Le organizzazioni sindacali esprimono profonda contrarietà e preoccupazione per le possibili conseguenze del taglio al “fondo periferie” deciso dal Senato con un emendamento al Milleproroghe.
Le conseguenze per la città di Pesaro sarebbero molto pesanti con una perdita secca di 11,2 milioni di euro, dallo Stato e la messa in discussione di opere già finanziati e con tanto di progetti esecutivi approvati, fondamentali per la riqualificazione urbana e lo sviluppo delle città.
«Recuperare via dell’Acquedotto così come il parco 25 Aprile, riqualificare anche altre parti importanti della città, non solo è necessario per migliorare le qualità di vita dei residenti e più in generale di tutta la città, ma di certo è, come tutti gli investimenti, un volano per l’occupazione di cui abbiamo tanto bisogno nel nostro territorio. - sottolineano Maurizio Andreolini, Cisl Pesaro e Simona Ricci, Cgil Pesaro - Non ultimo tale provvedimento rischia di incrinare ancor più il vincolo fiduciario che deve necessariamente legare le Istituzioni fra loro in un momento tra l’altro assai delicato per il nostro Paese. Ora, visto lo stop registrato al Senato, chiediamo l’impegno concreto di tutte le forze politiche, ed in particolare dei parlamentari marchigiani, che hanno a cuore lo sviluppo delle città per la tempestiva correzione del provvedimento alla Camera dei Deputati, - concludono - e diciamo inoltre all’ Amministrazione Comunale che NON bisogna fermarsi nell’impegno alla riqualificazione delle aree degradate delle periferie.»