COMUNICATO STAMPA
Il riconoscimento dello stato di emergenza per le Marche da parte del Consiglio dei Ministri, dopo l’ondata di maltempo che ha messo in ginocchio gran parte della regione, aveva fatto tirare un sospiro di sollievo. Ora, si scopre che tra i meandri del decreto “Milleproroghe” (link) è stato introdotto l’obbligo per le Regioni di provvedere autonomamente alle risorse necessarie alla ripresa, attraverso manovre di bilancio, aumento delle addizionali Irpef ed Irap, fino a prevedere incrementi dell’imposta regionale sulla benzina. E solo nel caso le risorse fossero insufficienti si potrà accedere al Fondo della Protezione Civile.Per la Cisl Marche questo è inaccettabile e profondamente ingiusto. I cittadini e le imprese marchigiane oltre ad essere stati colpiti dagli eventi calamitosi, verrebbero, così, ulteriormente penalizzati dall’aumento della pressione fiscale.
Esprimiamo forte preoccupazione perché con questo si sta mettendo a rischio il principio della solidarietà e il senso di responsabilità, valori che hanno caratterizzato il nostro Paese e sono stati riaffermati e rilanciati, in questi giorni, nelle celebrazioni del 150° dell’Unità d’Italia.
Per queste ragioni la Cisl Marche ha sollecitato anche la Segreteria Nazionale affinché sostenga con il Governo la necessità di rivedere le impostazioni della circolare della Presidenza del Consiglio dei Ministri prevedendo la possibilità, da parte delle Regioni in stato di emergenza da calamità naturali, di attingere direttamente alle risorse del Fondo Nazionale della Protezione civile, così da recuperare una tale vessazione che rischia di aggravare una crisi produttiva, occupazionale e sociale che nelle Marche, in particolare, ha colpito più gravemente proprio le aree devastate dalle alluvioni.
La dichiarazione di Bonanni sull'ingiusta tassazione introdotta con il Decreto Milleproroghe
Rassegna Stampa: Il Messaggero - Il Corriere Adriatico - Il Resto del Carlino Nazionale