Idee per un nuovo possibile modello di banca, per superare la crisi di credito, per favorire lo sviluppo economico anche nelle Marche e proposte per salvare i risparmiatori delle 4 banche insolventi, sono state al centro dell’incontro pubblico che si è tenuto questa mattina a Castelfidardo su iniziativa di First Cisl Marche e Cisl Marche.
Durante i lavori, conclusi da Giulio Romani, Segretario Generale nazionale First-Cisl, la federazione che rappresenta i lavoratori di banche e assicurazioni, si sono confrontati esperti e rappresentanti regionali del sistema economico- istituzionale, del Credito e dei consumatori.
Alla tavola rotonda “Le Marche: quale Credito al servizio dello sviluppo regionale nell’epoca del dopo crisi“, moderata dalla giornalista Linda Cittadini hanno partecipato Luciano Goffi, Presidente Commissione Regionale Abi Marche, Bruno Bucciarelli Presidente di Confindustria Marche, Stefano Mastrovincenzo, segretario generale Cisl Marche. L' intervento dell'Assessore Regionale Manuela Bora, previsto nella tavola rotonda, è stato anticipato perchè impegnata nei lavori del Consiglio Regionale.
Un’occasione di confronto voluta dalla Cisl per favorire anche nel territorio marchigiano una riflessione qualificata «sull’urgenza di riformare il sistema creditizio per rilanciare la banca come strumento di fiducia e come istituzione economica vocata a sostenere e facilitare lo sviluppo territoriale, necessità imprescindibile anche per le Marche» come ha affermato il Segretario Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo.
«Vanno limitate con forza le contraddizioni degli ultimi anni - ha rilanciato Giulio Romani, segretario generale First Cisl nazionale - operando per la separazione dell’attività commerciale delle banche da quella di investimento (finanziaria) per mettere limiti alla remunerazione del top management e favorire la partecipazione concreta dei lavoratori del credito e dei cittadini-risparmiatori alle scelte organizzative e strategiche degli istituti bancari. »
Sul delicato tema delle 4 banche insolventi, inoltre, la proposta cislina prevede per i proprietari di azioni e obbligazioni subordinate delle banche fallite, la possibilità di avere azioni delle nuove banche con specifici diritti economici che consentano loro di raccogliere le plusvalenze derivanti dalla gestione dei crediti in sofferenza, di incassare le plusvalenze derivanti dalle vendite delle nuove banche e i dividendi. Per la Cisl le responsabilità del management e delle autorità di vigilanza non possono essere pagate dai cittadini e dai lavoratori.