Cisl protagonista oggi a Camerino, presso la sala convegni dell’ex rettorato di Unicam, di un partecipato seminario formativo per i dirigenti e per i quadri sul tema “Sviluppo, transizione ecologica e umanità. Come rigenerare la relazione tra natura ed esseri umani?”. Dopo il saluto del rettore di Unicam Graziano Leoni, ci sono state le relazioni dei professori Andrea Catorci e Ugo Morelli e la chiusura a firma del Segretario Generale Cisl Marche Marco Ferracuti.
«Il tema del cambiamento climatico è fortemente divisivo – così il prof Andrea Catorci di Unicam in apertura del seminario - Dobbiamo iniziare a ragionare di quanto sta accadendo per responsabilità nei confronti delle giovani generazioni. Il 98% della comunità scientifica mondiale è d’accordo sul fatto che ci siano i cambiamenti climatici e che in questi l’uomo ha una responsabilità. E’ verissimo anche dire che i cambiamenti climatici ci sono sempre stati, la terra è un motore costantemente attivo e modifica se stessa, un miracolo ma anche segno di fragilità»
Essere Natura, riscoprire cosa significa essere umani attraverso la relazione con l'ambiente al centro dell’intervento del prof. Ugo Morelli, Università Federico II di Napoli Essere: «Natura vuol dire semplicemente essere parte del tutto sul pianeta Terra. Nonostante le grandi narrazioni la natura semplicemente si muove. C’ è una connessione strettissima fra la questione ambientale e climatica, e la disuguaglianza sul pianeta. Bisogna cercare, bisogna spostarsi, bisogna creare per un’ uguaglianza delle opportunità. – ha rilanciato il prof. Morelli - La sensibilità intesa come la nostra capacità di sentirci mentre sentiamo quello che ci sta intorno, le soglie di bellezza intese come una risonanza tra me e il mondo, tra me e gli altri, ci permetterà di vivere meglio e di superare l’angoscia della morte. »
Marco Ferracuti, nel concludere i lavori ha rilanciato come «la consapevolezza è alla base del cambiamento che si basa sulla scienza, sui dati che aiutano a leggere la realtà e non a sostenere tesi predefinite. Serve una visione che sia anche di senso, guardiamo al futuro con i piedi piantati nella realtà. L’altro piano su cui lavoriamo è quello di stimolare il dibattito, anche a costo di andare controcorrente. Per noi la politica buona è quella che ha il coraggio di mettere in campo azioni che abbiano riflessi positivi . C’è il tema dell’energia: le Marche sono la regione più manifatturiera d’Italia e dobbiamo tenerne conto. Siamo seminatori di cultura e continuiamo anche a dialogare con le istituzioni regionali e locali sui temi dell'energia rinnovabile, la gestione dei rifiuti, sulla qualità e funzionalità del trasporto pubblico locale. Occorre fare in modo che i costi non si scarichino solo sui più fragili. La transizione ambientale deve essere vantaggiosa per tutti. ».