CGIL CISL UIL delle Marche hanno chiesto ad Istituzioni e parti sociali della regione di confrontarsi sulla situazione di Banca Marche, istituto in Amministrazione Straordinaria dal 2013 ad Ancona, in un incontro dibattito tenutosi oggi al Ridotto del Teatro delle Muse aperto da una introduzione di Graziano Fioretti segretario Uil Marche e concluso da Roberto Ghiselli segretario della Cgil Marche.
Secondo Stefano Mastrovincenzo, segretario regionale CISL, “il mix tra errori delle gestioni precedenti e nuovi criteri adottati per gli accantonamenti negli ultimi 18 mesi, hanno fortemente ridotto la possibilità di Banca Marche di erogare credito acuendo gli effetti della crisi sistemica, e aumentando le difficoltà di famiglie e imprese marchigiane. E’ determinante che Banca Marche non perda il suo ruolo importante verso risparmiatori, imprese, Istituzioni. Auspichiamo il reperimento sul nostro territorio di capitali diffusi per garantire ancora alla banca, seppure in forma diversa al passato, una forte territorialità ed un vero profilo di autonomia.
Il segretario della Fiba-Cisl Marche Giovanni Gianuario ha sostenuto “che qualsiasi ipotesi di riassetto societario o gestionale deve garantire l’integrità dell’istituto ed accompagnarsi ad un piano industriale che preveda la tutela dell’occupazione e la valorizzazione della professionalità degli oltre 3000 lavoratori della banca e delle aziende dell’indotto, come la Se.Ba, oggi fortemente a rischio.”
Secondo i sindacati, perchè anche in futuro Banca Marche resti un patrimonio della comunità regionale, occorre la coesione dei risparmiatori marchigiani, delle forze economiche e produttive ed una forte azione delle nostre Istituzioni sia nei confronti della Banca d’Italia, che oggi è orientata verso altre soluzioni, sia a garanzia della trasparenza di eventuali ricapitalizzazioni con apporti multipli e diffusi.
Il sindacato ha inteso dare un contributo, partendo da una “operazione verità” sulle scelte dell’istituto, per passare a proposte concrete che consentano di mantenere Banca Marche integra, autonoma, a sostegno delle prospettive di sviluppo e coesione dell’intera regione.
Ancona, 5 aprile 2014