Prosegue lo stato di agitazione dei personale della Melania Italia spa. Si è svolto nella mattina di oggi a Magliano di Tenna (FM) un presidio dei lavoratori, indetto dai sindacati di categoria Femca Cisl Marche e Filctem Cgil Fermo, fuori dei cancelli dello stabilimento della storica azienda di calzature per bambino.
Ad un mese dalla proclamazione dello stato di agitazione proclamato dai sindacati di categoria « per mancata retribuzione delle mensilità di dicembre e tredicesima 2020 e dei mesi di Febbraio, Marzo e Aprile 2021 oltre ad una serie di inadempienze dell’azienda a discapito dei propri dipendenti come: la mancata regolarizzazione dei fondi previdenziali e sanitari; l’assenza di figure certe per la gestione delle relazioni industriali; il mancato confronto per la tenuta dei livelli occupazionali; le criticità nella gestione del pagamento CIG-Cov Sars 2, il mancato rispetto degli obblighi contrattuali e la presenza di un inconsistente piano industriale certo e sostenibile che conferma la cronica mancanza di prospettiva, in termini di gestione ordinaria e straordinaria. – precisa Cristiano Fiori Femca Cisl Marche – la situazione non è cambiata. »
Lo scorso 21 maggio nell’ assemblea con tutti i lavoratori, compreso anche con chi nel frattempo è uscito dall’azienda ma che è ancora creditore della Melania Italia Spa, era stato deciso di proseguire lo stato di agitazione a fronte dell’assenza di risposte e della ripresa dell’attività produttiva.
«Ci aspettavamo un segno tangibile da parte della direzione aziendale che facesse presumere l’effettiva volontà di investimento sul capitale umano e sulla storicità di un’azienda da anni leader nel settore della produzione di calzature per bambino che tanto ha fatto per il territorio e che molto ancora può fare. – sottolinea Cristiano Fiori - In assenza di risposte ci riserviamo di mettere in campo tutte le azioni previste dalle norme contrattuali e di Legge attualmente in vigore .»