Lunedì 21 dicembre il Consiglio Direttivo dei Pensionati della Cisl della Valcesano e Val Metauro si riunirà in videoconferenza per discutere la grave situazione che stanno vivendo gli anziani di questo territorio. Difficoltà dovute, in parte, alla pandemia COVID-19 e all’isolamento che vivono sia a casa che nelle strutture residenziali.
Infatti i pensionati SPI Cgil – FNP Cisl e UILP Uil hanno voluto essere vicini agli ospiti delle residenze protette e delle case di riposo, consegnando un manifesto in ogni struttura per fare sentire la vicinanza in un momento in cui ogni gesto di affetto è impedito e augurando un Buon Natale.
Abbiamo, come sindacato, richiesto un incontro all’Area Vasta per conoscere, in questo periodo di emergenza sanitaria, la situazione dell’assistenza alle persone non autosufficienti in particolare nelle strutture extra-ospedaliere, sanitarie e socio sanitarie.
Il COVID -19 ha fatto emergere che molti anziani hanno bisogno di essere assistiti e curati a livello domiciliare , abbiamo rilevato invece che la rete della cure domiciliari è carente e chiediamo alle strutture competenti di ampliare e rafforzare questa rete con medici e infermieri.
A livello nazionale la FNP – Cisl chiede risposte per la non autosufficienza, il sostegno alle famiglie la rivalutazione delle pensione e della quattordicesima. Mentre nella provincia di Pesaro Urbino, l’importo medio delle pensioni è di euro 796 (dati Inps) , sono aumentate la TARI del 2, 5% , le tariffe del servizio idrico , della luce e del gas. Molti pensionati si sono rivolti ai nostri uffici portando le bollette per farci presente le loro difficoltà o impossibilità a pagarle. Ci chiediamo come con importi inferiori a 1000 euro riusciranno ad arrivare alla fine del mese.
Altra questione riguarda il bando delle case popolari del Comune di Fano, abbiamo rivelato la difficoltà delle persone, soprattutto anziane, a far la domanda utilizzando lo SPID.
Per quanto riguarda l’accesso ai buoni spesa erogati dai comuni vengono considerati il reddito e i conti correnti e i depositi bancari e postali. Per noi sarebbe più equo utilizzare lo strumento dell’Isee che focalizza chiaramente la situazione reddituale e patrimoniale delle famiglie.