Vigili urbani in presidio ieri mattina davanti alle sedi delle Prefetture marchigiane per manifestare contro «l' indifferenza di governo e politica rispetto allo stato di abbandono in cui sono lasciati i corpi di polizia locale». FP CGIL-CISL FP-UIL FPL chiedono di eliminare, le disparità e le discriminazioni, in termini di diritti e tutele, esistenti rispetto agli altri lavoratori del Comparto Sicurezza.
Non si può non evidenziare, infatti, che, ormai da anni, con particolare riferimento alle funzioni proprie dei Corpi ed ai protocolli istituzionali ed operativi fra i soggetti politici rappresentativi delle istituzioni in ambito territoriale per le politiche di sicurezza integrata, la Polizia Locale viene impiegata in attività che poco hanno a che fare con i propri compiti d’istituto svolgendo spesso nei fatti attività di pubblica sicurezza e di ordine pubblico nonché di contrasto alla microcriminalità.
Diventa quindi fondamentale affrontare le questioni legate al riconoscimento della specificità professionale, all’equiparazione ai fini previdenziali ed assistenziali tra le forze di polizia, ai riconoscimenti delle tutele e dei diritti, a partire dal ripristino dell’equo indennizzo e della causa di servizio.
FP CGIL-CISL FP-UIL FPL hanno inviato una nota al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Ministro dell’Interno in merito alla recente vicenda dell’esclusione della Polizia Locale dalla vigilanza presso i seggi elettorali, in occasione della consultazione referendaria, ottenendo la revisione dei contenuti della circolare del 5 aprile e denunciando, al tempo stesso, la situazione di stallo assoluto e la discriminazione che continua ad essere messa in campo nei confronti della Polizia Locale rispetto agli altri corpi di Polizia.
Preoccupa, inoltre, che si discuta di una riforma sulla sicurezza urbana prevedendo un cambiamento delle funzioni in assoluta assenza di un confronto con le Organizzazioni sindacali, ma, soprattutto, senza prevedere un miglioramento delle condizioni del personale.
FP CGIL-CISL FP-UIL FPL hanno, quindi, programmato la mobilitazione su tutto il territorio nazionale, organizzando in contemporanea iniziative del personale della Polizia Locale (sit-in davanti alle Prefetture; incontri con i Parlamentari del territorio, con i candidati Sindaci alle prossime elezioni amministrative), per manifestare tutta l’indignazione per la totale assenza di risposte e portare avanti le rivendicazioni per:
• rendere l’ormai obsoleta Legge 65/86 più rispondente al mutato quadro normativo e istituzionale, uniformando su tutto il territorio nazionale le condizioni operative della Polizia Locale;
• un giusto riconoscimento e valorizzazione del ruolo e delle funzioni della Polizia Locale
• il rinnovo del CCNL di riferimento ed il riconoscimento della specificità e peculiarità dei Corpi di Polizia Locale;
• l’apertura di un confronto serrato sul DDL SICUREZZA, coinvolgendo Ministero dell’Interno, Anci e parti sociali che dia risposte alle esigenze ed ai bisogni del personale;
• porre fine all’ingiusta discriminazione, che ha estromesso gli appartenenti ai Corpi di Polizia Locale dal riconoscimento della causa di servizio e dall’equo indennizzo;
• la tutela e l’equità del trattamento economico e delle condizioni di lavoro.