• Home/
  • Sanità: senza dialogo invitiamo la Giunta a fermarsi

Segreterie Regionali Marche

 

COMUNICATO STAMPA

 Con la recente delibera  n°1537,  la Giunta regionale interviene ufficialmente per dare attuazione alla “spending review” nazionale, come definita dal D.L. 95/2012 poi convertito in legge 135/2012, ma individua anche, in forma surrettizia,  una riorganizzazione della rete ospedaliera marchigiana;  l’assetto indicato, al di là di giudizi di merito, non è coerente con il Piano Socio Sanitario regionale né con la Legge regionale 17, approvati nel 2011.

Riteniamo che l’intervento di ridisegno della rete ospedaliera secondo Reti omogenee risulti palesemente in contrasto infatti con l’organizzazione per Aree vaste nelle quali si dovrebbe realizzare la programmazione socio-sanitaria ( tramite i tanto discussi Piani di Area Vasta).

Non intendiamo indicare un problema solamente formale o fare la difesa aprioristica di confini amministrativi, che peraltro stanno già subendo modifiche profonde, ma invocare coerenza ed equilibrio negli atti che intervengono su elementi vitali come la salute dei cittadini ed il lavoro di migliaia di operatori sanitari, già duramente compromesso dai continui tagli di personale.

E’ impossibile infatti da un lato attivare una pianificazione di Area vasta che dovrebbe indicare gli obiettivi e le azioni utili a garantire ai cittadini un’offerta socio-sanitaria adeguata, in particolare con una maggiore integrazione tra ospedale e territorio, e dall’altra pretendere che le strutture ospedaliere si integrino funzionalmente secondo una diversa distribuzione territoriale.

Non si può con una delibera di Giunta modificare un assetto stabilito da un Piano regionale e da una legge, tra l’altro proposti e sostenuti dalla stessa Giunta.

Se poi tutto ciò avviene senza alcuna discussione e dialogo, allora bisogna davvero chiedere alla Giunta regionale e alla dirigenza della sanità marchigiana di fermarsi, motivando i propri atti alla comunità regionale e impegnandosi a recuperare un confronto aperto e leale con le sue espressioni organizzate, a partire dalla immediata convocazione di un incontro col sindacato.

Come Cgil Cisl Uil Marche siamo consapevoli della situazione difficile e dei tagli imposti dalle norme nazionali, e disponibili come in questi anni ad assumerci responsabilità nella riorganizzazione della sanità;  chiediamo però che chi amministra la sanità marchigiana con responsabilità politiche e tecniche metta in campo da un lato equilibrio e competenza, dall’altro coerenza negli atti adottati, ricerca di condivisione nelle scelte, correttezza nel confronto, per trovare davvero le soluzioni migliori per la comunità marchigiana.

Fuori da questo quadro non rimarrebbe che l’avvio di uno stato di mobilitazione generale teso a contrastare l’idea di un riassetto del Sistema Salute deciso in poche segrete stanze.

Ancona 11 novembre 2012