Troppe le criticità presenti negli uffici postali marchigiani: dai livelli occupazionali inadeguati alla riorganizzazione del recapito della posta.
«Mentre Poste si presenta al mondo della finanza in modo trionfale, ed entra nelle case di tutti gli italiani grazie a imponenti campagne commerciali, ed iniziative culturali, la realtà quotidiana per il personale è ben diversa. - ha dichiarato Dario Dominici, Segretario Generale SLP Cisl Marche oggi in conferenza stampa - Le regole sono optional, le previsioni contrattuali in materia di orario di lavoro non vengono rispettate e crescono le pressioni commerciali in maniera esagerata.»
Tempi duri e preoccupazioni crescenti per i circa 3500 dipendenti marchigiani della più grande azienda di servizi del paese.
«La qualità dei servizi diminuisce: recapito in ritardo lunghe attese agli sportelli, lavoratori stressati, sicurezza insufficiente e clienti sempre più bistrattati dalla cattiva organizzazione. Il problema non è la tecnologia. - conclude Dominici - Non saranno i droni o i robottini che consegnano i pacchi, né i self service per i servizi finanziari a pesare sulla occupazione, ma le scelte! Quelle si che tagliano posti di lavoro perché le scelte sbagliate amplificano e accelerano i processi che si potrebbero verificare in un futuro non troppo lontano.»