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  • Marche: riforma fiscale più equa ma anche lavoro

 

Fisco, ma anche lavoro e integrazione al centro della riflessione della Cisl delle Marche, nella giornata di mobilitazione Tax day indetta a livello nazionale. Con la premessa "noi viviamo del lavoro, nè di rendite, nè di promesse, nè di esclusioni", la Cisl ha avanzato durante una manifestazione al cinema Italia ad Ancona le sue richieste: equa riforma fiscale, lavoro dignitoso per tutti e integrazione solidale. Sul fisco, secondo il segretario regionale Stefano Mastrovincenzo ha osservato che il Governo deve aprire il confronto, pur con la necessaria gradualità una riforma fiscale è ineludibile. Secondo la Cisl è noto che in Italia non vengono dichiarati circa 300 miliardi di base imponibile e quasi il 90% dei redditi dichiarati appartengono a dipendenti e pensionati. Un fisco che grava solo su alcune spalle. le proposte del sindacato vanno dall'aumento delle detrazioni per lavoro dipendente e no tax area per pensionati; al sostegno delle famiglie al ripristino delle misure per la tracciabilità utile alla lotta all'evasione. Sul fronte del lavoro, nel 2009 i lavoratori a tempo indeterminato licenziati sono stati 14.194, il 43,4% in più rispetto al 2008, le ore di cassa integrazione aumentate del 283%. Dati commentati in sala da lavoratori della Manuli di Ascoli Piceno, della Pica di Pesaro, della Accenture di Ancona (sul fisco erano intervenuti invece un operaio del Comune di Ancona e una lavoratrice della Merloni). Anche in questo campo numerose le proposte: rafforzamento degli ammortizzatori sociali, applicazione delle misure concordate con la giunta regionale, potenziamento dei centri per l'impiego. "Leggere l'evoluzione dei nostri territori, riorientare il nostro sistema produttivo, ridisegnare il sistema formativo e universitario collegandolo a prospettive di sviluppo, è questo il modo di stare vicini a chi soffre il peso dell'emergenza lavoro, accrescendo produttività qualità e partecipazione dei lavoratori", ha detto ancora Mastrovincenzo. Terzo tema, quello dell'integrazione. Ne hanno parlato al cinema Italia - in uno dei quartieri di Ancona a più alta densità di popolazione immigrata - alcuni ragazzi immigrati di seconda generazione e lavoratori non italiani della Fileni. "Una società sicura riconosce diritti validi per tutti e costruisce un comune sentire rispetto ai doveri" ha concluso Mastrovincenzo, ricordando il no della Cisl ai "pacchetti sicurezza" e l'invito a coniugare anche nelle Marche legalità e accoglienza, limitando la burocrazia e riconoscendo il diritto di voto amministrativo agli immigrati.

 Ancona, 2 marzo 2010