La ricaduta per le Marche consiste in una riduzione del Fondo Sanitario Regionale di circa 80 miliardi di euro per il 2011 con il rischio di dover tornare a pagare costi inopportuni e tornare indietro nei livelli di welfare. Venerdì 4 febbraio i sindacati con la grande manifestazione di Ancona alla Fiera della Pesca hanno individuato le priorità in cinque punti sintetizzati nel documento unitario “ La sanità che vogliamo”
• accesso, liste di attesa e libera professione intramuraria • riorganizzazione della funzione ospedaliera • la rete territoriale • prevenzione e sicurezza • la programmazione condivisa delle risorse umane e professionali
Tutto ciò è possibile solo attraverso la sospensione degli effetti della DGR 17/2011 e la ridefinizione del processo di approvazione del Piano Socio Sanitario Regionale, la modifica della L.R. 43/88 e una transizione ordinata ed accelerata ad un modello organizzativo centrato sulle aree vaste che la LR 17/2010 prefigura ma non dispone.