''Da nord a sud, no alle chiusure e a difesa dell'occupazione''. Questo lo slogan dello sciopero generale di oggi del gruppo Whirlpool.
Prevista una manifestazione a Varese, alla quale parteciperanno anche i Segretari generali dei metalmeccanici di Cisl, Cgil e UIl, Bentivogli, Landini e Palombella.
Il corteo è partito alle 9.30 da Piazza Mazzini a Gavirate e si concluderà con gli interventi dei lavoratori e il comizio dei tre segretari generali davanti alla sede della multinazionale americana a Comerio.
Una manifestazione imponente, con più di 2000 dipendenti da tutti gli stabilimenti italiani del gruppo, per gridare forte che il piano industriale di questa multinazionale va modificato nelle chiusure dei 4 stabilimenti e nel pesante numero degli esuberi (2.060). Grande partecipazione anche dai siti marchigiani, a dimostrazione delle forti preoccupazioni per le ricadute occupazionali che il piano produrrà su un territorio già duramente provato dalla crisi.
«Il costo sociale presentato da Whirlpool è insostenibile - afferma in una nota il Segretario generale dei metalmeccanici (FIM) della Cisl Marche Leonardo Bartolucci - per questo ci attendiamo che già dal prossimo incontro al Ministero dello Sviluppo Economico previsto per il 17 giugno prossimo, l' azienda - che finora non si è mossa dalle sue posizioni - presenti sostanziali modifiche sul piano in grado di dare risposte occupazionali e di riportare lavoro, piuttosto che continuare a dividere operai e impiegati lavoratori del sud del centro e del nord».
Per il Segretario generale della Fim Cisl Marco Bentivogli ''la Whirlpool deve far rientrare lavoro e missioni industriali specifiche per tutti i siti italiani, senza questa condizione non ci saranno percorsi né tantomeno accordi con la Fim Cisl''.