Malgrado i maldestri tentativi di boicottaggio dell’azienda vi è stata un’adesione pressoché totale allo sciopero, di ieri 16 maggio, proclamato dalla Fisascat Cisl delle Marche e dalla Filcams Cgil Macerata, Fermo e Ascoli Piceno per denunciare la drammatica situazione delle lavoratrici impiegate nell’appalto di pulizia degli uffici postali delle province di Macerata, Fermo e Ascoli Piceno, da mesi senza retribuzione e senza alcuna speranza di riceverne a breve.
I sindacati di categoria tornano a richiedere a gran voce a Poste Italiane Spa di farsi parte diligente affinché ci sia un cambio radicale di rotta e ci sia altresì l’indizione di una nuova gara di appalto con l’immediata sostituzione dell’attuale ditta, non essendo più tollerabile che Poste Italiane Spa, alla luce anche del recente codice etico così largamente sbandierato, dia spazio all’interno dei propri uffici allo sfruttamento più bieco di manodopera.
In assenza del pagamento delle retribuzioni arretrate da parte delle ditte esecutrici dell’appalto o di un impegno esplicito e concreto di Poste Italiane Spa di sostituirsi nel pagamento e senza rassicurazioni, con l’indicazione di scadenze certe e brevi, di un cambio appalto le Organizzazioni Sindacali continueranno con la mobilitazione e le azioni di lotta nelle forme che più riterranno opportune a richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica su un situazione che sta assumendo dimensioni drammatiche per molte delle oltre 100 lavoratrici coinvolte.