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  • La Cisl delle Marche a confronto sulla manovra economica

I dirigenti della Cisl marchigiana, dopo un ampio ed articolato dibattito, ribadiscono l’importanza dell’individuazione di regole condivise, a livello internazionale, per contenere le derive speculative, e sostengono le proposte e le iniziative messe in campo dal sindacato europeo e dalla Cisl a tale proposito, a partire dalla raccolta di firme per l’adozione di una tassa dello 0,05%  sulle transazioni finanziarie. Esprimono forte preoccupazione per il protrarsi della crisi economica e in particolare dei suoi effetti sull’occupazione, che rischiano di essere ulteriormente amplificati in particolare a danno dei giovani se, oltre alle necessarie politiche di controllo e contenimento dei conti pubblici, non verranno messe in campo anche misure a sostegno dello sviluppo e del lavoro a livello nazionale ed europeo; Evidenziano la difficile situazione di tante famiglie italiane che vivono in uno stato di crescente incertezza e ansia per il futuro e di milioni di persone non autosufficienti alle quali non è fornita  adeguata assistenza in termini di servizi e di sostegno economico.   In riferimento alla manovra finanziaria del Governo, il Consiglio generale apprezza lo sforzo della Segreteria confederale che, tramite la tenacia del confronto sostenuto da iniziative quali l’Assemblea nazionale dei quadri del 5 giugno, la manifestazione della scuola del 15 giugno, le assemblee, i volantinaggi, i presìdi sotto le Prefetture delle categorie del pubblico impiego e dei pensionati, ha prodotto alcuni risultati significativi,  e la modifica migliorativa di alcune misure inizialmente previste. Il Consiglio della Cisl Marche valuta positivamente: • la ripresa della lotta all’evasione fiscale con il ripristino della tracciabilità dei pagamenti, l’inserimento della fatturazione elettronica, il rafforzamento del redditometro, l’attribuzione ai Comuni del 33% delle somme recuperate dall’evasione; • la previsione di assunzione di un certo numero di precari nella scuola nei prossimi due anni; • il recupero delle progressioni di carriera nella scuola, la cui messa in discussione rappresentava una misura particolarmente iniqua; • la conferma di decontribuzione e defiscalizzazione degli aumenti relativi alla contrattazione decentrata e l’elevazione a 40.000 euro del limite del reddito utile per usufruirne, escludendo da tale misura il salario unilateralmente erogato da parte delle aziende • la cancellazione dal testo della manovra (ottenuta in collaborazione con l’associazionismo dei disabili) delle misure restrittive degli assegni di invalidità • l’avvio di una riduzione di alcuni costi della politica e degli stipendi dell’alta dirigenza dello stato • la razionalizzazione delle funzioni dei comuni più piccoli, in particolare per ciò che attiene la gestione dei servizi pubblici locali Il Consiglio generale della Cisl delle Marche ritiene necessario: • perseguire la realizzazione della riforma fiscale, sulla base delle articolate proposte Cisl, sulle quali è legittimo attendersi a breve risultati tangibili  per la nostra base sociale, realizzando se necessario anche ulteriori iniziative di mobilitazione; • sostenere la necessità di un aumento della tassazione sulle rendite finanziarie (con esclusione dei titoli di Stato); • ribadire la contrarietà al blocco dei contratti del pubblico impiego e la necessità di salvaguardare almeno la contrattazione decentrata su obiettivi di produttività, efficienza e riduzione degli sprechi, per evitare la sterilizzazione della funzione e del ruolo del sindacato, e il rischio di rafforzamento del sindacalismo autonomo e conflittuale • proporre l’ampliamento del numero di lavoratori (fissato dalla manovra nel numero di diecimila) in mobilità con accompagnamento alla pensione, a cui non applicare la finestra a scorrimento, ritenendo tale limite inadeguato rispetto alla situazione di crisi in atto • attuare una iniziativa costante a tutti i livelli per ridurre i costi della politica, a partire da privilegi incomprensibili di parlamentari, consiglieri regionali, ecc, dall’accorpamento dei numerosissimi enti e società a controllo pubblico, •  sostenere una più funzionale articolazione amministrativa, favorendo gestioni associate dei servizi, consorzi o accorpamenti di enti locali e la rivisitazione complessiva di ruoli e compiti del sistema delle autonomie locali • operare perché non si interrompa il confronto istituzionale tra Governo, Regioni ed Enti locali; vanno individuati infatti, prima dell’inizio del 2011, da un lato aggiustamenti o compensazioni sui tagli della manovra alla finanza regionale e locale, eccessivi soprattutto per le amministrazioni “virtuose”, dall’altro interventi di riduzione e razionalizzazione della spesa da parte di Regioni, Province e Comuni per evitare l’inaccettabile automatismo di riduzione dei servizi per i cittadini e aumento delle imposte. Il Consiglio Generale ritiene fondamentale