Nel mese di Giugno , la proprietà annunciava la mobilità per 65 dipendenti, scesi a 57 “full time equivalenti”, dopo gli incontri tra azienda e parti sociali ma ancora troppi secondo lavoratori e sindacati.
«Riteniamo insufficiente la proposta di contrazione degli esuberi che l’azienda ci ha presentato – sostiene Selena Soleggiati, segretario generale Fisascat Cisl Marche - a fronte di una poderosa flessibilizzazione dell’organizzazione del lavoro e di un piano di rilancio commerciale che non si differenzia più di tanto dalle azioni ordinarie previste ogni anno per l’ipermercato di Ancona. – continua Soleggiati- L’azione combinata delle misure di flessibilità, che oltre all’inevitabile aumento dei carichi di lavoro comporta una evidente riduzione della retribuzione , e del contratto di solidarietà , rischiano di rendere insostenibile la prestazione lavorativa sia per i part time che per i full time».
L’assemblea dei lavoratori, i sindacati di categoria di Cgil e Cisl e le Rappresentanze sindacali aziendali, vista l’indisponibilità aziendale a non rinunciare alle misure di flessibilità presentate il 26 luglio scorso, invitano l’azienda a modificare l’attuale organizzazione del lavoro o a limitare gli interventi di natura organizzativa alle misure strettamente necessarie per attivare i contratti di solidarietà quale unico strumento possibile per contrastare l’attuale flessione di fatturato e di cash flow.
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La Rassegna Stampa del 2 agosto 2012
La Rassegna Stampa del 3 agosto 2012