“Promuovere e tutelare il lavoro nell’era digitale. Come rafforzare le competenze e i contesti che accompagneranno la transizione digitale?” primo appuntamento dei tre webinar che accompagneranno il gruppo dirigente della Cisl Marche verso la stagione congressuale in programma per il prossimo autunno.
Ai lavori, che si sono svolti in modalità online, sono intervenuti Emmanuele Massagli, Fondazione Adapt, LUMSA su “Come la transizione digitale interpella le tutele del lavoro?“, Stefano Mastrovincenzo, Ial nazionale “Come la transizione digitale interpella la cura delle competenze professionali?” e Christian Gabbani, Cosmob srl “La transizione digitale nelle Marche vista da chi fa service alle piccole e medie imprese. Quali evidenze? “
Parte così un percorso seminariale per qualificare la prossima stagione congressuale, che prevede altri due appuntamenti, programmati per l’ 11 maggio sul tema “Avere Cura dei Noi. Come rafforzare le reti di welfare sul territorio? ” e per l’ 8 giugno su “ O è Sociale o non è: la sfida della sostenibilità. Come interrogare le politiche dello sviluppo alla luce della transizione ecologica, tra questione energetica, stili di vita e progettazione dei territori”.
«Un percorso importante per alimentare la capacità di riflessione, analisi ed elaborazione intorno ai contenuti e ai processi della nostra azione sindacale. – afferma Sauro Rossi, Segretario Generale Cisl Marche – Sulle grandi questioni che come Cisl Marche abbiamo a cuore, lavoro - welfare -sviluppo dei territori, tenteremo di ricomporre un’immagine integrale della sostenibilità in grado di aver cura della relazione virtuosa tra persona, lavoro e ambiente».
Oltre settanta i partecipanti al webinar, con numerosi interventi sui temi al centro del dibattito, dalle prospettive delle poltiche attive, alla formazione continua, toccando anche gli aspetti più critici della riorganizzazione dettata dalla transizione digitale in corso.
Cristiana Ilari, Segretaria Regionale della Cisl Marche, ha aperto i lavori ricordando come la transizione digitale imponga «una nuova capacità di progettazione nel campo delle tutele. Dobbiamo essere in grado di cogliere la sfida delle competenze ammodernando la formazione e il sistema produttivo».
«La transizione digitale è paragonabile alle 12 fatiche di Ercole - sottolinea Christian Gabbani -. Per molte aziende è un percorso difficile, soprattutto per mancanza di competenze specifiche. Il primo scoglio è quello tecnologico: la tecnologia non deve essere una scatola nera, ma uno strumento a servizio dell’azienda. È il nuovo cacciavite. C’è una forte resistenza al cambiamento che va superata tramite la formazione».
Stefano Mastrovincenzo, Amministratore Unico di Ial Nazionale, ha posto l'accento sulla forte distorsione delle competenze nel mercato del lavoro. Un fattore che potrà portarci in futuro verso «una netta polarizzazione del capitale umano a svantaggio di chi non possiede neanche le competenze digitali di base. La sfida del digitale non può funzionare senza investimenti sulle persone e sulle loro competenze».
E proprio la crescita delle competenze, per Mastrovincenzo, deve diventare «un elemento fisso della contrattazione. Un tema che le parti sociali devono affrontare diffondendo la cultura della formazione continua».
«Il Covid sta accelerando fenomeni già in essere - ha osservato Emmanuele Massagli -. Il lavoro agile potrebbe diventare un elemento della nostra quotidianità: diventa cruciale capire come regolarlo e gestirlo, così come occorre sforzarsi di capire come affiancare i lavoratori nelle transizioni professionali».
A conclusione dei lavori, Sauro Rossi ha espresso la necessità di legare la promozione del lavoro con la sua tutela. «Non dobbiamo avere timore delle innovazioni - ha dichiarato il Segretario Generale della Cisl Marche -. La nostra azione deve essere in grado di mettere la tecnologia al servizio delle persone e delle imprese, in un’ottica di sostenibilità sociale ed ambientale del sistema economico e qualificando la contrattazione, legando la sfida dell’efficienza alla solidarietà e rafforzando i processi di consolidamento delle competenze».