Lunedì 14 gennaio è stato firmato il Protocollo tra Regione Marche e Cgil, Cisl e Uil in materia di appalti, concessioni di lavori, forniture e servizi. Il Protocollo si applicherà agli appalti della Regione Marche e costituisce atto d’indirizzo per le Aziende ospedaliere e gli Enti strumentali della Regione stessa. Il protocollo, siglato dopo diversi mesi di discussione, intende promuovere il lavoro regolare, la coesione sociale e l'efficienza nella realizzazione e/o nello sviluppo delle procedure per l’assegnazione di lavori, servizi e forniture pubbliche; mantenere e qualificare i posti di lavoro, promuovere nuove opportunità di lavoro, favorire qualificazione ed innovazione dell'offerta espressa dalle imprese sulla base degli stimoli provenienti dalla domanda pubblica; creare sviluppo compatibile con l'ambiente, sostenibile e finalizzato a creare lavoro ed opportunità di innovazione tecnologica ed organizzativa; sostenere le imprese che operano nel rispetto dei principi etici e/o di legalità e correttezza retributiva, contributiva-fiscale; contrastare l'utilizzo del lavoro nero o di qualsiasi forma di lavoro irregolare; contenere la spesa pubblica e garantire la qualità delle procedure di gara anche con l'impegno delle parti di operare in sintonia con la legislazione nazionale e regionale, per una significativa riduzione delle stazioni appaltanti.
Prevista l'istituzione di un tavolo di confronto e monitoraggio sull'andamento degli appalti e sui contenuti del procollo, così come sarà attivata una clausola sociale per il rispetto dei diritti e condizioni retributive. La Regione Marche si impegna ad indicare nei contratti di concessione e di appalto di lavori e servizi, l’obbligo di applicazione dei CCNL e dei contratti territoriali siglati dalle organizzazioni sindacali. Le imprese aggiudicatrici saranno obbligate ad attivare, nella fase esecutiva, un confronto con le organizzazioni firmatarie sulla conduzione dei servizi, sugli aspetti logistici, sul tema della salute e sicurezza e sul rispetto delle clausole sociali stesse.