Il sindacato giudica inaccettabile l'atteggiamento della Giunta regionale sul riassetto della sanità marchigiana, sul quale c’è totale assenza di confronto da oltre 40 giorni. Le difficoltà indotte dai provvedimenti del governo, dai tagli lineari che stanno colpendo da anni il sistema sanitario sono note e comprensibili, ma non giustificano assolutamente la scelta di decidere una ristrutturazione completa dei servizi offerti ai cittadini senza alcun confronto, senza la ricerca di coinvolgimento e partecipazione delle rappresentanze di cittadini e operatori sanitari, senza spiegare alla comunità marchigiana le linee su cui intende muoversi. Da oltre due anni Cgil Cisl Uil chiedono di superare la logica dei tagli lineari (che hanno portato ad un calo di quasi 1300 operatori sanitari nelle Marche) e avviare la riorganizzazione del sistema e hanno dato un contributo responsabile e fattivo nell'ipotizzare un sistema sanitario regionale funzionale ed efficiente Veti incrociati, campanilismi, incapacità di indirizzo politico, tensioni e contrasti nel gruppo dirigente del sistema sanitario, stanno portando ora, complice la mannaia imposta alla sanità dal Governo Monti, ad una fase di drammatizzazione che nei prossimi mesi rischia di "terremotare" la sanità marchigiana. Serve chiarezza reale sui conti, sui risparmi imposti dalla spending review, sugli orientamenti di riorganizzazione che la Giunta intende assumere e che vanno discussi e confrontati anche in modo serrato con le espressioni organizzate della comunità marchigiana. Non basta certo una campagna di spot promozionali per tranquillizzare i cittadini sulla tutela della salute! Cgil Cisl Uil attiveranno ogni forma di mobilitazione e coinvolgimento di cittadini e operatori della sanità per contrastare questa impostazione autoreferenziale e sbagliata e presenteranno all'opinione pubblica proposte alternative.
I segretari regionali CGIL- CISL-UIL
R.Ghiselli - S.Mastrovincenzo – F.Fioretti