In questi ultimi giorni si coglie a Macerata un misto di sgomento, preoccupazione e disorientamento generati dagli efferati episodi di violenza dei giorni scorsi. Questa è una città con un importante patrimonio di sensibilità sociale e di politiche d'integrazione che va preservato e custodito, tenendo conto degli elementi di tensione emersi negli ultimi tempi ed evitando di apporre stigmi di ogni genere su di essa.
Vanno perciò condivise tra istituzioni, associazioni e parti sociali tutte quelle azioni volte a rinsaldare il dialogo e la coesione sociale e contrastare ogni forma di violenza, razzismo, fanatismo e ogni rischio di rigurgito neofascista.
Per questo la CISL aderirà convintamente ad ogni iniziativa che le istituzioni locali, a partire dal Comune di Macerata, intenderanno promuovere in tal senso e continuerà ad impegnarsi nel fronte teso a qualificare le politiche dell'accoglienza, per l’integrazione e l’inclusione, combinandole con le basilari regole di convivenza civile.
Parimenti la CISL, per una scelta di responsabilità e rispetto per la città e tutti i suoi abitanti, ritiene che non sia opportuno sostenere iniziative di altro genere che rischiano di accrescere la pressione emotiva sul territorio.
Un pensiero particolare lo rivolgiamo alle vittime degli inconsulti atti della settimana scorsa.
«Quello che è accaduto qualche giorno fa a Macerata è sicuramente responsabilità di uno squilibrato che sarà giudicato dalla magistratura. Ma è il frutto anche di un clima esasperato, di messaggi di odio costanti che stanno alimentando pericolosi sentimenti di xenofobia e razzismo nella società italiana». Lo ha detto la segretaria generale della Cisl, Annamaria FURLAN, concludendo oggi a Roma i lavori del Consiglio Generale della Femca Cisl. «Occorre un grande senso di responsabilità da parte di tutti. Ha fatto bene il sindaco di Macerata a ricordare che quella città è sempre stata un modello di accoglienza, di solidarietà e di integrazione culturale. Va rinsaldato il dialogo e la coesione sociale per contrastare ogni forma di violenza, razzismo e fanatismo. Questo è uno dei compiti di un sindacato pluralista e storicamente autonomo dalla politica come la Cisl, un sindacato al 100%, che fa proposte serie e che avrà sempre nel suo dna la centralità del lavoro e della persona, promuovendo nella società italiana i valori della solidarietà, dell'integrazione e dell'inclusione sociale».
7 febbraio 2018