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  • Donne e inclusione sociale: le nuove frontiere della Cisl di Senigallia

2017-11-24-PHOTO-00000163La Cisl partecipa in qualità di sportello legale alla rete antiviolenza costituita dal Comune di Senigallia e che coinvolge l'Area Vasta 2 Asur, il Comando Provinciale dei Carabinieri, la Questura di Ancona, l'Associazione Donne e Giustizia, il Centro Antiviolenza di Ancona, l'Associazione Dalla parte delle Donne e la Cooperativa La Gemma (Casa rifugio Zefiro).

La rete è stata presentata nel corso di un incontro pubblico venerdì 24 novembre, nell'ambito della Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le Donne. Per la Cisl era presente il responsabile dell'Ast di Senigallia, Sergio Piermattei, che è intervenuto ricordando la portata del fenomeno: «Secondo un'indagine dell'ISTAT del 2016, presentata alla Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, almeno 1.403.000 donne hanno subito nella loro vita lavorativa molestie o ricatti sessuali sul posto di lavoro - ha detto Piermattei -. Solo una donna su 5 tra coloro che hanno subito queste esperienze ne parla con il datore di lavoro, i colleghi o i sindacati. Solo lo 0,7% fa denuncia alle forze dell'ordine. Si parte da questo dato per spiegare il motivo, non unico, per cui un sindacato intende scendere direttamente in campo per dare tutela alle donne che subiscono violenza, nel lavoro o fuori».

La Cisl di Senigallia è attiva anche nella lotta alla povertà ed è intervenuta anche al convegno di lunedì 27 novembre del Comune di Senigallia e dell'Ambito Sociale 8 che ha illustrato il passaggio dal Sia al Rei. Ai lavori hanno preso parte, oltre a Sergio Piermattei, il sindaco Maurizio Mangialardi, Carlo Girolametti (Assessore al Welfare Comune di Senigallia), la senatrice Silvana Amati, Fabrizio Volpini (Presidente IV Commissione Consiliare Regione Marche), Giovanni Santarelli (Dirigente Servizio Politiche Sociali Regione Marche), Maurizio Mandolini (Dirigente Ufficio Comune - ATS n. 8), Carolina Mercolini (Responsabile CIOF di Senigallia) e l'esperto di progettazione sociale Alessandro Ciglieri.

«Interventi adeguati migliorano le condizioni non solo di chi è direttamente coinvolto, - ha dichiarato Piermattei nel corso dei lavori - ma anche della società nel suo complesso: le famiglie che cadono in povertà diminuiscono i consumi, riducono gli investimenti in capitale umano e in salute, si inaspriscono le conflittualità nel lavoro e nella società. Pertanto con il REI sarà ancora più importante rafforzare i processi di governance territoriale e si avrà modo di creare una diversa infrastrutturazione sociale».

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