza al Tribunale di Ancona dove verrà deciso il fallimento della Desi Mobili.