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  • L'assassinio di Bhatti e la libertà religiosa

L’ISCOS Marche, Istituto Sindacale di cooperazione Internazionale della CISL Marche, esprime la più ferma condanna per il barbaro assassinio di Shahabaz Bhatti, ministro cristiano per gli Affari delle minoranze religiose del governo del Pakistan.

In un paese sempre più esposto alla deriva del fondamentalismo islamico, Bhatti si batteva da tempo con ferma determinazione per la libertà e l’armonia interreligiosa, in difesa delle minoranze e contro gli abusi della legge sulla blasfemia. Proprio in base a questa legge, Asia Bibi, una donna cristiana del Punjab era stata condannata a morte, in primo grado, nel giugno 2009 con l’accusa di aver insultato Maometto durante una discussione con le colleghe.

In una recente intervista, il Ministro Bhatti aveva dichiarato di aver ricevuto esplicite minacce di morte da parte dei talebani per la sua battaglia contro gli abusi della legge, ribadendo il suo fermo impegno per la causa della libertà religiosa, in difesa dei diritti delle minoranze e per ottener giustizia per Asia Bibi. Aveva inoltre denunciato la mancanza di sicurezza, esprimendo queste preoccupazioni al Primo Ministro ed al Presidente, senza però suscitare seri provvedimenti a riguardo.

Il 2 marzo, un commando di 4 talebani pakistani, intercettava l’auto del ministro e, crivellandola di colpi, assassinava Shahabaz Bhatti.

ISCOS Marche aderisce idealmente ai tre giorni di lutto proclamati dal governo, ed a tutte le iniziative di protesta ferma ma pacifica proclamate dai cristiani del Pakistan e dalle comunità pakistane presenti anche nella nostra regione, auspicando l’immediata individuazione e condanna dei responsabili e l’adozione di adeguati provvedimenti, da parte delle autorità pakistane, finalizzati a garantire la libera espressione di ogni credo, parola e pensiero, nel rispetto dei diritti fondamentali dell’uomo.