Le Organizzazioni Sindacali CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS Confsal denunciano la grave situazione in cui versano le scuole della nostra Regione a causa dei tagli agli organici e alle risorse definiti dal Governo. Sono previsti tagli agli organici per 1.100 unità di personale di cui 635 docenti e circa 450 unità di personale ATA a partire da settembre. Siamo al secondo anno della manovra del 2008 (L. 133) che ha già sottratto 1.333 posti di lavoro, tra personale docente e Ata. Si è creata una situazione insostenibile che pone le scuole delle Marche in seria difficoltà, pregiudicando la tenuta e la qualità del sistema di istruzione pubblico. Centinaia i precari che anche quest’anno rimarranno senza lavoro. Nei confronti della la manovra finanziaria appena varata dal Governo, le Organizzazioni Sindacali CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS Confsal Regionali la giudicano fortemente iniqua nei confronti dei lavoratori della scuola, penalizzati da un doppio intervento: blocco del rinnovo del contratto e blocco degli incrementi retributivi, previsti già nel contratto vigente, con effetti pesantissimi sulle retribuzioni, sulle pensioni, sulle liquidazioni. Per i lavoratori della scuola l’anzianità rappresenta, oggi, l’unico fattore che consente, con la progressione di carriera, di recuperare almeno in parte il valore delle retribuzioni ancora lontane dalla media di quelle erogate negli altri paesi europei. Con i provvedimenti appena varati questa opportunità viene meno, quindi il personale docente e ata è chiamato a sacrifici ben più consistenti di quelli richiesti ad altri, con uno squilibrio che altera i connotati della manovra violando un fondamentale principio: l’ equità. Non è infatti accettabile che una maestra paghi, per il contenimento della spesa pubblica, 2.600 euro all’anno, mentre un alto dirigente, pur avendo uno stipendio che vale circa il triplo (100.000 euro), ne paghi solo 500. Non è pensabile intervenire sulle retribuzioni del personale della scuola come se fossero quelle dei manager dello Stato! Le risorse necessarie a garantire la stabilità del Paese vanno individuate intervenendo in modo incisivo sui tanti sprechi e privilegi reali che ci sono nella spesa pubblica e nella politica , oltre che attraverso una forte lotta all’ evasione fiscale. Le OO.SS. CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS Confsal regionali, intendono reagire con fermezza di fronte a scelte che non sono sicuramente ispirate a principi di giustizia ed equità lanciando una forte mobilitazione dei lavoratori della scuola prevista per il 15 giugno a Roma, in attesa di definire tempi e modalità di iniziative regionali, perché in Parlamento il testo della manovra venga cambiato e reso equo. Per questo motivo chiedono il sostegno di tutte le Istituzioni, di tutti gli schieramenti politici, di tutti i cittadini per evitare che ancora una volta sia un settore strategico come quello della scuola a pagare. Le Segreterie Regionali CISL Scuola- UIL Scuola- SNALS Confsal
Ancona 7 giugno 2010