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  • Nuove risorse per la conciliazione dei tempi di vita e lavoro

foto da cronache maceratesi foto da cronache maceratesi

Più flessibilità nel lavoro delle donne con figli piccoli, e anche dei padri. Una strategia di intervento condivisa per migliorare le condizioni di vita e lavoro di lavoratori e lavoratrici è l'obiettivo del protocollo di intesa firmato in Regione dall'assessore ai Diritti e Pari opportunità, con Anci, Upi, organizzazioni sindacali regionali (Cgil, Cisl, Uil) e Associazioni regionali dei datori di lavoro (Confapi, Confesercenti, Cgia, Cna, Cia, Coldiretti, Confcooperative, Confindustria, Comitato Imprenditoriale Femminile).

Un contributo statale di 381.600 euro sarà messo a bando e destinato alle aziende con madri lavoratrici che hanno partorito e che hanno figli fino a 10 anni di età (con priorità fino a tre anni). La flessibilità dovrà interessare anche i padri, con una primalità alle aziende che la proporranno. Il bando finalizza risorse a sostegno delle imprese che insieme ai lavoratori, nella logica della contrattazione  mettono in atto progetti di conciliazione che vanno dalla flessibilità oraria, al part time, alla formazione, anche sperimentando nuove forme di organizzazione del lavoro, e promuovendo intese per un approccio integrato sul territorio con gli enti locali.

Per  Cristiana Ilari del coordinamento donne Cisl Marche « la firma del protocollo  è  il risultato di un  percorso di concertazione iniziato nel settembre scorso e che ci ha visto promotrici attive della rete che ha coinvolto le Istituzioni e le Associazioni datoriali.  Pur nella crisi siamo riuscite a mettere in campo delle risorse per il bando, il cui Protocollo di Intesa costituisce l'opportuna premessa politica».

«Il Sindacato - prosegue Ilari - si impegna  quotidianamente perché donne e uomini abbiano dignità e pieno diritto di cittadinanza a partire dal lavoro. Per questo siamo attivi nel territorio sul doppio fronte della violenza e della conciliazione, rendendoci promotrici o partner attive di varie iniziative in rete con Comuni, Provincie e Regione, Commissione Regionale Pari Opportunità, Associazioni, Consigliere di Parità.

«La promozione della conciliazione - ricorda l'Assessore regionale alle pari opportunità Paola Giorgi - è un fattore di competitività del territorio e può contribuire a rilanciare l'economia e ad aumentare il benessere delle persone e delle famiglie.  Il progetto, con la diretta regia regionale, richiede una forte condivisione da parte dei vari attori sociali e istituzionali del territorio, per rendere effettivo un sistema di interventi che favorisca la conciliazione tra tempi di vita e di lavoro e allo stesso tempo incoraggi lo sviluppo dell'occupazione femminile».

IL PROTOCOLLO D'INTESA