Alle donne e agli uomini della CISL delle Marche
Carissimi, non abbiamo condiviso la scelta delle altre sigle sindacali di proclamare lo sciopero; si e’ trattato di uno sciopero generico piu’ che generale, con obiettivi molteplici e variegati, di cui quindi è impossibile qualsiasi verifica. Da parte nostra ribadiamo che lo sciopero va proclamato con obiettivi chiari e definiti, come abbiamo fatto e facciamo spesso in molte vertenze aziendali e settoriali, quali quella del pubblico impiego per chiedere il rinnovo del contratto nazionale.
I numeri drammatici della disoccupazione e della cassa integrazione, dietro cui ci sono volti e storie di tante persone e famiglie, e il dato dell’ennesimo calo della produzione industriale fornito dall’Istat ci confermano che, ancor piu’ in questo momento, dopo sei anni di crisi durissima, è preferibile non far perdere produzione alle aziende e salario ai lavoratori.
Da ottobre in poi abbiamo realizzato come Cisl iniziative di sensibilizzazione e manifestazioni, locali e nazionali, abbiamo presentato proposte articolate al Governo, alle Commissioni parlamentari, ai singoli parlamentari e alle forze politiche, contestando alcune parti del Jobs Act e della Legge di stabilità e apprezzando alcuni aspetti positivi, in parte anche migliorati nel percorso parlamentare.
Siamo convinti che ci fosse bisogno di questa azione capillare e articolata per presentare le nostre ragioni e le nostre controproposte, perché protestare senza proporre equivale a subire le posizioni altrui. Il muro contro muro rischia di rafforzare la posizione di arrogante chiusura al dialogo del Presidente del Consiglio Renzi, che sbaglia, pensando ad una politica autosufficiente che possa bastare a se stessa. Serve ora invece un confronto concreto ed efficace sui decreti attuativi del Jobs Act che il Governo dovrà elaborare, così come serve continuare la pressione sul Parlamento durante la parte finale del percorso di approvazione della legge di stabilità, sulla base delle proposte che in questi mesi abbiamo avanzato e sostenuto. Lo sciopero è un diritto, uno strumento democratico fondamentale: quindi grande rispetto per chi ha scioperato, così come bisogna tener conto del fatto che una grande maggioranza dei lavoratori abbia scelto di non aderire. Credo ci sia ormai in noi, uomini e donne della Cisl, la consapevolezza che sia necessario parlare con obiettività e responsabilità ed al contempo elaborare e utilizzare anche forme innovative e diverse di mobilitazione e di protesta, per sostenere le proposte sindacali. Oggi piu’ che mai, al mondo del lavoro serve un sindacato capace di stare sul merito dei problemi, autonomo dalle fibrillazioni delle forze politiche, che non si limiti alla mediatizzazione del disagio sociale diffuso, che sappia dire dei sì e dei no, e che sappia ingegnarsi nel proporre soluzioni, nell’essere generativo di nuovo sviluppo e nuovo lavoro.
E’ su questi presupposti che si basa il nostro auspicio, espresso in questi giorni anche dal nostro segretario generale Annamaria Furlan, che presto si possa riprendere un percorso di confronto e lavoro comune con le altre organizzazioni. Mi auguro di cuore che ognuno di voi possa sentirsi a casa in questa nostra grande e bella Cisl; insieme possiamo fare molto per il mondo del Lavoro e per il nostro Paese.
A nome mio e dei colleghi della segreteria regionale, vi saluto con amicizia augurandovi un Natale sereno e fecondo.
Stefano Mastrovincenzo Segretario Cisl Marche 13 dicembre 2014