«Mentre si sta superando la crisi sanitaria da Covid 19 grazie allo spirito di abnegazione sacrificio di tutto il personale delle strutture sanitarie - anche se ancora sono molto preoccupanti le situazione delle strutture per anziani con un alto tasso di mortalità, salvo poche eccezioni - la data del Primo Maggio invita tutti ad una seria riflessione sul lavoro e occupazione.» scrive in una nota stampa Giovanni Giovanelli, Responsabile Cisl Fano -
«Innanzitutto chiediamo a tutti gli imprenditori e associazioni datoriali di applicare quanto previsto dal protocollo del 24 Aprile per la gestione del rischio da Covid. - sottolinea Giovanelli - Non arrivano a 15 i comitati costituiti nelle aziende manifatturiere della Val Metauro e Val Cesano, pochi rispetto al numero delle aziende ed è per questo che occorre intensificare la costituzione dei comitati per lavorare in sicurezza.»
Il dato preoccupante, per la Cisl di Fano, è la situazione del pagamento degli ammortizzatori sociali« ad oggi pochissimi lavoratori hanno ricevuto i pagamenti, sono quasi in 50.000 nella valle del Metauro Intere famiglie senza reddito dal mese di marzo anche perché molte aziende non sono riuscite ad anticipare la Cig. - continua il Responsabile della Cisl fanese - Una situazione difficile che richiede una visione e una strategia nella gestione dei contributi per i lavoratori e nell’individuazione delle misure a sostegno delle filiere produttive.»
Solo evitando interventi spot e integrando le misure in dimensione territoriale e sovracomunale si può intervenire efficacemente nel contrasto della crisi. « Per questo chiediamo che il Comune di Fano come capofila del territorio svolga la funzione di raccordare e promuovere le politiche sociali ed economiche. - rilancia Giovanelli - Ecco le nostre priorità sulle quali chiediamo di aprire immediatamente un confronto territoriale condiviso e partecipato. Superiamo i particolarismi e la logica del mero contributo per elaborare una visione globale con obiettivi immediati, a medio e lungo termine.»
Le priorità della Cisl di Fano:
1. Risorse pubbliche e politiche di bilancio comunale
Occorre urgentemente ridefinire le priorità dei bilanci comunali destinando risorse in via prioritaria per il sostegno al welfare ai servizi alla famiglia alla situazioni di fragilità e per coloro che si trovano senza alcun sostegno reddituale. La rivisitazione dei bilanci comunali è priorità: risorse per il lavoro e le fragilità, meno risorse per cultura ed eventi . Chiediamo pertanto di ridefinire le voci di bilancio, evitando qualsiasi spesa non necessaria e destinare le risorse per turismo cultura ed eventi culturali a sostegno di quanto dei lavoratori e famiglie colpite dagli effetti della pandemia .Prioritaria è la necessità di destinare risorse certe e definite per il sostegno alle imprese e ai lavoratori riducendo la tassazione locale e tributi.
2. Politiche sociali e sostegno alle fragilità sociali economiche
Chiediamo di avviare un confronto per impostare le modalità di erogazione dei servizi pubblici ( centri estivi, centri per disabili, servizi di baby sitter ) anche in funzione delle nuove esigenze sociali che si sono create a causa della pandemia . Il 4 maggio molti i lavoratori che torneranno nei luoghi di lavoro non sanno come gestire i figli o o familiari disabili . Ribadiamo l’utilizzo del Isee come strumento unico di accesso ai contributi. E’ falsato applicare il dato del saldo di conto corrente. Occorrer tenere conto di tutta la situazione patrimoniale.
3. Politiche per la casa e sostegno all’abitazione
Sostegno e potenziamento delle esperienze di accompagnamento alla abitazione attualmente operative nel territorio.
Rilevazione del patrimonio pubblico da destinare a pubblica abitazione.
Destinare risorse pubbliche per l’acquisizione in accordo con Erap di abitazioni da destinare ad edilizia pubblica.
4. Politiche per lo sviluppo del territorio
E’ urgente accelerare il confronto per definire nuovi progetti di sviluppo territoriale superando la frammentarietà degli interventi, i confronti parziali e settoriali per agire in una prospettiva territoriale più ampia coinvolgendo le comunità della Val Metauro e Val Cesano.
Fondamentale riteniamo il ruolo che debba svolgere l’università di Urbino come laboratorio per il supporto e le elaborazione dei progetti.
Considerato anche lo scarso utilizzo delle risorse della programmazione europea occorre individuare aree di intervento che possano esser sostenute da finanziamenti europei diretti o indiretti.
Proponiamo pertanto di stabilire un tavolo permanente di confronto che definisca obiettivi a breve termine e anche quelli a medio e lungo termine.
A nostro avviso occorre adottare misure e azioni per:
- avvio dei lavori per la realizzazione della strada della barche a sostegno della filiera della nautica e completamento della zona ex zuccherificio destinandolo al terziario avanzato e servizi alle imprese, centro di ricerca;
- avvio dei lavori per la realizzazione della Fano Grosseto;
- rafforzamento e revisione degli attuali parametri organizzativi del Tpl per implementare della mobilità sostenibile integrata con trasporto ferroviario Tpl urbano extraurbano e sistema ciclo pedonale;
- definire una strategia per sostenere le filiere produttive del territorio;
-avvio della valorizzazione del fiume Metauro come corridoio ecologico utilizzando risorse dirette prevista dalla comunità europea. L’università di Urbino ha già predisposto un piano di interventi e una progettualità;
· - utilizzare le risorse della programmazione europea per rafforzare le filiere del turismo culturale enogastronomico e l’innovazione tecnologica;
· - iplementazione della fibra ottica in tutto il territorio della Val Metauro e Val Cesano;
· - sostegno alla filiera dell’agricoltura in particolare a quella biologica.