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  • Femminicidio a Pianello, i sindacati: "Basta con il cordoglio del giorno dopo, serve intervento strutturale per fermare il massacro"

«A neanche 10 giorni dalla nostra denuncia sulla scarsità di risorse per il Reddito di Libertà, che per mancanza di fondi regionali a integrare quello statale, ha lasciato 113 donne vittime di violenza senza una risposta, siamo a denunciare l’ennesimo episodio mortale. Servono interventi strutturali di fronte a un’emergenza senza fine.»

Si alza forte il muro dei sindacati alla notizia dell’ennesimo femminicidio, con la dichiarazione congiunta dei Segretari generali di Cgil, Cisl e Uil delle Marche, Giuseppe Santarelli, Marco Ferracuti e Claudia Mazzucchelli.  «Non serve a nulla il cordoglio del giorno dopo o la celebrazione dell’ennesima Giornata nazionale istituzionale se poi non si dà seguito agli impegni con risorse e provvedimenti - dicono i segretari - Sono anni che chiediamo interventi e integrazioni al fondo come avviene in altre regioni. È chiaro ormai che la problematica sia stata sottovalutata. Quante altre donne dovremo piangere affinché si comprenda tutta la brutalità di questo fenomeno? Serve un approccio integrato, a partire dall'educazione all'affettività, al rispetto e alle differenze in tutti i cicli di istruzione; finanziamenti adeguati per i centri antiviolenza e più posti nelle case rifugio».

Nel triennio 2022-2024 sono state 137 le domande non accolte: 49 nel 2022, 46 nel 2023, 42 nel 2024. Di queste 137 donne che avevano chiesto aiuto, nel 2025 solo 89 continuavano ad avere ancora i requisiti. Nel 2024 nelle Marche sono state cinque le donne vittime di femminicidio, 87 in tutto il Paese. L’uccisione di Monte Roberto porta la drammatica conta marchigiana a quota 3.