Il 24 settembre la società RFI ha presentato alle organizzazioni sindacali nazionali un nuovo modello organizzativo che prevede la creazione di 11 centri direzionali in Italia per le attività connesse alla circolazione dei treni.
«Ancora una volta, - dichiara la Segretaria regionale Fit Cisl Marche Daniela Rossi - la nostra regione è rimasta esclusa da tale scelta dal momento che RFI prevede la creazione di questa nuova Direzione in Puglia che annetterà con sé le strutture della circolazione della Direzione Territoriale di Ancona».
Un’ennesima beffa per le Marche che si è vista sottrarre prima la possibilità di creare la sala di controllo circolazione che, malgrado ad Ancona vi fossero tutte le condizioni infrastrutturali per realizzarla, è stata ubicata a Pescara e che darà lavoro a circa 200 persone, ed ora la direzione Circolazione.
La Fit Cisl Marche da tempo denuncia la progressiva desertificazione del nostro territorio dei centri direzionali del gruppo Ferrovie dello Stato cercando di sensibilizzare e sollecitare tutte le istituzioni del territorio ed i rappresentanti parlamentari marchigiani affinché si facciano parte dirigente nel cercare di fermare questo lento ma inesorabile fenomeno.
Purtroppo la politica è rimasta sempre sorda ed indifferente ai nostri richiami, perdendo così grandi opportunità di sviluppo e di creazione di posti di lavoro per la nostra regione.
Nel caso specifico chiediamo che venga costituito il predetto centro direzione circolazione nelle Marche coincidente con i confini dell’attuale Direzione Produzione di RFI dal momento che il progetto aziendale prevede un territorio da gestire troppo vasto e con caratteristiche peculiari.
Confidiamo quindi nel sostegno fattivo della Regione Marche e dei nostri parlamentari affinché Rfi possa rivedere il progetto.