Il Covid-19 non ferma il Primo Maggio e non ferma la musica. Vista l’impossibilità di tenere il consueto Concertone a San Giovanni a Roma in occasione della festa dei lavoratori, Cgil, Cisl, Uil hanno deciso, insieme alla Rai, di trasformare l’evento di piazza in un programma televisivo. Quattro ore – dalle 20 alle 24 su Rai3 – di testimonianze, racconti e musica live per rendere omaggio a tutte le lavoratrici e i lavoratori, a tutti gli italiani, che con grande senso di responsabilità stanno affrontando questo periodo difficile di distanziamento sociale.
Nel corso della trasmissione, come al solito, i tre Segretari generali, Landini, Furlan, Barbagallo interverranno, brevemente, con un loro messaggio rivolto in particolare ai giovani che ascolteranno il Concertone da casa. Anche il tradizionale comizio, che quest’anno si sarebbe dovuto svolgere a Padova e che è sempre stato trasmesso in diretta a cura del Tg3, quest’anno sarà sostituito da un confronto televisivo con i tre Segretari, in onda sulla stessa rete dalle 12,20 alle 13.
«Il sindacato c'è, oggi più di prima, a ribadire come il lavoro e la sua sicurezza saranno il tema centrale di questa giornata. E la musica ci aiuterà anche quest'anno a trasmettere questa esigenza e a portare nelle case degli italiani un messaggio di grande unità, di solidarietà e di voglia di rinascita del nostro Paese». Così Giorgio Graziani, segretario confederale organizzativo Cisl, parla dell'evento tv che andrà in onda il primo maggio dalle 20 alle 24 su Rai3, organizzato dai sindacati con la Rai, in sostituzione del tradizionale Concertone da piazza San Giovanni, irrealizzabile a causa della pandemia. «Il lavoro in sicurezza per costruire il futuro: questa è la sfida - sottolinea Graziani - che con Cgil e Uil lanciamo nella giornata del Primo Maggio, una Festa del Lavoro diversa quest'anno a causa della pandemia, ma sempre viva sul piano dell'impegno sociale, della partecipazione e dei valori che rappresenta per tutti noi. È vero, non ci saranno cortei, manifestazioni, comizi, mancheranno i giovani in Piazza San Giovani che da tutta Italia ogni anno si danno appuntamento per il Concertone. Ma non mancheranno le testimonianze, la speranza e soprattutto la voglia di rialzarci presto», conclude Graziani.