affrontare le priorità di azione appena proposte, sfuggendo a semplificazioni e slogan mediatici, basandoci sulla concretezza dei dati reali, sulle competenze specialistiche da mettere in campo, sull’esercizio rigoroso della nostra autonomia. Il Consiglio generale, consapevole della complessità e delle difficoltà, causate dalla litigiosità e dalla carenza di progettualità di gran parte del ceto politico, da un bipolarismo che ha modificato gli spazi di possibile concertazione con le parti sociali, da un Governo culturalmente poco incline al confronto con gli interlocutori sindacali, ribadisce la condivisione della linea di negoziazione responsabile adottata dalla Cisl ed al contempo sottolinea la necessità di coinvolgere maggiormente tutto il corpo dell’organizzazione nell’elaborazione e condivisione delle proposte ai vari livelli, per far comprendere con maggiore efficacia le nostre scelte, il tasso di innovazione sociale che contengono e l’orizzonte etico e strategico che le accompagna. Il Consiglio fa proprie le linee di indirizzo espresse dalla Conferenza nazionale sulla contrattazione del 15-16 luglio, assunte dal Consiglio generale confederale. In tal senso, rispetto alla concertazione locale e alla contrattazione decentrata, prende in carico la necessità già rilevata dai territori, di costruire strategie articolate e sollecita una riflessione sull’assetto organizzativo, sulle risorse e sulle iniziative formative che possano sostenere questa scelta strategica. Sulla concertazione territoriale, al fine di affrontarla con coerenza rispetto alle novità delle situazione attuale, è necessario ridefinirne i contenuti in relazione alle prospettive del federalismo, alla sussidiarietà tra pubblico e privato nella gestione dei pubblici servizi, ai meccanismi di responsabilizzazione nelle politiche fiscali e tariffarie. Il Consiglio della Cisl Marche ritiene anche fondamentale che le strutture Cisl ad ogni livello adottino modalità e strumenti efficaci per una tempestiva informazione a delegati e attivisti sulle posizioni, le proposte, le iniziative della Cisl, per sostenerli nel loro delicato compito di rappresentanza, reso ancora più difficile dalle dinamiche sociali ed economiche in atto, non ultima l’evoluzione del sistema comunicativo, in termini di velocità delle notizie, di pervasività delle informazioni, di frequente generalizzazione dei contenuti. Il Consiglio generale esprime sostegno alle iniziative della CISL Marche, messe in campo in questa fase complicata e difficile, attraverso l’impegno sul fronte degli ammortizzatori e gli accordi anticrisi siglati con la Regione Marche;  sottolinea con favore lo stanziamento di 60 milioni di euro per gli ammortizzatori in deroga per l’anno in corso, e la necessità di provvedere ad analoghe risorse anche per il 2011, con l’obiettivo di individuare forme di tutela anche per coloro che attualmente non ne usufruiscono Al contempo il Consiglio impegna la segreteria regionale Cisl:  a contribuire alla realizzazione di adeguate politiche attive del lavoro, ad applicare in sede decentrata l’Accordo quadro sulla formazione sottoscritto unitariamente a livello nazionale nel febbraio scorso, a seguire l’iter della legge regionale sull’istruzione  a seguire con attenzione il percorso legislativo delle modifiche alla Legge 13 sul sistema sanitario marchigiano (sulle quali la Cisl e le categorie della Fp e della Fnp hanno già svolto una costruttiva azione emendativa), il percorso di consultazione sul nuovo Piano socio-sanitario, la trattativa sulle rette e l’assistenza delle residenze sanitarie per anziani  a riprendere un confronto a tutto campo con la Giunta regionale sulle politiche per lo sviluppo, con priorità alla qualificazione del nostro apparato manifatturiero ed al sistema dei servizi alle persone e alle imprese   ad attivarsi, in sintonia con le categorie del pubblico impiego, per favorire ogni opportunità di realizzare contrattazione decentrata negli enti pubblici. Il consiglio generale Cisl Marche infine, valuta positivamente i rapidi ed efficaci accordi di rinnovo dei Contratti nazionali di molti settori privati, siglati negli ultimi mesi in base al nuovo modello contrattuale e auspica una rapida conclusione dei negoziati ancora in corso; assume al contempo l’esigenza di rafforzare la strumentazione e potenziare le risorse umane ed economiche per affrontare, nelle aziende e nei territori dove ci saranno le condizioni per farlo, una fase di contrattazione decentrata, improntata a relazioni sindacali più partecipative, alla condivisione di obiettivi e risultati, nell’ottica di favorire lo sviluppo, di integrare le tutele del welfare pubblico, di consolidare le nostre imprese sul piano della qualità e dell’innovazione.

LE INTERVISTE

 http://www.youtube.com/cislmarche?gl=IT&hl=it#p/u/5/h8IPTwEsLvE

http://www.youtube.com/cislmarche?gl=IT&hl=it#p/u/4/kvEb0mscM9Y

http://www.youtube.com/cislmarche?gl=IT&hl=it#p/u/3/Iwlq3TM_-2k

http://www.youtube.com/cislmarche?gl=IT&hl=it#p/u/2/4VWkGIelT6Q