«Siamo fortemente preoccupati per la situazione della cooperativa Cooss Marche e per le possibili ricadute sia economiche che occupazionali sui lavoratori - scrivono in una nota le Segreterie Regionali Fp-Cgil, Fisascat-Cisl, Fp-Cisl e Fpl-Uil - Va fatta chiarezza, inoltre, sul ruolo delle Organizzazioni Sindacali in questo contesto e sulla posizione del sindacato confederale in questa vicenda.»
I sindacati sottolineano come « la situazione di difficoltà del settore in generale e della Cooss Marche nello specifico è stato oggetto di confronto sindacale su vari tavoli (istituzionali e contrattuali), confronto che non si è mai interrotto e che continua ad avere come obiettivo unico la salvaguardia e la crescita del settore, dell’occupazione e dei diritti dei lavoratori.»
«Riteniamo pertanto che la sopravvivenza del settore e dell’occupazione degli operatori che in esso vi operano non possa essere ricercata nella riduzione dei diritti e delle retribuzioni dei lavoratori. - rilanciano le Segreterie Regionali Fp-Cgil, Fisascat-Cisl, Fp-Cisl e Fpl-Uil - In questo senso ci siamo attivati con la Regione relativamente all’adeguamento del tariffario regionale, all’art. 48 D.L. 18/20 convertito nella L. 27/20 in tema di riprogrammazione dei servizi sospesi a causa della pandemia, ai costi della sicurezza inerenti il Covid 19.»
« Riteniamo pertanto assolutamente sbagliata la scelta di Cooss Marche di individuare forme di autofinanziamento della crisi che si alimentano attraverso la restituzione della tredicesima mensilità, una percentuale dello stipendio e quota parte di ferie e permessi. - denunciano i sindacati - I diritti stabiliti dal Contratto Collettivo Nazionale di lavoro sottoscritto da Cgil, Cisl e Uil di categoria non possono essere cancellati unilateralmente e non possono essere rinunciati o derogati collettivamente se non attraverso un apposito accordo sindacale ai sensi dell’art. 77 del CCNL che, tra l’altro, può agire solo limitatamente agli incrementi economici del rinnovo del contratto nazionale.»
« L’intervento tramite l’art. 77 del CCNL ci era stata proposta da Cooss Marche (come da altre cooperative con le quali il confronto è ancora aperto) in merito agli aumenti previsti dal rinnovo del CCNL. - spiegano- Come Cgil, Cisl e Uil di categoria abbiamo risposto “NO” per quanto già maturato, ma dato una disponibilità alla discussione per quanto riguardava gli aumenti contrattuali futuri e in ogni caso con alcune garanzie per i lavoratori. »
«Purtroppo l’ordinamento giuridico del nostro paese consente, ai soci di una cooperativa, di individuare, nell’ambito di una dichiarazione di stato di crisi ex lege 142/01 e con apposita delibera assembleare, “…..forme di apporto anche economico da parte dei soci lavoratori alla soluzione della crisi…..”. E' chiaro che tale eventuale decisione prescinde dalla volontà del sindacato e dalla contrattazione che con la cooperativa può essere messa in campo.»
«Diffidiamo il Consiglio di Amministrazione di Cooss Marche dal metter ai voti, nell’assemblea del prossimo 30 giugno forme di apporto economico da parte dei soci lavoratori. - dichiarano e concludono le Segreterie Regionali Fp-Cgil, Fisascat-Cisl, Fp-Cisl e Fpl-Uil - Per gestire la crisi occorre invece mettere in campo, anche di concerto con le Organizzazioni Sindacali, tutte le iniziative possibili, anche di protesta, nei confronti della committenza, rivendicando il giusto diritto ad avere ridefinite le tariffe dei servizi in relazione all’aumentato costo del lavoro, valorizzando gli operatori senza penalizzarli economicamente soprattutto in un periodo in cui in cui i sacrifici, da tutti i punti di vista, da parte dei lavoratori sono stati tanti e tali da non meritare tale epilogo.»