I dipendenti di Haemonetics hanno dimostrato il coraggio di prendere la decisione giusta ossia di approvare a maggioranza l'Accordo sottoscritto da FIM FIOM UILM, anche perché non c'erano alternative se non quella di lasciar procedere unilateralmente la multinazionale verso i licenziamenti.
Consultazione che non può essere considerata non valida quando la si perde e si fa di tutto per condizionarne il voto negativo. Basta considerare l'alta affluenza come partecipazione che si può capire come finalmente tutti si sono potuti esprimere liberamente. Non si è raggiunto il punto dell'Accordo che prevedeva la rinuncia a vertenze in atto o da intraprendere che ha visto la sottoscrizione del 63% dei dipendenti rispetto all'80% indicato, ma come Fim Cisl, crediamo che sia estremamente importante il segnale emerso dai dipendenti, a tal punto da dover comunque impegnare i vertici Haemonetics ad aprire la cassa integrazione e a riconoscere gli incentivi contrattati.
Tutto questo è fondamentale non solo per assicurare la miglior tutela ai lavoratori, ma anche per puntare ancora ad una acquisizione del sito produttivo anche da parte di altri imprenditori, magari spaventati finora dalla mole di cause e di conflittualità emerse in azienda.
FIM-Cisl Marche
Romina Rossi